QUELLO CHE ABBIAMO SCRITTO IN QUESTI ANNI SULLA FESTA PATRONALE

Ogni anno ci tocca archiviare la festa patronale con qualche notizia di cronaca nera, sequestri, sparatorie, abusivismo dilagante, mazzette, ecc, ecc… Prima di scrivere sulla festa 2013 è meglio far conoscere alle varie tifoserie che su questa vicenda, come in tante altre vicende su cui puntiamo i riflettori, non c’entra la squadra del cuore del momento ma la storia di questa città nelle sue variegate sfaccettature che tutti devono conoscere e su cui devono riflettere.

Festa Patronale 2010

Nella notte del 6 settembre 2010 quattro auto furono distrutte nella centralissima via Dante. I danni furono ingenti e l’atto incendiario non coinvolse solo autovetture, ma le piante del vicino bar ed un elemento di grande novità; per la prima volta è andata in fiamme una parte importante delle luminarie della nostra festa Patronale.
Escludendo allora il fatto accidentale (la solita “auto-combustione”) rimaneva la mano dolosa e in quel caso l’inquirente avrebbe pensato subito ad un probabile fatto estorsivo o intimidatorio nei confronti del titolare del bar o di uno dei proprietari delle autovetture, ma mai avrebbe pensato alle luminarie.
E perché no? Le luminarie costano e, simbolicamente, insieme alla Festa della Madonna dei Martiri hanno un grande valore.

Abbiamo sempre sperato che gli inquirenti non escludessero a priori l’ipotesi che il bersaglio del fatto doloso fossero le luminarie e non le automobile che servivano solo a depistare le indagini. Non abbiamo mai saputo se gli inquirenti abbiano aperto un fascicolo d’indagine e se hanno mai interrogato ogni singolo componente del Comitato Feste Patronali per chiedere loro se fossero a conoscenza di richieste estorsive giunte direttamente o in direttamente al Comitato? Sappiamo solo con certezza che un proprietario di una delle autovetture incendiate abbia insistito a far passare l’incidente per auto-combustione da “corto circuito” ed è un componente del Comitato.
La letteratura mafiosa e camorrista sicuramente è piena di casi simili e la nostra città ormai non è esente da certa cultura.

Sequestri

In occasione della festa patronale avevano allestito numerose bancarelle per la vendita di oggetti più disparati, dai capi di abbigliamento alle custodie per i telefonini.

Ma questa merce era contraffatta o priva dei requisiti di sicurezza e, sorpresi dalla guardia di finanza, si sono dati alla fuga tra la folla.

I militari ai comandi del tenente Leonardo Rossi hanno sequestrato nei giorni della “fiera” oltre 1300 articoli tra borse, cinture, portafogli, scarpe, pantaloni, occhiali e prodotti per la telefonia (cover, caricabatterie, auricolari). I beni erano in possesso di cittadini extracomunitari.

Nella circostanza sono stati anche sequestrati 150 tra cd e dvd riprodotti illecitamente, detenuti da un cittadino italiano denunciato all’autorità giudiziaria.

Non è andata bene anche a uno degli acquirenti, per cui è scattata la sanzione amministrativa prevista dalla legge.

Festa Patronale 2011

Perchè l’Associazione Commercianti Ambulanti BAT denuncia e chiede l’intervento urgente circa le anomalie e le irregolarità nell’assegnazione e nella gestione dei posteggi nella Festa Patronale di Molfetta in corso in questi giorni? C’è veramente, come loro sostengono, l’assegnazione “arbitraria” dei posteggi senza il rispetto dei criteri e delle procedure previste dalle vigenti normative in materia?
Chiedono un urgente ed immediato intervento delle Autorità anche al fine di verificare che dietro le assegnazioni arbitrarie dei posteggi non vi siano versamenti di oboli o comunque passaggi di denaro a favore di Associazioni di qualsivoglia natura che, nella fattispecie sarebbero espressamente vietati per legge.
Nella fattispecie, secondo l’Associazione Commercianti Ambulanti BAT, non sarebbe attuata la vigente normativa regionale e comunale in materia e riferiscono che alcuni aspetti “gestionali”, di specifica competenza degli Uffici Comunali, vengano fatti propri dai rappresentanti del Comitato feste patronali e questo ha causato notevoli difficoltà nelle assegnazioni e nella disposizione delle postazioni di vendita.
Si chiede, inoltre, di verificare che coloro i quali occupano i posteggi siano i titolari delle autorizzazioni che hanno fatto chiesta di assegnazione e non già altri soggetti che non avrebbero titolo ad esercitare l’attività in sostituzione dei legittimi assegnatari. Anche in questa circostanza la verifica è finalizzata ad evitare che dietro questi “passaggi anomali” possa esserci scambio di denaro assolutamente vietato per legge e comunque per evitare abusi e violazioni delle vigenti disposizioni normative.
Noi riteniamo che la denuncia dell’Associazione di categoria sia fondata, perchè oltre al mercimonio della cessione illegale del suolo pubblico da parte di privati, c’è la mancanza di rispetto del Piano di Commercio che prevede per la FESTIVITA’ PATRONALE – MADONNA DEI MARTIRI e Fiere l’utilizzo del suolo pubblico solo nell’Area Mercato ItticoPiazzale antistante il Centro Storico (Arco Della Terra); Corso DantePiazza Garibaldi (due lati antistanti Seminario Vescovile) e Viale dei Crociati.
A questo aggiungiamo anche l’elevato numero di ambulanti e bancarelle presenti oltre le aree destinate dal piano che quest’anno ha visto 161 commercianti nella graduatoria siglata dal Dirigente Domenico Corrieri.

A tal proposito abbiamo documentato con questi due video solo una parte di bancarelle presenti a Corso Umberto fino all’altezza dell’ esercizio commerciale Expert-Gadaleta.
A questo punto ci chiediamo chi ha gestito l’assegnazione dei posteggi fuorilegge e chi ha incassato le  possibili “mazzette” ? (anche perchè per terra c’erano anche degli strani segni e numeri che probabilmente numeravano le postazioni abusive)
Sicuramente il sindacosenatorepresidente Azzollini era impegnato in altre “manovre”, ma qualcuno al suo posto ha realizzato ancora una volta il suo sogno, quello di Molfetta “zona franca”. Sarà pur vero che il senatore risulta decimo nella classifica dei senatori più efficienti e presenti in Parlamento (anche perchè essendo presidente della commissione Bilancio è costretto ad essere presente) ma noi molfettesi lo collochiamo al primo posto tra i sindaci più inefficienti e assenti nel governo delle proprie città.

 Festa patronale, via le bancarelle da corso Umberto

Foto: © MolfettaLive.it

www.molfettalive.it

Non erano passate inosservate le bancarelle lungo corso Umberto, principale strada cittadina, salotto del centro con i suoi oleandri e gli esercenti commerciali.

Una presenza, quella in occasione della festa patronale, non prevista dal piano del commercio e perciò sanzionata dagli agenti della Polizia municipale ai comandi del capitano Giuseppe Gadaleta.

Fino all’una di notte di giovedì, i vigili sono stati impegnati nel far chiudere gli improvvisati punti vendita. E misure di controllo straordinarie sono state disposte nei prossimi giorni, in quella che è una “fiera” che complice il fine settimana, si protrarrà fino all’11 settembre. Giorni che vedono gli agenti, in cronica carenza di organico, dividersi fino a tarda notte nei numerosi impegni che abbracciano l’intera città, dalla gestione del notevole afflusso di vetture all’ordine pubblico, al controllo delle postazioni.

La presenza di venditori lungo il “Corso” non era sfuggita neanche al Liberatorio politico, che ha pubblicato su YouTube due filmati in cui si denunciava l’occupazione del suolo pubblico.

Quella dei posteggi, però, sembra una polemica che difficilmente terminerà con la festa patronale. Il movimento civico infatti rilancia la denuncia di mercoledì dell’Associazione commercianti ambulanti Bat per alcuni presunti episodi irregolari. «Stiamo registrando numerose e preoccupanti anomalie nella “gestione” dei posteggi agli operatori su aree pubbliche» riportava la nota dei commercianti della sesta provincia. Che hanno posto alcuni interrogativi su eventuali tariffe, controlli e identità dei titolari dei posteggi autorizzati.

«Noi riteniamo che la denuncia dell’associazione di categoria sia fondata» dichiara Matteo d’Ingeo del Liberatorio. «A questo aggiungiamo – denuncia il movimento civico – anche l’elevato numero di ambulanti e bancarelle presenti oltre le aree destinate dal piano che quest’anno ha visto 161 commercianti nella graduatoria siglata dal dirigente Domenico Corrieri».

E oggi giunge un’altra richiesta formale dei commercianti ambulanti della Bat. Quella di un «urgente incontro per ottenere i chiarimenti necessari su quanto accaduto e per programmare, come per legge, l’organizzazione della Festa, relativamente alle postazioni di vendita, in modo che non si ripeta più quanto accaduto quest’anno».

L’associazione di categoria non risparmia critiche sul presunto mancato rispetto della normativa vigente, parla di «una fortissima perdita economica e di immagine» dei venditori.  Determinanti sembrerebbero essere le relazioni richieste alle autorità competenti seguite alla denuncia, che nella sede di Andria si attendono con ansia

Comitati Feste Patronali o “comitati d’affari”?

Festa Patronale 2012

Giochi, insicurezza pubblica e abusivismo

Molfetta “città turistica e accogliente”

I posteggi numerati e quelli “criptati”. Ancora mazzette alla “Festa patronale”?

Residui di abuso fieristico

Quest’anno anche nelle omelie della novena, riflessioni dure sullo stato decadente della città


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