Uno screzio per futili motivi, poi il regolamento di conti al Luna Park. Sospettato e vittima ben noti agli inquirenti

(In foto, La Torre e Vairo; sullo sfondo la polizia al Luna Park di Manfredonia)

I sospetti degli investigatori sarebbero ricaduti su Michele Vairo, un giovane del posto arrestato tempo fa insieme a Tommaso Tomaiuolo, braccio destro del reggente del clan dei montanari Enzo Miucci – fonte: Francesco Pesante – www.immediato.net

Sarebbe un 24enne, come preannunciato da l’Immediato nell’imminenza dei fatti, l’autore della sparatoria al Luna Park di Manfredonia nella notte tra il 31 agosto e l’1 settembre. I sospetti degli investigatori sarebbero ricaduti su Michele Vairo, un giovane del posto già noto agli inquirenti anche se su di lui non risultano, mentre scriviamo, provvedimenti giudiziari relativi a quanto accaduto. Vittima Giovanni La Torre, 46 anni, ferito ad una gamba, conosciuto dalle forze dell’ordine per i precedenti di rissa, lesioni e porto illegale d’armi.

Ma cosa avrebbe armato la mano di Vairo? A quanto trapela, ci sarebbero stati degli screzi tra i due già nelle ore precedenti agli spari. Futili motivi, nulla che sia riconducibile alla criminalità organizzata bensì ad un presunto acceso diverbio tra il 24enne e il figlio di La Torre. L’epilogo al Luna Park, dove Vairo aveva una bancarella di bevande. Preoccupato dalla presenza di La Torre, il giovane si sarebbe procurato l’arma e, approfittando di un momento di distrazione della vittima, avrebbe fatto fuoco davanti a centinaia di persone terrorizzate. In queste ore procedono le indagini per fare piena luce sull’episodio, un fatto di cronaca finito anche sulla stampa nazionale scatenando forti reazioni e grande indignazione.

I precedenti dei due “rivali”

La Torre, detto “il figlio di Costanzo”, macchiaiolo, ovvero originario della frazione “Macchia” di Monte Sant’Angelo, venne arrestato nel 2017 insieme a Giuseppe Impagnatiello detto “Zuridd” e a Mario Scarabino alias “Lo zio” quest’ultimo ben noto all’antimafia per una lunga serie di reati. Scarabino fu coinvolto anche nella maxi operazione “Iscaro-Saburo” contro la mafia garganica ed è zio materno di Pasquale Ricucci detto “Fic secc” il boss del clan Lombardi-Ricucci-La Torre ucciso l’11 novembre 2019 proprio davanti alla sua abitazione di Macchia. Scarabino e Impagnatiello figurano anche tra gli indagati di “Omnia Nostra”, blitz del dicembre scorso contro il clan in questione, egemone tra Manfredonia, Macchia e Mattinata, con diramazioni a Vieste grazie all’alleanza con il clan Raduano.

La Torre, Impagnatiello e Scarabino furono fermati dai carabinieri nel 2017 accusati di aver messo in atto una sorta di “spedizione punitiva” ai danni di un giovane di Mattinata che il giorno dopo avrebbe testimoniato contro il mattinatese Andrea Quitadamo detto “Baffino junior”, all’epoca elemento di rilievo del gruppo Lombardi-Ricucci-La Torre, oggi collaboratore di giustizia.

Vairo, invece, fu arrestato nel 2018 con l’accusa di appartenere ad una gang di 20enni che ripuliva le abitazioni degli anziani. Con Vairo venne beccato anche Tommaso Tomaiuolo, 26 anni, ritenuto dagli inquirenti vicinissimo ad Enzo Miucci detto “U’ Criatur”, reggente del clan dei montanari Li Bergolis-Miucci-Lombardone, rivale storico dei Lombardi. Vairo e Tomaiuolo, insieme ad altra persona, vennero inoltre accusati a vario titolo, sempre nel 2018, dei reati di detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo, ricettazione, favoreggiamento reale e personale. 

 

Utilizzando il sito o eseguendo lo scroll della pagina accetti l'utilizzo dei cookie della piattaforma. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. Altervista Advertising (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Advertising è un servizio di advertising fornito da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258859 Altervista Platform (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Platform è una piattaforma fornita da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. che consente al Titolare di sviluppare, far funzionare ed ospitare questa Applicazione. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258716

Chiudi