Nozze in calesse. “Festa non autorizzata”, s’indaga

Un matrimonio con una carrozza trainata dai cavalli, trombettieri, palloncini e gli immancabili fuochi d’artificio. Sono state le nozze – annunciate da oltre un mese a Molfetta – di Michele Parisi, alias «Francesin», coinvolto nella vasta operazione anticrimine denominata Primavera risalente al 1994 e in passato sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, e di Mariella Spaccavento, che ieri mattina hanno scelto un modo sfarzoso per celebrare il giorno più importante della propria vita.

La sposa è giunta davanti alla Cattedrale su una carrozza, trainata da due cavalli bianchi, mentre lui su un calesse. Per il corteo, però, non era stata richiesta alcuna autorizzazione e questo ha destato più di un problema alla viabilità. È quanto avvenuto in corso Dante, ma anche nelle vie limitrofe per le nozze più discusse dell’anno.

I disagi sono iniziati sin dalla mattinata. Un calesse trainato da un cavallo bianco (quello dello sposo, nda) ha bloccato la circolazione in via Pansini e solo l’intervento del cocchiere, sceso per far spostare l’animale sul ciglio della strada, ha consentito che il traffico riprendesse, tra file di auto, clacson impazziti e automobilisti esasperati. Ma il matrimonio non era ancora iniziato. In corso Dante un’imponente carrozza bianca, trainata da due candidi cavalli, è stata ferma per alcuni minuti davanti al Purgatorio, prima di trainare la sposa sino ai piedi della Cattedrale, causando non pochi disagi alla circolazione. Una scena d’altri tempi, fra cortei, carrozze e cavalli, che però ha destato più di un problema alla viabilità cittadina – il traffico è rimasto letteralmente paralizzato – nonostante l’arrivo della polizia locale. Ad attendere l’uscita degli sposi, infine, una fanfara di trombettisti in livrea e palloncini rossi. E non sono mancati nemmeno i fuochi pirotecnici esplosi sulla muraglia della città vecchia, mentre gli agenti hanno avviato gli accertamenti per ricostruire quanto accaduto, ovvero la sfilata prima e dopo la funzione religiosa. Un fatto grave, irregolare e completamente abusivo, a leggere una breve nota diramata da Palazzo di Città: «La polizia locale, in merito ai festeggiamenti del matrimonio che si è tenuto questa mattina (ieri, nda) in centro fa sapere che non ha rilasciato alcuna autorizzazione». Inoltre lo stesso Comando molfettese «dopo le acquisizioni delle immagini del circuito di videosorveglianza e le testimonianze – è scritto nel testo -, procederà a contestare le violazioni rilevate». E ancora: «Le indagini saranno svolte in collaborazione con i carabinieri», termina la nota.

Gli agenti del tenente colonnello Cosimo Aloia, in stretta collaborazione con il personale della Compagnia di Molfetta, stanno svolgendo alcuni accertamenti per una serie di violazioni amministrative e al codice della strada. Un evento atteso, da parte dei due novelli sposi, al punto tale da annunciarlo ad aprile scorso con uno striscione affisso all’ingresso del mercato ittico di piazza Minuto Pesce e, recentemente, addirittura con un cartellone pubblicitario. A lanciare l’allarme, in tempi non sospetti, era stato solo Matteo d’Ingeo del Liberatorio Politico: «L’arroganza delle famiglie ha prevalso sulla legalità – furono le sue parole dopo le prime avvisaglie -. E l’obiettivo dei promessi sposi ha raggiunto lo scopo, segnare e occupare il territorio in ogni modo, se eclatante meglio ancora.

fonte: Nicola Miccione – www.quotidianodipuglia.it

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