Non accadeva da oltre 13 anni che nei primi tre mesi dell’anno non ci fosse stata un’auto bruciata. Poco prima dell’alba questo primato è stato bloccato dalle fiamme che hanno semidistrutto una Citroen C3. Nella mattinata in Piazza San Francesco d’Assisi all’altezza del civico n.13, all’incrocio con via San Gioacchino, era ancora visibile ciò che resta dell’autovettura. L’auto, parcheggiata sicuramente in violazione al Codice della Strada, si presentava con l’intero abitacolo e parabrezza distrutti. L’altro particolare su cui cade l’attenzione è lo pneumatico sinistro anteriore completamente assente rispetto agli altri.
Questo particolare probabilmente fa pensare al principio d’incendio partito proprio da quel punto. Del resto anche in altri incendi l’innesco partiva dagli pneumatici e attivato con “diavolina” o pezzi di cartone imbevuti di liquido infiammabile. Certo è che, a nostro modesto avviso, anche questa ripresa dei roghi notturni non può essere archiviato come “corto circuito”.
L’anno scorso l’abbiamo chiuso con 36 auto incendiate e con quella di stamattina siamo a quota 376 auto distrutte in 13 anni.
L’ultimo incendio avvenne il 22 dicembre scorso in vico I° Madonna dei Martiri, a pochi passi da piazzetta Giovene, e quel rogo ebbe il sapore della beffa, perché arrivava dopo qualche ora dall’arresto del presunto piromane dell‘incendio d’auto in via Maranta del 4 novembre scorso, si trattava del pluripregiudicato Paolo Lomuscio, molto conosciuto alle forze dell’ordine e anche in città.
E’ d’obbligo chiedersi, cosa è accaduto dal 22 dicembre ad oggi? Forse è il caso che il sindaco T. Minervini attraverso il suo legale (se l’incarico è ancora valido), nominato per seguire le vicende degli incendi d’auto, emetta un comunicato per informare la cittadinanza sugli sviluppi dell’indagine. Nel frattempo non ci resta che dire… e domani a chi toccherà?