Il tempo dell’occupazione abusiva di suolo pubblico è scaduto

Nelle ultime settimane abbiamo segnalato e denunciato una significativa recrudescenza dell’occupazione abusiva di suolo pubblico da parte di numerosi operatori commerciali, più o meno conosciuti alle forze dell’ordine, che arrecano particolare difficoltà alla viabilità pedonale e stradale violando con arroganza il codice della strada, le ordinanze sindacali e le leggi dello stato. Abbiamo chiesto l’intervento immediato della Polizia Municipale che ha  sanzionato qualche commerciante recidivo, ma non ha mai fatto liberare le strade e i marciapiedi in maniera definitiva. Siamo stati costretti a chiedere nelle ultime 24 ore l’intervento deciso dei Carabinieri dal momento che la Polizia Municipale, senza una direttiva politica e amministrativa, non è in grado di iniziativa autonoma. Basti pensare che i settori sicurezza e Polizia Municipale non hanno un Dirigente responsabile e se l’Assessore al ramo non impartisce direttive chiare al responsabile della P.M. la città è in balia di se stessa. Pertanto ci aspettiamo un’azione autorevole da parte dei Carabinieri come la “Piazza Pulita” dell’estate del 2010. E se questo non basterà chiederemo l’intervento del Prefetto. L’intervento straordinario, delle Forze dell’Ordine e delle Procure, ha sempre una valenza negativa, perchè dimostra che l’attività ordinaria della pubblica amministrazione non ha funzionato, al di là dei colori che si avvicendano ai palazzi di città.

Forse sarà il caso che anche gli agenti di Polizia Municipale che da vent’anni sono preposti al settore annonario vengano rimossi e destinati ad altri incarichi. Il segnale che vogliamo lanciare è forte e importante e chiediamo ancora una volta di intervenire su tutto il settore dell’ortofrutta, per ora, per liberare strade e marciapiedi, ripristinando la viabilità e facendo rispettare la sentenza di Cassazione n.6108/14 del 10 febbraio 2014. In particolare chiediamo di verificare se i commercianti occupano regolarmente il suolo pubblico, se sono rispettate le più elementari norme di igiene e mantenimento della merce, se vengono rilasciati gli scontrini fiscali, se è rispettata la norma della tracciabilità del prodotto, se le autorizzazioni rilasciate siano in contrasto con i regolamenti comunali e il codice della strada. Si chiede di intervenire presso i punti vendita in:

–  via Bari n. 27;

–  via Cap.Magrone 66-68, angolo via Cap.Manfredi Azzarita;

–  via Baccarini n.105;

– via Rattazzi n.41;

– via Di Vagno angolo via Calabrese, occupa uno spazio antistante ad una centralina del gas;

– via Massimo d’Azeglio, n. 150 (occupa stabilmente marciapiede e strada anche di notte e di giorno apre ombrellone che occupa la strada);

– via Immacolata n. 13 ( strada e marciapiede);

– via Immacolata – angolo via Matteucci;

– via Immacolata n. 64-66;

– via Palestro n. 5 (occupa strada e marciapiede, spesso occupa e chiude accesso strada adiacente);

– via Crocifisso n. 57 (da sempre occupa strada e marciapiede).

A breve chiederemo anche l’intervento sui box del “Mercato diffuso” e su alcuni bar e ristoranti che occupano “in maniera elastica” il suolo pubblico.

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