PrimaVera Alternativa: “Riappropriamoci del nostro Futuro”

fonte: http://www.incittagiovinazzo.it

“Per cui non vi preoccupate! Sarà così, sarà per forza così! Vi riapproprierete del vostro futuro, per quello che sarà un nuovo Umanesimo”

Iniziamo dalla fine, dalle parole cariche di commozione con cui il dott. Enzo Castrignano, rivolgendosi ai tanti giovani presenti in una gremita sala San Felice, ha chiuso i lavori del Primo Congresso cittadino di PrimaVera Alternativa, restituendo alla comunità tutto il carisma e la bellezza della sua persona; lo ha fatto cogliendo lo spirito e il senso di una gran bella serata in cui si è potuto parlare, finalmente a Giovinazzo, di Politica e di Futuro, in maniera serena, diretta e, soprattutto, lontano da urla, insulti e sghignazzi di ormai triste consolidata attualità.

Un appuntamento dagli esiti “sorprendentemente incoraggianti”: sorprendente per banali ragioni di ordine numerico, in tempi in cui il solo utilizzo abbinato delle parole “congresso e politica” configura l’alta probabilità di un flop; incoraggiante, anche e soprattutto, per lo spessore degli interventi, che hanno delineato in maniera molto concreta uno scenario futuro dinamico e in fermento sia per la politica cittadina ma anche, con un po’ di sana e spavalda lungimiranza, al di fuori dei suoi confini.


Una precisa scelta congressuale, quella della rinuncia ad ogni forma di autocelebrazione in favore di un confronto critico ed autocritico, sottolineata da subito: “stasera ci chiediamo se una buona politica è ancora possibile, siamo qui per raccontarci e per confrontarci”, le parole introduttive del moderatore Michele Aniello, “l’unica base per far crescere questo movimento è la discussione, l’apertura e il lavoro con tutte le forze politiche presenti sul territorio”, ha proseguito, rimarcando la scelta di invitare al congresso tutte le forze politiche cittadine , sottraendo di fatto ogni alibi a chi non lo ha accolto.

È poi un visibilmente emozionato Presidente Girolamo Capurso a ricordare la genesi e le radici del Movimento, a ribadire con la solita cura e passione la linea politica di PVA, contro l’ossimoro della “opposizione costruttiva”, comodo a chi vorrebbe banalizzare la politica, quando “è il termine stesso opposizione a dirci che essa si esercita attraverso ogni forma di controllo e contrasto verso chi esercita il potere”; molto significativo il passaggio in cui il Presidente ha auspicato che dalla recente collaborazione consigliare fra le opposizioni possa nascere un futuro percorso politico condiviso.

Matteo D’Ingeo

Lino Renna, della Fondazione Guglielmo Minervini, ha invece aperto la fase degli interventi delle Associazioni: “le risorse politiche come leva per attivare le risorse sociali; risorse, non ricchezza, che generano altre risorse; che liberano le persone dalla passività, le sfidano a mettersi in gioco e a diventare protagoniste” afferma in un videomessaggio, stigmatizzando il recente intervento di un consigliere di maggioranza secondo cui “solo la ricchezza produce ricchezza” (sic erat scriptum!); sulla stessa linea Matteo D’Ingeo del “Liberatorio Politico” e Jole Laviola de “La Giusta Causa”, entrambi concordi sulla necessità impellente di fare rete, ovvero di mettere insieme tutte le “esperienze locali” di successo, per farne, sulla base del loro forte radicamento nel territorio e nella società, un progetto politico a livello regionale.

Jole Laviola

In questo contesto, molto significativo è stato l’intervento dei vari rappresentanti dei partiti politici presenti. Ad iniziare da Lia Caldarola, consigliere di Sinistra ruvese, che ha raccontato la propria esperienza di una sinistra che vince solo quando si unisce attorno ad un progetto politico ampio, in grado di superare personalismi e fibrillazioni: “bisogna uscire dalla logica del civismo ed entrare in quella della politica, altrimenti finiremo per essere i belli e puri ma che perdono, mentre la politica vince, e se perde vuol dire che ha sbagliato, perché le buone idee non si affermano solo perché buone, si affermano se diventano patrimonio condiviso”.

Lia Caldarola

Le fa eco Antonello Natalicchio, calando la tematica nel contesto cittadino. Un intervento fatto con la consueta pungente onestà intellettuale, che non ha lesinato critiche e autocritiche, ma che ha aperto un fronte importante, proprio sulla base dell’esperienza politica di Minervini, ovvero la necessità di ritornare alla politica delle alleanze: “ci sono tutti i presupposti perché il percorso iniziato con la collaborazione in Consiglio sfoci in un accordo politico”… “non facciamo di nuovo l’errore di non farlo” perché “abbiamo pagato tutti l’errore”, riferendosi al mancato accordo elettorale e alla conseguente sconfitta. Un percorso comune fortemente auspicato, ma sulla base di due linee guida: il recupero della difesa degli interessi, che non esprimono solo lati oscuri, ma anzi rappresentano un legittimo ambito a cui deve guardare la politica e, quasi conseguentemente, il perseguimento del valore della legalità ma senza confonderlo con l’esercizio della giustizia.

Antonello Natalicchio

Nico Bavaro e Tommi Bonvino per “Sinistra Italiana”, chiedono di proseguire il percorso cittadino avviato superando la dimensione istituzionale, attraverso un progetto politico che investa sulla formazione politica dei cittadini, per renderli più consapevoli; e di Gianni Porta, di “Potere al Popolo”, secondo cui la sinistra deve riavvicinarsi a pezzi di società che si sono allontanati, semplicemente perché altri sono in grado di comunicare meglio quei messaggi di protezione, di rassicurazione e di sicurezza di cui hanno bisogno.

Tommi Bonvino

La chiosa degli interventi politici è affidata al consigliere di PVA, Daniele de Gennaro, che, avviando la fase del dibattito conclusivo, ha rimarcato la necessità di compiere ogni sforzo per far comprendere ai cittadini che non basta consegnare deleghe in bianco ai politici in occasione delle tornate elettorali, ma occorre esercitare un‘attività di controllo, studiando gli atti amministrativi e partecipando alla vita politica e sociale della città.

Gianni Porta

Insomma un congresso ricco di spunti, di idee, di passione ma soprattutto una occasione per ribadire, ancora una volta, la centralità di questa giovane formazione politica nel dibattito politico cittadino, per rimarcare la sua capacità innata di creare interesse e partecipazione, attraverso il costante, quotidiano e faticoso impegno dei suoi attivisti, in difesa di uno strumento tanto prezioso quale è la Democrazia.

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