Sotto accusa l’operato delle multinazionali. Nel mirino degli inquirenti anche i ‘declassamenti a catena’ seguiti a quello del debito sovrano
E’ in corso nella sede della Consob, la deposizione del presidente Giuseppe Vegas, persona infornata sui fatti nell’inchiesta della Procura di Trani sulle agenzie di rating e sul downgrading del debito sovrano italiano. Vegas è ascoltato dal pm Michele Ruggiero e da alcuni finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Bari. Nell’indagine sul comportamento di tre agenzie di rating (Moody’s, S&P e Fitch) le stesse agenzie internazionali sono indagate assieme ad otto loro analisti per i reati, contestati a vario titolo, di aggiotaggio, market abuse e insider trading.
Vegas in alcune recenti interviste, acquisite agli atti dell’indagine, ha parlato di ‘perdita di credibilità delle agenzie di rating’ e ha chiesto all’Esma (European sicurity market authority) di “indagare” sulle modalità con cui il 13 gennaio Standard&Poor’s ha declassato nove Paesi europei. Il presidente della Consob aveva messo nel mirino anche i conflitti di interesse. “Molte di queste società – aveva detto – sono possedute da signori che hanno dei fondi, come Buffet o Vanguard” e aveva ricordato che “l’Esma può comminare sanzioni che possono arrivare fino alla sospensione dell’agenzia”. Su queste affermazioni si potrebbe concentrare l’attenzione del pm Ruggiero che ascolterà Vegas e dirigenti del suo staff.
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“Dalle persone che stiamo ascoltando ci aspettiamo delle risposte convincenti”, ha detto ieri il procuratore Carlo Maria Capristo, dopo l’interrogatorio a Trani di Maria Pierdicchi, responsabile dell’agenzia di rating Standard & Poor’s in Italia. Il procuratore non ha escluso che l’indagine possa essere allargata agli ulteriori “declassamenti a catena” decisi dalle agenzie di rating seguiti a quelli sul downgrading del debito sovrano italiano, decisi fino ad oggi dalle multinazionali del rating. “La procura di Trani vuole fare chiarezza. Ci sono delle norme che noi riteniamo essere state violate. Abbiamo molto materiale a disposizione per un’analisi attenta sulla base dei comportamenti tenuti dalle agenzie di rating ma non ci piace fare delle previsioni. Noi – ha aggiunto Capristo – quotidianamente percorriamo questa strada investigativa alla fine della quale trarremo delle conclusioni”.