Intimidazione per Matteo d’Ingeo: proiettile al Liberatorio Politico

Giovedì 23 luglio ore 19.30, conferenza stampa-assemblea cittadina presso la sede del Liberatorio per discutere della situazione dell’ordine pubblico a Molfetta.

Minacce a d’Ingeo: la solidarietà delle istituzioni

Recapitato questa mattina nella sede del Liberatorio Politico un proiettile. Il coordinatore ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione ufficiale

di La Redazione (www.molfettalive.it/…)

E’ stato lo stesso Matteo d’Ingeo a ritrovare questa mattina nella cassetta della posta della sede del Liberatorio Politico in via Campanella un proiettile accompagnato da un messaggio minatorio destinato alla sua persona.

Il proiettile calibro 7,62 si presentava avvolto in un foglio di carta igienica ed è stato preso in consegna dai Carabinieri che sul caso stanno svolgendo indagini.

Nessun commento dal diretto interessato, conosciuto in città per il suo impegno politico sfociato in numerose manifestazioni e segnalazioni contro situazioni di illegalità, compresa la costituzione di parte civile in alcuni processi.

«Chi fa ricorso a messaggi minatori e si nasconde dietro un proiettile è fondamentalmente un vigliacco». Così Renato De Scisciolo, presidente dell’associazione provinciale Antiracket, commenta quanto è avvenuto.

«Episodi come questo – ha detto De Scisciolo – non possono che turbare le nostre coscienze. Ma è proprio in questi momenti che non bisogna mollare. A Matteo d’Ingeo, coordinatore del Liberatorio Politico di Molfetta, va tutta la solidarietà mia e dell’associazione che rappresento. Dobbiamo fare nostra la consapevolezza che esiste qualcosa di più grande e di più importante della paura. Chi fa ricorso a messaggi minatori e si nasconde dietro un proiettile è fondamentalmente un vigliacco.
Noi nelle nostre battaglie contro l’illegalità, il malaffare, il silenzio complice di chi spesso resta solo a guardare ma non muove un dito, ci mettiamo la faccia e il nome. Questi signori sanno solo colpire nell’ombra perché sanno di essere deboli alla luce del sole
».

Anche il Comune ha espresso solidarietà per il gesto intimidatorio: «il sindaco Antonio Azzollini e tutta l’amministrazione comunale – si legge nella nota diffusa alla stampa – condannano con fermezza l’atto intimidatorio compiuto nei riguardi di Matteo d’Ingeo e del Movimento Liberatorio Politico ed esprimono sentimenti di indignazione per tutti gli atti di aggressione che ledono la dignità delle persone e l’immagine della città».

MOLFETTA. Solidarietà a Matteo d’Ingeo

da Redazione (www.ilfatto.net/…)

Molfetta- Giungono le prime reazioni alla notizia dell’invio a Matteo d’Ingeo, coordinatore del Liberatorio Politico, di un proiettile e di un messaggio minatorio. Ad intervenire sulla vicenda sono il sindaco Antonio Azzollini e il vice presidente nazionale della Federazione Antiracket, Renato de Scisciolo.

“Il sindaco Antonio Azzollini e tutta l’amministrazione comunale -si legge in una nota diffusa dall’ufficio stampa- condannano con fermezza l’atto intimidatorio compiuto nei riguardi di Matteo D’Ingeo e del Movimento Liberatorio Politico ed esprimono sentimenti di indignazione per tutti gli atti di aggressione che ledono la dignità delle persone e l’immagine della città”. 

“Chi fa ricorso a messaggi minatori e si nasconde dietro un proiettile è fondamentalmente un vigliacco”, ha invece dichiarato Renato De Scisciolo, in passato fatto oggetto di analoghe minacce.

“Episodi come questo – ha detto De Scisciolo – non possono che turbare le nostre coscienze. Ma è proprio in questi momenti che non bisogna mollare. A Matteo d’Ingeo va tutta la solidarietà mia e dell’associazione che rappresento. Dobbiamo fare nostra la consapevolezza che esiste qualcosa di più grande e di più importante della paura. Chi fa ricorso a messaggi minatori e si nasconde dietro un proiettile è fondamentalmente un vigliacco”.

“Noi -ha aggiunto De Scisciolo- nelle nostre battaglie contro l’illegalità, il malaffare, il silenzio complice di chi spesso resta solo a guardare ma non muove un dito, ci mettiamo la faccia e il nome. Questi signori sanno solo colpire nell’ombra perché sanno di essere deboli alla luce del sole”.


Intimidazione per Matteo D’Ingeo: proiettile al Liberatorio Politico

da Redazione (www.laltramolfetta.it/…)

22/07/2009   Matteo D’Ingeo, coordinatore locale del Liberatorio Politico, è stato vittima di un vile attentato intimidatorio. Un proiettile di grosso calibro, infatti, avvolto in un involucro di carta igienica, è stato recapitato da ignoti presso la sede del movimento guidato dallo stesso D’Ingeo. L’involucro conteneva anche un messaggio minatorio molto pesante. Il diretto interessato, contattato telefonicamente, non ha voluto commentare l’accaduto limitandosi a dire che certo non si lascerà intimidire da questo episodio e che continuerà nelle sue battaglie civili. Sull’accaduto stanno indagando i Carabinieri di Molfetta. E’ altamente probabile che l’attentato sia riconducibile all’attività di denuncia che D’Ingeo sta portando avanti caparbiamente da tempo sull’occupazione di suolo pubblico da parte di rivenditori ambulanti di frutta e verdura. Il sindaco Antonio Azzollini e tutta l’amministrazione comunale hanno diffuso un comunicato stampa con il quale “condannano con fermezza l’atto intimidatorio compiuto nei riguardi di Matteo D’Ingeo e del Movimento Liberatorio Politico ed esprimono sentimenti di indignazione per tutti gli atti di aggressione che ledono la dignità delle persone e l’immagine della città”. Al di là delle parole, però, l’amministrazione comunale farebbe bene ad intervenire direttamente per disciplinare un settore (quello del commercio su area pubblica) che sta letteralmente sfuggendo di mano e arrecando gravi problemi alla cittadinanza sotto il profilo della sicurezza e del decoro urbano.

Solidarietà a Matteo d’Ingeo dall’associazione antiracket

(www.ilbiancorossonews.it/…)

“Chi fa ricorso a messaggi minatori e si nasconde dietro un proiettile è fondamentalmente un vigliacco”. Così Renato De Scisciolo, presidente dell’associazione provinciale Antiracket, commenta quanto è avvenuto a Molfetta, dove in mattinata qualcuno ha fatto recapitare un proiettile a Matteo D’Ingeo, responsabile del Liberatorio politico.
“Episodi come questo – ha detto De Scisciolo – non possono che turbare le nostre coscienze. Ma è proprio in questi momenti che non bisogna mollare. A Matteo D’Ingeo, coordinatore del Liberatorio politico di Molfetta, va tutta la solidarietà mia e dell’associazione che rappresento. Dobbiamo fare nostra la consapevolezza che esiste qualcosa di più grande e di più importante della paura. Chi fa ricorso a messaggi minatori e si nasconde dietro un proiettile è fondamentalmente un vigliacco. Noi nelle nostre battaglie contro l’illegalità, il malaffare, il silenzio complice di chi spesso resta solo a guardare ma non muove un dito, ci mettiamo la faccia e il nome. Questi signori sanno solo colpire nell’ombra perché sanno di essere deboli alla luce del sole”.

L’amministrazione comunale condanna con forza l’atto intimidatorio
nei confronti del Liberatorio Politico e di Matteo D’Ingeo

Il sindaco Antonio Azzollini e tutta l’amministrazione comunale condannano con fermezza l’atto intimidatorio compiuto nei riguardi di Matteo D’Ingeo e del Movimento Liberatorio Politico ed esprimono sentimenti di indignazione per tutti gli atti di aggressione che ledono la dignità delle persone e l’immagine della città.

“Il prossimo te lo metto nel culo”: Questo il messaggio allegato al proiettile consegnato a D’Ingeo

di Danilo Novara (www.lamiamolfetta.blogspot.com/…)

“Il prossimo te lo metto nel culo”. Nella città dei cocomerai e delle cèrase, dopo gli attentati reciproci che hanno causato danni a gazebo e macchine, si è passati alle minacce nei confronti di chi questa situazione l’ha denunciata più volte. Questa mattina infatti nella sede del “Liberatorio Politico” e stata rinvenuta nella cassetta postale una lettera contenente un proiettile calibro 7.62 e indirizzato al coodinatore Matteo d’Ingeo. Quest’ultimo nelle scorse settimane si è reso protagonista con alcuni comunicati di feroci attacchi nei confronti dei venditori di frutta e invitava il Comune a prendere coscienza dell’effettivo stato di abusivismo “legalizzato” che è presente in città. Comunicati che evidentemente hanno dato fastidio ai diretti interessati che stanno invadendo strade e spiagge a suon di cocomeri, cassette di frutta e vecchi frigoriferi. Massima solidarietà a Matteo d’Ingeo e a tutti coloro che si battono per il ripristino della legalità in città, con la speranza che si intervenga al più presto senza aspettare che accadano eventi tragici.

8 Risposte a “Intimidazione per Matteo d’Ingeo: proiettile al Liberatorio Politico”

  1. che dire, molfetta è ormai questa una città in mano a delinquenti protetti. il degrado è tangibile sotto ogni punto di vista e gente come d’ingeo è scomoda, perchè rompe le uova nel paniere anche di politici tutt’altro che rispettabili.

  2. Per uno come me di Bari, che segue le vicende di Molfetta per alcuni casi molto simili (vedi inceneritore) a quelle della mia città, un’unica aspirazione: Matteo D’Ingeo, Sindaco!

    Vai Matteo.

  3. Figurati se ti fanno paura le suppostine!

    Promettimi che sarai tu a venire al mio funerale. I funerali a Molfetta mi hanno sempre rotto i coglioni, specie quella chiesa che si salgono tutte quelle scale ed intorno non si trova parcheggio.

    Sul mio blog un commento più ampio.

  4. caro matteo, e’ solo cosi’ che vince l’illegalita’ ……legalizzata.

    non posso che essere solidale con te anche se mi rendo conto io, che pur facendo qualcosa per essere presente nella lotta politica e sociale, non sono assolutamente alla tua altezza ed al tuo coraggio e questa e’ una grande colpa che deve far riflettere tutti noi.

    ti ammiro ma ti dico anche: cerca, se puoi, di non prestare il fianco a questa gente sicuramente vigliacca.

    ciao.

    vito rubino

  5. Come mai non avete riportato la notizia di Quindici sul proiettile? Continuate ad essere prevenuti e a fare la guerra a quel giornale. Questo non è positivo per il Liberatorio. Non si possono dare lezioni di morale agli altri e poi comportarsi peggio.

    Mi spiace per Matteo, che seguo e apprezzo da sempre, ma questa è una guerra sbagliata. Pure Quindici sta facendo da sempre la campagna contro le bancarelle abusive e a lanciare l’allarme sicurezza.

    La sinistra si fa male da sola e favorisce sempre Berlusconi e Azzollini. Occorre un po’ di intelligenza.

  6. Hai, hai, hai, Matteo hai toppoato questa volta, fai la censura pure tu…

    Eppure ti credevo diverso, una delusione. comunque per il proiettile hai tutta la mia solidarietà, ma non montarti la testa

  7. matteo d’ingeo tutto i commenti che leggo sul compiuter tu devi lottare per la sicurezza di molfetta adelaide sod australia

I commenti sono chiusi.

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