Sì, per noi aderenti al movimento civico “Liberatorio Politico” il tempo è veramente scaduto; schiveremo e non raccoglieremo l’ennesimo fango gettato sul movimento e sul nostro coordinatore.
Ci lasciano perplessi e increduli i grotteschi tentativi di offenderci e diffamarci pubblicamente.
E’ chiaro che le aggressioni verbali, le minacce di morte, le querele, i tentativi di intimidazione e diffamazione, l’azione di delegittimazione e l’isolamento mediatico attraverso la censura delle nostre battaglie politiche e dei nostri comunicati stampa fanno parte di una strategia ben conosciuta e consolidata nel nostro paese.
Questa volta si è andati oltre; il pretesto di riprendere una notizia, che avevamo già divulgato dal nostro blog in maniera trasparente, è diventato occasione per manipolare, ancora una volta, la corretta informazione creando una pericolosa e diffamante “disinformazione”.
A tal proposito si vuole precisare, contrariamente alle notizie divulgate, imprudentemente, che il coordinatore del Movimento Civico “Liberatorio Politico”, Matteo d’Ingeo, non è imputato di nulla.
L’ipotesi di reato di cui si discute animatamente su qualche organo d’informazione potrebbe essere quello della diffamazione, art. 595 c.p. .
Matteo d’Ingeo è stato querelato, e non è la prima volta, per un articolo apparso sul blog del Liberatorio Politico, l’anno scorso, e per il quale la Procura di Trani ha chiesto l’archiviazione “per infondatezza della notizia di reato”. Su opposizione dello stesso querelante, alla richiesta di archiviazione, la Procura ha fissato la Camera di Consiglio, come atto dovuto, per l’8 ottobre 2012, per decidere sulla richiesta di archiviazione.
Tutto il resto sono menzogne e illazioni gratuite per cui ci riserviamo di procedere con gli strumenti che la legge ci mette a disposizione.
Sperando che il messaggio sia chiaro a tutti i detrattori e censori di verità, il Liberatorio Politico continuerà, così come ha già fatto da sei anni, ad informare i cittadini avvalendosi dell’esercizio del diritto di critica politica previsto e voluto dalla nostra carta costituzionale.
Molfetta, 20.4.2012
Coordinamento del Movimento “Liberatorio Politico”
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Anche noi siamo d’accordo con Beppe Grillo. Nel programma del “Movimento a cinque stelle” si propone la “depenalizzazione della querela per diffamazione e riconoscimento al querelato dello stesso importo richiesto in caso di non luogo a procedere (importo depositato presso il tribunale in anticipo in via cautelare all’atto della querela).
Notizie correlate:
Liberatorio Politico: dura replica sulla non corretta informazione (www.laltramolfetta.it)
Liberatorio Politico: “Il tempo è scaduto. Diritto di replica” (www.ilfatto.net)
Il Liberatorio replica all’Udc: «Il tempo è scaduto» ( www.molfettalive.it)
Ad oggi non ci risultano altri articoli correlati di redazioni coinvolte nella vicenda a cui è stato inviato il comunicato con richiesta di DIRITTO DI REPLICA.
Quindici Online non ha ritenuto di pubblicare, ancora una volta, anche questo comunicato stampa. Cove volevasi dimostrare!
La primavera, quella Vera, incombe, ed ogni “LIDO “, anche se pubblico per libero accesso ( Prima cala ) o per ( impropria ? )”concessione comunale” ( zona piscina-ParK Club )si organizza per l’accoglienza nel proprio “villaggio”balneare……così come alcune pregevoli “testate” giornalistiche locali ritengono di accogliere istanze/repliche alla bisogna ( o ad pruritum ……)
Ma andiamo oltre, sforziamoci di alzare il livello del confronto dialettico cittadino, magari cominciando ad uscire dal “guscio mediatico” con inviti a confronti ” vis a’ vis ” sul tema della “legalità quotidiana praticata ” rispetto a quella sofisticata e di “maniera”.
Quanto alle autentiche “figure della legalità” non c’è timore di “isolamento” . Rispetto all’ultima querela subita dal coordinatore de ” il Liberatorio Civico-Politico ” non ci si aspetti ipocriti consensi, basterebbe liquidare la questione con un semplice ed efficace motto : ” DA CHE PULPITO VIENE LA PREDICA”.
Motto, estendibile, ovviamente, anche a noti politici “sinistri” alla ribalta.
In tal senso, sottoscrivo la replica del movimento “LIBERATORIO”.