L’ex assessore regionale al Welfare e senatore, arrestato per corruzione, avrebbe fatto pressioni per dare un posto di lavoro al marito di una ex assessora di Squinzano. Che alla prova orale fa scena muta, ma arriva terzo. Pressioni, accordi e intrighi nei verbali della Finanza – fonte: Lucia Portolano – bari.repubblica.it
“Tuo marito arriverà terzo… due se ne vanno… Siccome i posti sono cinque o sei, allora loro fanno… uno poi se ne va dall’altra parte, e subito entra“. Concorsi pubblici pilotati, con la falsificazioni dei risultati per far assumere il candidato vicino alla propria forza politica. Nel sistema affaristico dell’ex assessore regionale Salvatore Ruggeri (ex Udc, esponente dei Popolari per Emiliano), arrestato per corruzione tre giorni fa, ci sarebbe anche questo.
Nelle mani della Guardia di finanza decine di intercettazioni telefoniche e ambientali, che metterebbero in luce la capacità di Ruggeri di fare pressioni su dirigenti e funzionari regionali per ottenere vantaggi per sé e per le persone a lui vicine. Ci sarebbe anche il concorso per la selezione di due geometri al Consorzio di bonifica di Ugento. Ruggeri in accordo con Antonio Renna, subcommissario del Consorzio, anche lui finito ai domiciliari, avrebbe manipolato la selezione per far assumere il marito dell’ex assessora di Squinzano, anche lei dell’Udc. Ruggeri e Renna si sarebbero spinti così tanto da far riaprire anche i termini del concorso, che ormai erano chiusi.
L’uomo alla fine viene assunto, nonostante non abbia neanche i titoli necessari per partecipare al bando. E ottiene anche il massimo dei voti all’orale, nonostante faccia scena muta. È lo stesso ex assessore regionale, prima ancora parlamentare, a spiegare il tutto alla moglie del raccomandato e agli altri amici e amministratori di Squinzano che ha incontrato più volte durante le fasi del concorso.
Era la fine del 2019, e pieno 2020, quando era in corso la campagna elettorale per le regionali. Dai dialoghi intercettati emerge che Ruggeri induce Alfredo Borzillo (allora commissario unico straordinario del Consorzio, poi sospeso, al quale subentra Renna) a riaprire i termini del concorso e far togliere la soglia di sbarramento, ossia il raggiungimento di un punteggio minimo per titoli per accedere all’orale.
“Oggi ti vedi con Borzillo… digli che di Ugento ci occupiamo noi“, dice in una telefonata Renna a Ruggeri. È qui che l’ex assessore chiede a Renna se sono chiusi i termini e lui risponde di sì. In una telefonata successiva, era fine gennaio 2020, Renna insiste con l’ex assessore regionale: “Passa parola che non ci devono rompere i coglioni a Ugento“.
Il 1° febbraio 2020 Borzillo riapre i termini del concorso ed elimina la soglia di sbarramento. Arriva così la domanda del candidato di Ruggeri. Fra il 13 e 14 maggio 2020 si tiene la prova orale. Il candidato di Squinzano ha un punteggio molto basso per titoli. E si scoprirà successivamente che non aveva i requisiti essenziali. All’orale ottiene però il massimo del punteggio nonostante non risponda alle domande. Fa scena muta.
Alla fine la commissione gli metterà 60, che sommati ai 10 di ammissione diventano 70. Così come preannunciano in una conversazione Ruggeri e Renna. Gli investigatori rimarcano l’anomalia che i verbali della seduta con i voti sono stati trasmessi soltanto il 25 maggio, 11 giorni dopo la fine della prova. “Lui lo hanno ammesso al terzo posto… devono prenderne due… l’altro passa a Nardò, e lui entra qui a Ugento“.
L’intercettazione ambientale fra Totò Ruggeri, la moglie del candidato e altri politici di Squinzano è chiara. E poi aggiunge: “Però fatevi i cazzi vostri perché abbiamodovuto fare un casino prima, perché non ha detto una parola“. Riferendosi appunto alla prova orale. “Abbiamo trovato il sistema per farlo arrivare…“.
Alla fine il geometra arriva fra gli idonei non vincitori, ma verrà ripescato. Anche qui Ruggeri e Renna sarebbero riusciti a sistemare la cosa facendo slittare la graduatoria. Renna (che nel frattempo era diventato commissario unico straordinario del consorzio) vara una delibera in cui rende la graduatoria valida per due anni così da utilizzarla per eventuali assunzioni.
Il 25 settembre il capo dell’area tecnica del Consorzio chiede al commissario l’assunzione di altri due geometri, per sostituire chi nei prossimi mesi sarebbe andato in quiescenza. “La graduatoria sta scorrendo per il ragazzo geometra… io quando do una parola è parola…“, dice Ruggeri ai suoi. Il 12 ottobre il “ragazzo geometra” viene assunto.