Regione Puglia, un altro scandalo: “Per Sannicandro conflitto di interessi nell’appalto dell’ospedale di Taranto”. E lui: “Infondato”

Un rendering del progetto dell’ospedale San Cataldo di Taranto 

Le indagini sul “San Cataldo” in cui oltre al direttore dell’Asset è coinvolto il capo di gabinetto di Emiliano, Claudio Stefanazzi. Per la Procura c’erano “rapporti con l’imprenditore Nicola Canonico” che è nel raggruppamento di imprese che sta realizzando la struttura – fonte: Chiara Spagnolo – bari.repubblica.it

Sarebbe stato l’uomo giusto al posto giusto per “avvantaggiare illecitamente una cordata di imprenditori” Elio Sannicandro, direttore dell’Asset (l’Agenzia regionale per lo sviluppo del territorio) e commissario per il dissesto idrogeologico, che i vertici della Regione hanno voluto nella commissione aggiudicatrice dell’appalto milionario per il nuovo ospedale di Taranto. È scritto nel capo d’imputazione formulato dalla Procura di Bari nell’avviso di conclusione indagini notificato a Sannicandro e al capo di gabinetto della Regione, Claudio Stefanazzi, il quale ha materialmente firmato l’atto che attestava l’idoneità del direttore dell’Asset a far parte della commissione. Dietro la sua mano e la sua firma, tuttavia, ci sarebbero “istigatori e concorrenti morali” (non ancora identificati) nel reato ipotizzato di falso ideologico.

È una nuova brutta storia di appalti e presunti illeciti quella che travolge la Regione a due mesi dall’arresto dell’ormai ex capo della Protezione civile Mario Lerario e a una settimana dalla notifica di un altro avviso di conclusione indagini a Sannicandro, nella sua veste di commissario per il dissesto idrogeologico. “In attesa di poter chiarire la mia estraneità anche a questa vicenda, preciso sin d’ora che le ipotesi di incompatibilità, e quindi di falso, su cui si fonda l’accusa sono del tutto infondate – ha dichiarato dopo che la notizia si è diffusa – Prima della mia nomina nella commissione di gara non mi sono mai occupato dell’ospedale di Taranto né ho mai intrattenuto rapporti di frequentazione personale o politica con imprenditori che hanno partecipato alla gara“.

 

Ma il procuratore aggiunto Alessio Coccioli e il pm Michele Ruggiero – dopo le indagini effettuate al Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza guidato dal colonnello Luca Cioffi – la pensano molto diversamente. E a Sannicandro contestano “il rapporto di conoscenza decennale e la comune militanza politica in favore di Michele Emiliano con l’imprenditore Nicola Canonico“.

Il costruttore – che è stato consigliere comunale e regionale di centrosinistra nonché socio di club calcistici, dal Foggia al Bisceglie – con la sua Cn Costruzioni fa parte del raggruppamento di imprese che sta costruendo il San Cataldo, capeggiato dalla Debar e nel quale compaiono anche Com di Modugno, Edilco, Mazzitelli e Icoser. La compagine aggiudicataria dei lavori ha tenuto a precisare in una nota la propria estraneità all’inchiesta, ribadendo che “la gara si è svolta regolarmente, come è stato accertato dal giudice amministrativo, senza alcuna violazione di legge”.

La contestazione della Procura, però, non riguarda la gara in sé ma gli atti precedenti ovvero l’inserimento di Sannicandro in commissione “pur in presenza di una situazione di conflitto di interesse”. All’Anac, all’Asl e a Invitalia non sarebbero state segnalate “circostanze significative che ne avrebbero precluso la nomina”, ovvero il rapporto con Canonico e il fatto che Sannicandro avrebbe fatto parte del gruppo che ha elaborato le Linee strategiche per lo sviluppo di Taranto. Da tali omissioni, secondo i pm, deriverebbe l’invalidità degli atti della gara da 161 milioni.

Da chiarire anche la posizione di Sannicandro, raggiunto da due avvisi di conclusione indagini nel giro di una settimana. L’Anticorruzione della Regione avvierà su di lui un’istruttoria, per verificare la legittimità della sua permanenza all’Asset e all’ufficio del commissario. In merito all’opportuntà politica di mantenerlo in quei ruoli apicali, invece, dovrà decidere in prima persona l’uomo che lì lo ha voluto: il governatore Emiliano.

Utilizzando il sito o eseguendo lo scroll della pagina accetti l'utilizzo dei cookie della piattaforma. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. Altervista Advertising (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Advertising è un servizio di advertising fornito da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258859 Altervista Platform (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Platform è una piattaforma fornita da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. che consente al Titolare di sviluppare, far funzionare ed ospitare questa Applicazione. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258716

Chiudi