Esposto su alga tossica e bombe chimiche

Lo avevamo preannunciato nella conferenza pubblica del 31 luglio e abbiamo mantenuto la promessa:
 

        Ill.mo Signor
        Prefetto di Bari
        c/o  Comando Compagnia Carabinieri
        di Molfetta

        Ill.mo Signor
        Procuratore della Repubblica di Trani
                                  c/o Comando Compagnia Carabinieri
        di Molfetta

         Ill.mo Signor
        Comandante Compagnia Carabinieri
        di Molfetta
 
        Ill.mo Signor
        Comandante Stazione Carabinieri
        di Molfetta

        Ill.mo Signor
        Comandante della Capitaneria
        di Porto di Molfetta.

…omissis…

Premesso di aver richiesto più volte al Sindaco di Molfetta, Sen. Antonio Azzollini, con lettere del 25 luglio 2008, del 20 agosto 2008 e 29 luglio 2009 (allegati n. 1, 2, 3):

– di informare la cittadinanza con report settimanali o quindicinali sullo stato di salute delle acque e delle zone balneabili del nostro territorio rispetto alla presenza delle bombe chimiche e dell’alga tossica;
– di rendere pubbliche le indagini fatte dall’istituto ISPRA (ex ICRAM) sullo stato delle bombe a caricamento chimico che giacciono nel nostro mare e degli eventuali pericoli che rappresentano per la salute pubblica e per l’ecosistema;
– di monitorare le acque antistanti Torre Gavetone ed altre zone per verificare la presenza di sostanze chimiche riconducibili alle bombe chimiche presenti;
– di conoscere quanto prima i divieti di balneazione su tutto il nostro litorale con le relative motivazioni;
– di conoscere lo stato di salute del nostro mare con i risultati delle analisi dell’acqua eseguiti dalla locale ASL e Arpa Puglia, in riferimento anche alla presunta presenza di sostanze tossiche provenienti dal materiale bellico a caricamento chimico presente nei nostri fondali;
– di conoscere gli esiti degli esami tossicologici eseguiti dalle autorità preposte sul pesce pescato e venduto nel nostro territorio;
– di conoscere il numero, la tipologia, il sito di ritrovamento e il tipo di caricamento degli ordigni ritrovati sui fondali del nostro mare durante l’operazione di bonifica in atto;
– di conoscere i tempi e le modalità delle successive azioni di bonifica, in particolare quelle riguardanti lo specchio d’acqua antistante Torre Gavetone.
– di aver presentato presso la Direzione dell’ARPA Puglia il 25 agosto 2008 (allegato n. 4) una richiesta di monitoraggio delle acque marine comprese nello specchio d’acqua antistante Torre Gavetone per verificare eventuali presenze di sostanze tossiche riconducibili agli ordigni bellici a caricamento chimico presenti (l’area da sottoporre ad indagine, a nostro modesto parere, non dovrebbe essere solo quella più vicina alla riva; in accordo con gli enti che stanno già operando nella zona per lo sminamento, bisognerebbe monitorare anche le aree marine in cui sono state già individuate le bombe a caricamento chimico e/o i fusti metallici che contengono altre sostanze chimiche tossiche);
– di aver riferito all’ARPA Puglia, nella stessa comunicazione del 25 agosto 2008, di un grave caso di infiammazione vaginale dovuto a sostanze tossiche non note che tutt’oggi costringono la donna interessata a cure ed interventi chirurgici particolarmente dolorosi.

Considerato che:

– è in atto l’operazione di bonifica da ordigni bellici nel porto di Molfetta, nell’ambito dell’ “Accordo di Programma per la definizione del Piano di Risanamento delle Aree Portuali del Basso Adriatico” dalla Legge finanziaria 448 del 2001;
– il progetto coinvolge i ministeri dell’Interno, della Difesa, dell’Ambiente insieme a Regione Puglia e Comune di Molfetta e individua due aree di intervento prioritario quali il Porto di Molfetta e l’area costiera tra Molfetta e Giovinazzo (presso località Torre Gavetone);
– l’ATI Lucatelli s.r.l., impegnata nel servizio di ricognizione e bonifica da ordigni bellici del fondale marino del Nuovo Porto Marittim, in data 02.01.2006, fa richiesta di sospensione del servizio essendo impossibilitata a proseguire avendo individuato una nuova zona particolarmente intasata, detta “zona rossa”, georeferenziata di superficie mq.118.000 circa, in cui si è scoperto una concentrazione subacquea di ordigni esplosivi residuati bellici di vario genere, scaricati in mare nel dopoguerra, di notevole entità, dell’ordine delle centinaia di unità;
– sono stati individuati, tra gli altri ordigni, anche fusti deteriorati di aggressivi chimici;
– negli ultimi tre anni, a Molfetta, sono stati numerosi i casi di cittadini che sono rimasti vittime di intossicazioni dovute alla permanenza in acqua o nelle vicinanze della battigia, o all’inalazione dell’aerosol marino in particolari condizioni climatiche.

Tenuto conto che il Liberatorio Politico non ha mai ricevuto risposte dal Sindaco Azzollini in merito alle numerose domande e sollecitazioni sulle tematiche riguardanti gli ordigni a caricamento chimico e alga tossica, di cui in premessa e allegati,

chiede alle SS.VV. :

– di verificare se la mancata informazione e l’attività omissiva messa in atto dal Sindaco Antonio Azzollini e/o da enti e/o da terzi, nei confronti del Liberatorio Politico e della cittadinanza molfettese, possa configurarsi in un reato amministrativo e/o penale a carico degli stessi;

– di verificare se tutte le operazioni in atto a Molfetta di bonifica da ordigni bellici siano svolte nel rispetto dei protocolli di specie e nel rispetto della salute pubblica e salvaguardia dell’ecosistema;

– di verificare se la diminuzione del pescato negli ultimi anni nel nostro mare è dovuto alla presenza di eventuali sostanze chimiche sversate da bombe e fusti (contenenti sostanze e gas tossici) corrosi dal tempo;

– di verificare se nei fondali marini antistanti Torre Gavetone  ed altre zone costiere limitrofe ci sono ancora delle bombe depositate sui fondali e cementate, come affermato dal capitano Acquatico in una intervista del 9 sett. 2008 (allegato n. 5), oppure stoccate in un deposito subacqueo creato in una insenatura naturale poco distante da Torre Gavetone (allegato n. 6);

… omissis…

Questi sono gli allegati che sono stati presentati con l’esposto.

All. n. 1
http://liberatorio.splinder.com/post/17909967/La+salute+prima+del+porto

All. n. 2 – lettera del 13 agosto ma protocollata il 20 agosto 2008
http://liberatorio.splinder.com/post/18075328/Lettera+aperta+al+Sindaco+Azzo

All. n. 3 – lettera del 28 luglio e protocollata il 29 luglio 2009
http://liberatorio.splinder.com/post/21039310/Tra+bombe+chimiche+e+alghe+tos

All. n. 4 –   lettera Arpa del 25 agosto 2008
http://liberatorio.splinder.com/post/18170648/Presenza+bombe+all’iprite%2C+r

All. n. 5
http://www.molfettalive.it/news/news.aspx?idnews=6462

All. n. 6
http://www.marina.difesa.it/attivita/operazioni/bonificalitorale/index.htm

6 Risposte a “Esposto su alga tossica e bombe chimiche”

  1. Ottimo lavoro …

    e per la salute di noi tutti.

    Questa volta, la procura non archivierà … qui c’é in ballo la salute di noi tutti … il bene più prezioso e quello (sulla carta … aimé il più delle volte …) più tutelato.

    Stammi bene …

    …f.r…

  2. Come ho scritto in un altro post per questo problema muoviamo Striscia la notizia, le iene o qualsiasi altra trasmissione del genere. Essendo Azzollini Senatore (oltre che ns Sindaco) si solleverebbe sicuramente il caso. Qui parliamo della nostra salute. Non ce sulla da scherzare.

I commenti sono chiusi.

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