La città che vorrei? No, il centrosinistra che vorrei

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di Matteo d'Ingeo

Una via di mezzo tra gli elenchi di “Vieni via con me” e la lettera a san Nicola …
 
Vorrei un centrosinistra deciso a sconfiggere la nostra destra, “sinistra” e arrogante, che abbiamo, purtroppo, già battuto nel ‘94, senza ricorrere all’ormai tipico “vogliamoci tutti bene ora” per battere il nemico comune;
vorrei un centrosinistra proiettato interamente in un’operazione di rinascimento etico per questa città, in cui ognuno deve fare la sua parte, senza perdere di vista gli oltre sedicimila elettori astensionisti che potrebbero fare la differenza;
vorrei un centrosinistra deciso a giocarsi la partita finale mettendo in campo il meglio di sé; il meglio delle intelligenze, delle professionalità e delle energie che questa nostra città, offesa e martoriata da gente senza scrupoli, arrogante e affarista, ha ancora da offrire e mettere in gioco; fuori gli indagati, i condannati anche in primo grado, gli affaristi, i collusi e i professionisti della politica; fuori anche chi indirettamente ha conflitti d’interesse familiari e non può sentirsi libero nella propria azione politica quotidiana;
vorrei un centrosinistra in cui chi ha avuto in passato, responsabilità dirette di governo della città, si metta da parte mettendo a disposizione solo le proprie competenze;
vorrei un centrosinistra che non abbia alcuna presenza ambigua e ingombrante con casacche buone per ogni stagione;
 – vorrei un centrosinistra che dica qualcosa sulle mafie di questa città, che avvii una riflessione seria sull’omicidio Carnicella, che si costituisca parte civile nei processi della criminalità di “casa nostra” e per quelli per  voto di scambio, che si pronunci sulla condanna di Pino Amato, personaggio creato dal centrosinistra molfettese;
vorrei un centrosinistra che si esprima chiaramente sulle ultime vicende giudiziarie che ha visto condannato in primo grado il presidente della cooperativa edilizia Antares, l’Ing.Sallustio, delle altre cooperative edilizie e della truffa del consorzio Meral;
vorrei un centrosinistra che si esprima pubblicamente sulla vicenda Powerflor; vorrei sapere il perché del silenzio di certa sinistra sulla vicenda della famiglia Ciccolella spa, vorrei sapere chi è favorevole a quella centrale elettrica e ad altre previste nella zona ASI;
vorrei un centrosinistra convinto nel dire no alle centrali nucleari, non solo nella nostra regione ma su tutto il territorio nazionale; che dica no all’erosione del territorio agricolo per far spazio a “coltivazioni” di pannelli fotovoltaici;
vorrei un centrosinistra che dica sì alle fonti di energia rinnovabili ma compatibili e rispettose del territorio; che dica un no convinto alla privatizzazione dell’acqua;
vorrei un centrosinistra distante dalle lobby imprenditoriali che stanno macchiando ancor più di quanto lo faccia la cattiva amministrazione Azzollini, e mi riferisco alla Ciccolella spa con il suo amministratore delegato Corrado Ciccolella indagato per associazione a delinquere e bancarotta fraudolenta e alla Migro Ingross Levante con il suo amministratore Renzo Amato;
vorrei un centrosinistra che non perda tempo a discutere dell’isola felice del “corso Umberto che vorrei” ma che denunci la colonizzazione del nostro territorio da parte della finanza del nord e bresciana che ha distrutto la nostra economia; che denunci l’occupazione del nostro territorio da parte del commercio cinese, dei Compro oro”, delle decine e decine di spacci di negozi ex “Millelire”; l’operazione “Gibbanza” in questo caso potrebbe essere d’aiuto per capire;
vorrei un centrosinistra che per realizzare tutto questo abbandoni l’autoreferenzialità, apra il recinto delle sigle dei partiti per farci entrare i movimenti, le associazioni, i comitati e quant’altro di buono sia presente sul territorio, abbandoni i tavoli che creano la maggioranza politica numerica fine a se stessa, esca fuori dagli studi professionali e si apra a questa bella città che nonostante tutto noi amiamo ancora.

 – vorrei un nuovo centrosinistra che….

3 Risposte a “La città che vorrei? No, il centrosinistra che vorrei”

  1. vorrei un centro sinistra…ma sono sicuro che esiste gia…senza Matteo d'ingeo….
    e come me x tanti anni non lo ha voluto molfetta…!!

  2. vorrei una città dove ad esempio già all'ingresso alla sede della biblioteca comunale non si incontri un sorvegliante scorbutico e maleducato che oltre a non non dare alcuna informazione al pubblico si irrita subito se glielo si fa notare rischiando. Purtroppo ormai questa è Molfetta. In balia di maleducati e violenti. 

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