Berlusconi condannato per falsa testimonianza circa la sua adesione alla P2

La notizia la dà il telegiornale della notte: la presidenza del Consiglio dei Ministri ha deciso di rendere pubblici gli elenchi della loggia massonica P2, l’associazione segreta che il Maestro venerabile Licio Gelli chiama «l’Istituzione».
È il 20 maggio 1981. L’Italia è scossa: di quella loggia misteriosa si parla ormai da molto tempo, ma ora i suoi componenti prendono un nome e un volto. E gli italiani scoprono che esiste un potere sotterraneo, un governo parallelo, uno Stato nello Stato.
Negli elenchi della loggia sono iscritti i nomi di quattro ministri o ex ministri, 44 parlamentari, tutti i vertici dei servizi segreti, il comandante della Guardia di finanza, alti ufficiali dei Carabinieri, militari, prefetti, funzionari, magistrati, banchieri, imprenditori, direttori di giornali, giornalisti…
Nel 1990 la corte d’appello di Verona denuncia Silvio Berlusconi con la seguente motivazione:
"…Ritiene il collegio che le dichiarazioni dell’imputato non corrispondano a verita’. In sostanza infatti secondo il Berlusconi la sua definita adesione alla P2 avvenne poco prima del 1981 e non si tratto’ di vera e propria iscrizione, perché non accompagnata da pagamenti di quote appunto di iscrizione, peraltro mai richiestegli. Tali asserzioni sono smentite:
a) Dalle risultanze della commissione Anselmi.
b) Dalle stesse dichiarazioni rese dal prevenuto avanti al G.I. di Milano, e mai contestate, secondo cui la sua iscrizione alla P2 avvenne nei primi mesi del 1978.
c) Dagli atti della commissione parlamentare ed in particolare dagli elenchi degli affiliati, sequestrati in Castiglion Fobocchi figura il nominativo del Berlusconi (numero di riferimento 625) e l’annotazione del versamento di lire 100.000 come eseguito in contanti in data 5 maggio 1978, versamento la cui esistenza risulterebbe comprovata anche da un dattiloscritto proveniente dalla macchina da scrivere di proprieta’ di Gelli…".

Nel 1990 la Corte d’Appello di Venezia condanna Silvio Berlusconi per aver giurato il falso davanti ai giudici, a proposito della sua affiliazione alla loggia massonica P2.
Nell’1989 c’era stata un’amnistia che estingue il reato.
Le affermazioni di Berlusconi, a sostenere di non aver mai subito una condanna, sono dunque FALSE.
Questa notizia purtroppo si è persa nel tempo. Il giornalismo asservito di questo periodo ha sempre accuratamente evitato di fare certi accostamenti. Ma non solo loro. Anche i deputati della sinistra non hanno mai ritenuto di ricordare il passato di quest’uomo. Eppure era una cosa da fare ogni volta che ce n’era l’opportunità.

Ricevuta di versamento d’iscrizione alla loggia P2 di Silvio Berlusconi
http://www.pummarulella.org/tessera_P2.htm

Membri della loggia P2
http://www.disinformazione.it/p2-abc.htm

2 Risposte a “Berlusconi condannato per falsa testimonianza circa la sua adesione alla P2”

  1. Su questa vicenda noto che si fa una disinformazione incredibile …berlusca non e’ MAI stato condannato per falsa testimonianza…fu prosciolto in istruttoria, e poi, a seguito di ricorso, fu prosciolto da una sentenza istruttoria della corte di appello di venezia per intervenuta amnistia: in pratica non fu neanche processato(nella sentenza i giudici non fecero altro che dire come, senza amnistia, sarebbe stato inevitabile un giudizio di merito).

    far passare un proscioglimento, seppur non con formula piena, per una condanna definitiva e’ malafede assoluta….

  2. Confermo infatti, Berlusconi fu assolto e il pm ricorse in appello, dopo intervenne l'amnistia.

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