Il Presidio di Libera – Molfetta esprime incondizionata solidarietà al comandante della Polizia Urbana di Molfetta dott. Giuseppe Gadaleta, per l’increscioso episodio di minaccia perpetrato a suo danno da parte di un venditore ambulante di ortofrutta.
Nel contempo, visto il pericoloso degrado che tale situazione potrebbe ingenerare, il Presidio chiede con forza al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di Molfetta di far rispettare la normativa vigente senza deroga alcuna, e di programmare un’azione mirata al controllo del territorio e dello stato attuale dell’ambulantato con le forze dell’ordine preposte. E’ necessario, infatti, che si utilizzi un linguaggio univoco e chiaro sia per i cittadini ormai insofferenti all’attuale stato delle cose sia verso coloro che sono stati toccati dall’operazione “Piazza Pulita” e conseguentemente dall’ordinanza di dubbia efficacia dei giorni successivi.
Nasce così spontaneo l’invito all’Amministrazione Comunale da parte del Presidio di Libera – Molfetta ad istituire urgentemente un dialogo continuo e proficuo con le parti sociali e la cittadinanza attiva promuovendo un incontro-confronto pubblico sul Piano del Commercio, affinchè vi sia la massima condivisione e concertazione sui punti fondamentali del Piano di futura approvazione nel prossimo Settembre.
Ma perché non si rende noto il nome del fruttivendolo? E non mi si venga a parlare di tutela della privacy! Io credo che i cittadini abbiano il diritto di sapere chi adotta comportamenti così deprecabili.
Segnalo che sulle strisce pedonali di via Don Minzoni (in prossimità dell'incrocio con via Carabellese) un ennesimo ambulante sta vendendo in questi giorni cocomeri. Come non bastasse il suo autocarro in questo momento è parcheggiato sul lato corto dello spartitraffico (tra via Carabellese e via Amato) nonostante sia disponibile abbondante parcheggio nelle immediate vicinanze.