Un coordinamento regionale contro le centrali elettriche

DSC3763cp (Powerflor 4:11:07)

Mentre a Modugno continua la mobilitazione dei cittadini e dell’amministrazione comunale contro la centrale a gas della Società Sorgenia, a Molfetta, il Sindaco e tutti i partiti, dentro e fuori il consiglio comunale, di maggioranza e minoranza, di destra e di sinistra, tacciono sulla centrale elettrica che la Ciccolella S.p.a.PowerFlor s.r.l. vuole costruire a Molfetta.

A dire il vero la centrale è già in costruzione avanzata ma nessuna autorità in campo si preoccupa di verificare se i lavori in corso riguardano l’ampliamento richiesto che vedrebbe triplicata la potenza della centrale da 39 MWe a 116 MWe.
I firmatari dell’esposto inviato, oltre tre mesi fa, al Comune di Molfetta, alla Regione e alle autorità giudiziarie vogliono conoscere cosa intende fare il nostro primo cittadino.

L’assessore regionale all’ecologia, Michele Losappio, ha avviato un’attività di contrasto all’insediamento della centrale di Modugno denunciando alla Procura di Bari alcune irregolarità sulle procedure adottate dalle società responsabili che hanno effettuato il puntellamento del ponte su cui sono transitate le turbine della centrale.
Il Sindaco di Bari ha bloccato nel porto di Bari l’ultima turbina che doveva essere trasportata a Modugno in attesa degli esiti delle indagini in corso.

Mentre domani 6 novembre alle ore 16,30 presso la Prefettura di Bari si svolgerà un incontro tecnico al quale parteciperanno oltre al Prefetto ed al Sindaco di Modugno, i rappresentanti del Ministero dell’Ambiente, della Regione Puglia e della Provincia di Bari, i quali verificheranno se la Società Sorgenia abbia ottemperato o meno alle prescrizioni contenute nel decreto di autorizzazione rilasciato, nel lontano 2004, dal Ministero delle Attività Produttive per costruire la centrale a Gas a Modugno.

A Molfetta invece l’ufficio tecnico tace e non sappiamo se i lavori per la costruzione della centrale elettrica della PowerFlor – Ciccolella, che sembrano procedere in “silenzio-assenso”, stiano avvenendo nel rispetto delle leggi vigenti e delle prescrizioni imposte.
La preoccupazione dei cittadini è che questa centrale elettrica produrrà energia elettrica bruciando fantomatiche “biomasse” di cui non si conoscono bene le caratteristiche e i danni che produrranno nell’ambiente circostante.

Il sito dove sorgerà la centrale si trova sulla strada provinciale Molfetta-Bitonto e precisamente in Contrada Ciardone dove vivono e soggiornano moltissime famiglie e dove si trovano moltissime attività di colture orticole di grande pregio.

Qualche settimana fa l’Assessore Regionale Michele Losappio in una conferenza pubblica ha promesso che chiederà la Valutazione d’Impatto Ambientale (V.I.A.) per la centrale di Ciccolella; oggi chiediamo di conoscere se questa promessa è stata mantenuta oppure si è trattato solo di propaganda politica.
Chiediamo inoltre che la Regione si faccia promotrice di una conferenza di servizi, per il rilascio delle autorizzazioni necessarie alla ditta costruttrice, che coinvolga non solo la città di Molfetta, ma anche Giovinazzo, Bitonto, TerlizziBitonto e la stessa Modugno, perché i fumi di una centrale di 116 MWe, con i nostri venti di tramontana e maestrale coinvolgono necessariamente le altre città.

Noi crediamo che la centrale Ciccolella non nasca da reali esigenze energetiche, ma da logiche di mercato e interessi imprenditoriali privati che non ci riguardano e rischia di compromettere un ambiente già altamente inquinato.
Molfetta dai report mensili dell’ARPA non si presenta molto in uno stato di buona salute, e se a questo ci aggiungiamo i problemi che ci arrivano dal mare con le bombe chimiche all’iprite e dalla nave dei veleni “Alessandro I” direi che sia giunto il momento di una grande mobilitazione popolare in difesa della nostra salute e di quella delle generazioni che verranno.
 
Se la Puglia produce più energia di quanto ne consumi, ed è la seconda regione in Italia in termini di produzione energetica perché avvelenarci più di tanto?
I signori Ciccolella se proprio vogliono riscaldare le loro serre, con le centinaia di milioni che ricevono dal Cipe si costruiscano degli impianti fotovoltaici o delle piccole centrali termoelettriche da 1 MWe e brucino le vere biomasse che producono dalla loro stessa attività.

Noi non rinunceremo alla nostra salute per far arricchire la famiglia Ciccolella e nei prossimi giorni chiederemo ai cittadini di tutte le città pugliesi, in cui stanno sorgendo centrali elettriche simili alla nostra e a quella di Modugno, di costituire un coordinamento regionale del “NO alle Centrali” che chieda alla Regione Puglia di rivedere il Piano Energetico Ambientale Regionale.

12 Risposte a “Un coordinamento regionale contro le centrali elettriche”

  1. risposta al commento precedente:

    “Video meliora proboque, deteriora sequor”

    (Ovidio)

  2. Perchè non chiedere un incontro con Losappio per porgergli direttamente la questione della VIA? Dopotutto è un nostro dipendente, cacchio.

  3. Non si capisce il perchè si continuano a costruire centrali elettriche inquinanti quando la nostra regione produce più del 20% oltre il fabbisogno energetico regionale.

    Svegliati capitone, è arrivato Natale! [Peppe].

  4. Contrallate il convegno sul Sistema iNFOMATIVO TERRITORIALE organizzato dal Comune.Si inzia con un convegno…e si esternalizzano i sistemi informativi sul territorio. Contrallate tramite google chi sia la ESRI e di quali appalti stia godendo in altre amministrazioni. Non capisco perchè tale progetto non potesse essere fatto utilizzando le risorse locali tipo MULTISERVIZI SpA…

    Grazie

  5. Come mai i Ciccolella sono stati gli unici a capire che per abbattere costi energetici (e quindi i costi di produzione) dovevano costruirsi una centrale tutta loro? Come mai la restante economia agricola inesorabilmente langue?come mai gli altri agricoltori, floricoltori e silvicoltori tutti non lo hanno capito prima??? Forse ha ragione il giornalista e scrittore del sole24ore, Mauro Castelli, ad aver inserito i Ciccolella fra i “Campioni del Mondo”…”storie di uomini, storie di imprese”.

  6. per il post n. 7

    Lei si è mai chiesto quanti finanziamenti a fondo perduto ha ricevutola famiglia ciccolella prima e il Gruppo poi mentre ai poveri agricoltori tutti locali e non, (che non hanno capito), che per tanti motivi (vedi anche Vertenza agricoltori Sardi apparsa sul sito di Grillo qualche settimana fa) non hanno pagato i contributi Inps per un debito di 4000, 00 euro si abbatte il capitale del 75% circa soldi per l’INPS) ma tra interessi e sanzioni bisogna pagare circa 5000, 00 euro (per le banche o societa di cartolalizzazione).

  7. Non credo si tratti di opportunità negate, ma piuttosto di opportunità perse. La legge è uguale per tutti e se i Ciccolella hanno avuto accesso a certe tipologie di incentivi/finanziamenti la stessa possibilità è stata data a tutti gli altri del settore.

  8. idea curiosa ma geniale questo fatto dei fiori dalla centrale. Insomma questi ciccolella hanno trasformato una cosa grigia quale è una centrale in qualcosa di assai gradevole. Sono sempre stata per la raccolta differenziata e per l’impiego delle energie alternative, bisignerebbe spingersi oltre e bandire completamente l’uso di gas naturale e carbone, favorendo queste nuove tecnologie.

  9. sicuramente non ci sono opportunità negate, ma in qualsiasi settore dietro il “Campione del mondo” ci sono altri che sono “vice” o quasi.

  10. Ma invece di difendere o attaccare il progetto, perchè nn capiamo esattamente da dove arriveranno questi liquidi e biomasse che saranno impiegati nel ciclo di trasformazione? Vogliamo parlare della raccolta dei residui di lavorazione a valle della lavorazione? Come saranno smaltiti? Dove saranno smaltiti?

    VOGLIAMO CONOSCERE IL CICLO INTEGRATO DI PRODUZIONE DI QUESTA ENERGIA!

    SE I COSTI PER LA COMUNITA’ MOLFETTESE SONO SUPERIORI (e io ne sono convinto) RISPETTO AI BENEFICI, allora i Ciccolella andassero a rubare a Trani!

    A stò punto, domani in campagna mia mi ergo un bel mausoleo eolico e vediamo se non mi vengono a chidere autorizzazioni e VIA o quant’altro… ma per favore!

    La verità è una sola ed è quella che caratterizza l’Italia e il Sud. La Casta la fà da padrone e le corporazioni bisogna combatterle!

I commenti sono chiusi.

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