[email protected] (video di Silvia Dipinto)
Sulle mattonelle traballanti il ‘pericolo’ è segnalato con fogli di carta attaccati col nastro adesivo. Nei laboratori al primo piano la controsoffittatura è minata dalle infiltrazioni, che fanno cadere l’acqua sul quadro elettrico. Per spiare all’interno delle aule basta accostarsi alle porte di compensato, bucate dal tempo e dall’usura. Siamo nell’istituto alberghiero Ipssar di Molfetta, in provincia di Bari, dove gli infissi non si chiudono e le tapparelle sono ristrutturate con la raccolta fondi della scuola, per riparare gli alunni dal vento e dalla pioggia. La struttura accoglie più di 900 studenti del biennio (quelli del triennio sono in un altro edificio storico), trasferiti dal 2000 in un vecchio maglificio sul mare. “Una struttura inadeguata – denuncia il preside Antonello Natalicchio – con problemi anche all’impianto antincendio”. La situazione è stata più volte denunciata alla Città metropolitana di Bari, che ha la delega per l’edilizia scolastica. Il ‘caso Molfetta’ è soltanto l’emblema delle tante difficoltà delle scuole pugliesi in tema di edilizia scolastica: inviateci le vostre segnalazioni a