(Seconda parte) La Giunta delle immunità parlamentari rallenta l’autorizzazione per l’utilizzazione delle intercettazioni telefoniche del senatore A. Azzollini.

Dal 10 Aprile all’10 Luglio 2014 la Giunta delle immunità parlamentari prosegue i lavori iniziati nella seduta dell’11 marzo sulla domanda di autorizzazione all’utilizzazione di intercettazioni di conversazioni telefoniche del senatore Antonio Azzollini.

Il relatore CASSON (PD) prospetta l’opportunità di rivolgere all’autorità giudiziaria, attraverso la Presidenza del Senato, una richiesta di integrazione istruttoria volta all’acquisizione di copia della comunicazione della notizia di reato (CNR) del Corpo forestale dello Stato, citata nel decreto di autorizzazione alle intercettazioni telefoniche emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani in data 7 maggio 2011, nonché del “cronologico” dettagliato di tutte le iscrizioni nel registro degli indagati a carico del senatore Azzollini, allo scopo di conoscere le date precise di iscrizione nel registro degli indagati dello stesso per le singole e diverse ipotesi di reato.

Riguardo all’acquisizione del “cronologico” dettagliato di tutte le iscrizioni nel registro degli indagati a carico del senatore Azzollini, precisa che nel corso dell’audizione del 25 marzo 2014 il predetto parlamentare ha contestato l’affermazione, contenuta a pagina 7 del verbale di udienza del 9 gennaio 2014, con la quale il pubblico ministero dichiarava che l’iscrizione nel registro degli indagati per il reato di cui all’articolo 416 è avvenuta il 5 agosto del 2013. In particolare, l’audito ha sostenuto che l’iscrizione per il predetto reato sarebbe anteriore a tale data e risalente, nello specifico, al 16 marzo 2009.

Durante la seduta dell’11 giugno 2014 la Giunta riprende i lavori iniziati nella seduta dell’11 marzo e proseguiti nelle sedute del 25 marzo e del 10 aprile 2014 esaminando i nuovi documenti della Procura di Trani.

L’integrazione documentale trasmessa dalla Procura alla Presidenza del Senato in data 27 maggio 2014 – deferita alla Giunta in data 28 maggio 2014 – chiarisce che l’iscrizione del senatore Azzollini per il reato associativo di cui all’articolo 416 del codice penale avvenne in data 5 agosto 2013, con l’aggiornamento in pari data delle precedenti iscrizioni e in particolare, quanto al senatore Azzollini, di quella del 16 marzo 2009, relativa unicamente al reato di abuso di ufficio, ai sensi del combinato disposto degli articoli 323, 110 e 81 del codice penale. A seguito di tale chiarimento, appare evidente che tutte le intercettazioni oggetto della richiesta di autorizzazione risultano anteriori rispetto alla predetta data del 5 agosto 2013. 

Invece il senatore D’ASCOLA (NCD), collega di Azzollini, propone di rinviare l’illustrazione da parte del relatore della propria proposta conclusiva, al fine di consentire ai membri della Giunta la possibilità di consultare i documenti integrativi pervenuti e la Giunta rinvia i lavori al 24 Giugno 2014.

In questa seduta che doveva essere quella conclusiva, il relatore CASSON (PD) illustra la propria proposta conclusiva, facendo presente che nella documentazione integrativa, trasmessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani su richiesta della Giunta, si chiarisce che l’iscrizione del senatore Azzollini nel registro degli indagati per il reato di cui all’articolo 416 del codice penale è avvenuta in data 5 agosto 2013, mentre la pregressa iscrizione del 16 marzo 2009 inerisce unicamente al reato di cui all’articolo 323 del codice penale.

Sottolinea che l’integrazione documentale in questione chiarisce in maniera congrua tutti i profili inerenti alla fattispecie in esame. Da tale quadro complessivo si deduce che la documentazione originaria forniva l’indicazione cumulativa dei reati per entrambi i coimputati, senatore Azzollini e Balducci, citando pertanto anche la figura criminosa di cui al 416 del codice penale riferibile, tuttavia, al solo Balducci.

Alla luce di quanto fin qui evidenziato, emerge in maniera chiara che tutte le telefonate intercettate risultano anteriori rispetto all’iscrizione del senatore Azzollini nel registro degli indagati per il reato di cui all’articolo 416 del codice penale – avvenuta come detto in data 5 agosto 2013 – atteso che la prima telefonata intercettata risale al 4 maggio 2010, mentre l’ultima è del 6 ottobre 2011.

Per le ragioni esposte il relatore propone alla Giunta di accogliere la richiesta di autorizzazione all’utilizzo delle intercettazioni effettuate nei confronti del senatore Azzollini.

Ma l’evidenza dei fatti non convince il senatore AUGELLO (NCD) che chiede il rinvio della decisione ad altra seduta, al fine di poter analizzare tutta la documentazione integrativa trasmessa dalla Procura della Repubblica.

lo segue il senatore D’ASCOLA (NCD) interviene in discussione generale, evidenziando che i chiarimenti forniti dalla Procura della Repubblica non sono idonei a superare il quadro complessivo emergente dall’attestato rilasciato dalla stessa Procura in data 12 dicembre 2013. In tale atto si certifica che il senatore Azzollini era stato iscritto in data 16 marzo 2009 nel registro degli indagati per il reato di cui all’articolo 416 del codice penale. Peraltro, anche nelle tre richieste di proroga delle indagini preliminari, avanzate dalla Procura al GIP, si conferma espressamente che l’iscrizione del senatore in questione nel registro degli indagati risaliva al 16 marzo 2009.

I chiarimenti integrativi, prospettati dalla Procura su richiesta della Giunta, non forniscono alcuna giustificazione in merito ai motivi che avrebbero determinato l’erroneità di ben quattro distinti documenti, ossia dell’attestazione citata e delle tre richieste di proroga delle indagini.

Conclude quindi l’oratore che, allo stato degli atti in possesso della Giunta, non può essere accolta la richiesta di autorizzazione all’utilizzo di intercettazioni avanzata dalla Procura di Trani.

Il relatore CASSON (PD) precisa brevemente, in relazione alle questioni poste dal senatore D’Ascola, che il motivo del riferimento all’articolo 416 del codice penale, contenuto sia nell’attestazione originaria rilasciata dalla Procura che nelle successive richieste di proroga delle indagini, è riconducibile esclusivamente dalla circostanza dell’indicazione cumulativa delle fattispecie criminose per Azzollini e per Balducci, senza quindi alcuna distinzione in ordine alla posizione di tali due imputati. Il chiarimento fornito dalla Procura della Repubblica nel maggio 2014 elimina ogni profilo di dubbio in merito agli aspetti in questione, evidenziando che l’iscrizione del senatore Azzollini per il reato di cui all’articolo 416 del codice penale è avvenuta in data 5 agosto 2013.

Il senatore MALAN (FI-PdL XVII), riservandosi di intervenire in modo completo nella prossima seduta, sottolinea che, alla luce della prospettazione del relatore Casson, la Giunta avrebbe l’onere di sporgere denuncia per falso nei confronti della Procura di Trani. A titolo esemplificativo cita il caso di un medico che rilasci un certificato non veritiero.

Il PRESIDENTE rinvia il seguito della discussione generale alla seduta del 1 Luglio dando atto che sono già iscritti a parlare i senatori Augello, Malan e Cucca.

Il senatore AUGELLO (NCD) propone di rinviare il seguito dell’esame del documento in titolo, attesa la concomitanza dei lavori della 1a Commissione permanente e considerata altresì la necessità di disporre di un adeguato lasso di tempo per poter completare la discussione generale avviata nella scorsa seduta.

Il senatore CUCCA (PD) condivide le argomentazioni prospettate dal senatore Augello, evidenziando che sono attualmente impegnati in 1a Commissione taluni senatori che intendono intervenire in discussione generale sul documento relativo al senatore Azzolli

Il senatore GIARRUSSO (M5S) manifesta la propria contrarietà rispetto alla proposta formulata dal senatore Augello, sottolineando che il rinvio della trattazione di un argomento così importante – ossia quello relativo alla domanda di autorizzazione all’utilizzo delle intercettazioni del senatore Azzollini – non è opportuno ed è altresì suscettibile di ledere l’immagine del Senato, tanto più se vengono invece affrontati, nella presente seduta, gli altri argomenti inseriti all’ordine del giorno in materia di verifica dei poteri.

Il PRESIDENTE rinvia la discussione generale alla seduta del 10 Luglio 2014, ma rileva altresì che i tempi per il completamento dell’iter del documento relativo al senatore Azzollini sono maturi.

 Leggi la prima parte QUI

 

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