Ci sarà anche il Liberatorio Politico di Molfetta.
Ci sarà anche il Liberatorio Politico di Molfetta all’incontro tra tutti i comitati cittadini e le associazioni ambientaliste della Regione Puglia indetto per martedì prossimo, alle ore 17.30 presso lo Shalter Club di Modugno in via Roma 140, «vista l’esigenza di creare un Coordinamento Regionale Ambientale Pugliese, al fine di redigere, fra l’altro, una sorta di piattaforma comune e condivisa da presentare agli organi politici regionali che fino ad ora hanno viaggiato su contraddizioni macroscopiche.»
«Quello a cui stiamo assistendo oggi, nei nostri territori, – recita una nota degli organizzatori – è un vero e proprio assalto senza precedenti all’ambiente e, cosa più drammatica, ciò sta investendo tutto il sud!
La “legge-delega ambientale” ha messo in atto un devastante momento di evoluzione politica e legislativa in materia di tutela ambientale, con una deregulation finalizzata a favorire ogni forma di aggressione e sfruttamento del territorio e nel contempo tesa ad azzerare i sistemi di controllo e sanzione, favorendo di conseguenza le illegalità e gli abusi ad ogni livello. Il sistema politico-istituzionale appare inadeguato a contrastare questo processo ed in molti casi esso è il “soggetto attuatore”.
Inoltre, tali scelte “devastanti” vengono effettuate spesso contro la popolazione, la salute, l’ambiente e le vocazioni dei territori, favorendo i grandi interessi economici nazionali e multinazionali con il risultato di produrre deliberatamente fenomeni di degradazione sociale, territoriale con il conseguente impoverimento di vasti comprensori.
Nasce, quindi, la consapevolezza di quanto è necessario agire direttamente nelle contraddizioni, nel tessuto sociale e culturale travolto dagli stravolgimenti imposti dall’alto.
Obiettivo prioritario del nuovo organo di partecipazione democratica che si andrà a costituire, sarà quello di adottare strategie tendenti a chiedere ed ottenere dalla “politica” scelte coerenti per i diversi territori secondo un modello di sviluppo basato sulla sostenibilità, sulla tutela delle risorse naturali e dei valori riconosciuti, rafforzando l’identità collettiva attraverso la partecipazione e la condivisione.
L’assenza di un confronto relativo alla situazione ambientale evidenzia il quadro politico attuale che appare caratterizzato da una concezione generale secondo cui l’ambiente non è più considerato un valore in sé ma viene volutamente considerato esclusivamente un appendice del mercato.
Infine, la nascita del coordinamento non dovrà essere vista come l’annientamento di ogni singola identità, ma come la tutela di ogni singola peculiarità; dovrà essere concepita come uno strumento di vera democrazia e di potenza comunicativa.»
Oltre al Liberatorio Politico di Molfetta, tra le prime adesioni anche ABAP, Sviluppo Sostenibile, Rete NO CENTRALE San Severo, Comitato Cittadino “ProAmbiente” di Modugno, Associazione Esposti Amianto, Comitato Salute e Ambiente SudEst, Rete Jonica per l’Ambiente, Medicina Democratica.
perchè non facciamo un fronte comune per contrastare le feci dei dei cani? Ho aprezzato particolarmente l’articolo su questo argomento, ma non ho notato alcun proseguo del liberatorio in tale direzione.
Non è vero che non c’è stato seguito all’articolo sulle deiezioni canine.Da qualche giorno ho visto molti padroni di cani muniti di paletta e sacchetto, che bello.Naturalmente rimangono i padroni “cani” che vogliono solo leggere gli articoli sui cani, ma nella pratica sporcano non solo le strade, ma anche blog e mailing list varie.
sPERO CHE cICCOLELLA CAPISCA CHE NON è ARIA.