di GIOVANNI DI BENEDETTO – bari.repubblica.it
Una faida familiare che va avanti da anni. E che solo per un caso fortuito, lo scorso 30 giugno, non registrò vittime, anche innocenti. All’alba i carabinieri hanno arrestato sette persone e ritengono di aver fatto luce sulla sparatoria che avvenne a Terlizzi in cui rimasero ferite Giuseppe Baldassarre, di 59 anni, suo figlio Michele, di 37, e una donna che si trovava a passare per caso dal luogo in cui furono esplosi diversi colpi di arma da fuoco.
I carabinieri hanno accertato che in realtà le vittime facevano parte di un commando di quattro persone, un intero nucleo familiare composto anche dagli altri due figli dell’uomo, Gioacchino e Vincenzo, armati di kalashnikov e revolver 357 magnum. I quattro erano diretti per una rappresaglia verso il gruppo capeggiato dal rivale Roberto Dello Russo, che poco prima aveva minacciato Vincenzo Baldassarre davanti alla compagna e alla figlia di dieci anni.
Dopo un violento conflitto a fuoco, Dello Russo ha avuto la meglio sui rivali colpendo i due Baldassare nonostante avessero alzato le mani in segno di resa. E anche Dello Russo è finito in manette con le stesse accuse dei Baldassarre. I carabinieri ritengono anche di aver fatto luce anche su un altro episodio avvenuto il 15 aprile scorso, quando furono arrestati due cittadini albanesi armati di kalashnikov e pistola. Le indagini hanno chiarito che i due, assieme a un terzo complice albanese, attualmente latitante, avevano pianificato l’omicidio di Gioacchino Baldassarre, che avrebbe dovuto essere ucciso mentre andava a firmare presso la caserma dei carabinieri.