Già tra il 4 e 5 aprile era apparso sull’entrata del Mercato Minuto Pesce l’annuncio delle prossime nozze di due rappresentati di ben note famiglie malavitose molfettesi. Loro stessi si sono presentati come “Michele” (Parisi) “Francesin” e “Mariella” (Maria Spaccavento) “Sergicchie“. Il primo striscione è stato sequestrato dalla Polizia Locale perché abusivo, mentre nel giorno della processione dell’Addolorata sono apparsi altri tre striscioni rispettivamente in piazza Minuto Pesce, sul tetto privato adiacente l’arco di Molfetta Vecchia e sulla strada per Bisceglie, all’altezza del semaforo per il Viale dei Crociati.
Questi ultimi tre striscioni sono rimasti al loro posto ben visibili alle migliaia di molfettesi che hanno seguito la processione dell’Addolorata. Quindi l’arroganza delle “famiglie” ha prevalso sulla legalità. E l’obiettivo dei promessi sposi ha raggiunto lo scopo, segnare e occupare il territorio in ogni modo, se eclatante meglio ancora. Dopo aver ridotto il mercato ittico a un letamaio e luogo delle illegalità diffuse, assieme ad altri pregiudicati, sovvertendo tutte le regole amministrative, sanitarie e di civile convivenza, ora puntano alla città. Le famiglie dei “francesin” e “sergicchie” le abbiamo conosciute nelle carte processuali delle operazioni “Primavera e Reset” e a quanto pare oggi ritornano ad essere protagoniste della vita sociale cittadina. Non osiamo immaginare cosa potrebbe accadere il prossimo 14 maggio. Dobbiamo aspettarci l’arrivo dello sposo in elicottero che atterra senza permessi sulla banchina portuale e la sposa portata in Cattedrale in una carrozza trainata da cavalli bianchi, con il sottofondo musicale di Nino D’Angelo? Senza parlare dell’addio al celibato con fuochi d’artificio e serenate in libertà?
Mettiamo in allerta le forze dell’ordine perché tutto può accadere in questa città, dove il sindaco pensa più a presenziare anche le riunioni condominiali come un prezzemolo buono per tutte le minestre, invece che governare una città allo sbando e sotto il controllo di consorterie criminali e affaristiche.
Pertanto chiediamo al sindaco di rispondere, oggi in consiglio comunale, a poche domande. Se gli uffici comunali hanno rilasciato l’autorizzazione per tutti gli striscioni dei Parisi-Spaccavento, se esiste un regolamento comunale e una procedura che lo permette. Questa è una nuova interrogazione che si aggiunge a quelle già formulate per il consiglio comunale del 29 novembre 2021 in cui si parlava già di Michele Parisi nella domanda numero 10.
Chiediamo la rimozione immediata degli striscioni, le risposte del sindaco e il coinvolgimento delle opposizioni in consiglio comunale e i candidati in campo.
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Volevo chiedere se poi sono le stesse persone che bloccano strade centrali del centro storico (via s. pietro) lasciando a tutte le ore (molto spesso tutta la notte) le loro auto o furgoni senza che nessuno intervenga…….