Droga e tratta di esseri umani, operazione di Europol in 34 Paesi: 1027 arresti

di Redazione Il Fatto Quotidiano

“Un’operazione senza precedenti contro il crimine organizzato”. Oltre mille arresti – 1027 per l’esattezza – eseguiti tra il 15 e il 23 settembre in Europa grazie alla cooperazione di 20mila rappresentanti delle forze dell’ordine in 34 Paesi europei, ma con il coordinamento di Europol dalla sua sede a L’Aia. L’Operazione “Archimedes” era finalizzata a colpire gruppi appartenenti alla criminalità organizzata con radici – e collegamenti – in tutta l’Unione europea. Tra i luoghi interessati dal blitz aeroporti, frontiere terrestri, porti, per un totale di trecento operazioni in 260 città.

Obiettivo dell’operazione il traffico di droga e la tratta degli essere umani. Almeno 599 chili di cocaina sequestrati, 200 di eroina, oltre una tonnellata di cannabinoidi. Inoltre, trenta bambini romeni sono stati salvati e sono arrestati 90 trafficanti di esseri umani. “L’operazione Archimedes è una pietra miliare nella lotta al crimine organizzato in Europa. L’ampiezza è senza precedenti e il risultato, con oltre 1000 arresti, vuole diventare un promemoria diretto ai gruppi della criminalità organizzata – dice Rob Wainwright, direttore di Europol – a cui vogliamo far sapere che la comunità internazionale è determinata a combattere ogni attività illegale sul suo territorio”.

Il capo della polizia italiana Alessandro Pansa, oltre a evidenziare l’importanza dei risultati di “Archimedes”, ha sottolineato come “l’analisi dei dati che sono stati raccolti rappresenterà un enorme patrimonio da cui attingere anche per altre linee di indagine”. L’operazione ha riguardato più filoni della criminalità, dal traffico di droga e quello di beni, all’immigrazione illegale.

L’Italia è alla guida di tre delle nove priorità che l’Unione ha individuato per la lotta al crimine nel quadriennio 2014-2017 (immigrazione irregolare, contraffazione di beni, frodi intracomunitarie e sulle accise), cui va aggiunta la partecipazione alle altre operazioni. ”Nel settore del contrasto ai facilitatori dell’immigrazione irregolare di cui l’Italia è Paese driver – continua Pansa – sono stati arrestati 170 persone. L’operazione coordinata dalla Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere, si è svolta nei porti di Trieste, Venezia, Ancona, Bari e Brindisi nonché i settori transfrontalieri di Trieste, Gorizia e Tarvisio”, conclude il capo della polizia italiana.

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