Stamattina in Cala Sant'Andrea è tornato il vecchio orizzonte. Grazie Maestro Nagasawa

Stamattina, dalle 6.45 circa, alcuni operai hanno cominciato lo smantellamento dell’opera “taroccata” del Maestro H. Nagasawa. Una brutta storia che disonora la città e che ci fa vergognare per un’operazione maldestra, mal riuscita, che ha visto prima trasferire la “site specific” di H. Nagasawa “Un altro orizzonte” dal Torrione Passari all’Approdo di Cala Sant’Andrea senza il consenso del maestro Nagasawa, e poi l’epilogo odierno.

Uccidere e segare a pezzi un’opera d’arte, a Molfetta, è facile e possibile, sarà difficile invece conoscere il nome del mandante dell’efferato “delitto artistico” consumatosi alle prime luci di questo triste giorno per la cultura molfettese. In tutti questi mesi non siamo mai entrati nel merito della bellezza o meno dell’opera e dell’appropriatezza del sito, perchè non ci interessava questo aspetto della vicenda, ma ci interessava denunciare l’arroganza e la spregiudicatezza di chi ha voluto stravolgere il senso di questa creazione artistica muovendo un’infima operazione di propaganda politica. E’ stata usata l’opera di un artista, di fama mondiale, come un soprammobile adattabile ad ogni ambiente ignorando e cancellando il valore simbolico, personale, artistico, emotivo e comunicativo che Nagasawa aveva inciso in quella “site specific“, pensata e creata per gli ambienti del Torrione Passari e poi stuprata e uccisa in riva al mare.

Chiederemo conto nei prossimi giorni ai nostri amministratori e dirigenti comunali di questo grave fatto, che non potrà essere derubricato. I colpevoli devono rispondere politicamente ed economicamente, sia per aver speso male il denaro pubblico, sia per aver danneggiato l’immagine della città che vanta tradizioni culturali ed artistiche di elevato valore internazionale. Ad maiora Molfetta.