Il tribunale monocratico di Molfetta, in provincia di Bari, ha emesso sette nuove condanne per la tragedia della Truck center, l’azienda di autolavaggio di cisterne nella quale, il 3 marzo del 2008, morirono cinque persone (4 operai e il titolare), uccisi dalle esalazioni di acido solfidrico sviluppatesi in una cisterna per il trasporto dello zolfo liquido.
Le condanne a 2 anni e 9 mesi hanno riguardato cinque tra dirigenti e dipendenti della Nuova Solmine di Grosseto, l’azienda in cui la cisterna venne svuotata dello zolfo liquido caricato all’Eni di Taranto per poi ripartire vuota verso la Puglia. Si tratta dell’ad Ottorino Lolini, del presidente Luigi Mansi, del direttore dello stabilimento Giuliano Balestri e dei dipendenti Gabriele Pazzagli e Mauro Panichi.
Due anni, pena sospesa, per Loris Poccetti per falsa testimonianza resa durante il primo processo. Ed infine, la stessa Nuova Solmine è stata condannata a pagare 420 mila euro, sulla base della responsabilità giuridica delle società. Assolti, invece, la Meleam di Bitonto, che certificò l’affidabilità della Truck center, e il suo rappresentante legale, Pasquale Bacco, per non aver commesso il fatto.
E’ andato prescritto il reato di illecito smaltimento di rifiuti per Alessandro Buonopane, Mario Castaldo e Pasquale Campanile, i primi due della Fs logistica e il terzo de La Cinque Biotrans. Si trattava del processo bis nato dalla sentenza del primo processo, quando il giudice dispose nuovi accertamenti per Eni, Nuova Solmine e Meleam. A perdere la vita bel 2008 furono Biagio Sciancalepore, Michele Tasca, Luigi Farinola Guglielmo Mangano e il titolare della Truck Center, Vincenzo Altomare.
E le morti sul lavoro continuano. Negli scorsi mesi la zona industriale di Molfetta è stata teatro di nuovi incidenti mortali: in uno, all’interno di una cisterna, hanno perso la vita un uomo e suo figlio entrati nel tentativo di salvare l’altro fratello.
Pochi giorni dopo un altro operaio è morto schiacciato dalla leva di un Tir