Le 24 ore appena trascorse ci dicono ancora più chiaramente che questa città è in balia di se stessa. Sono saltate le regole, se mai ce ne fossero state, e si ha il timore che a breve possa accadere qualcosa di grave e irreparabile. La città è senza governo autorevole e non c’è più chi detta le regole della convivenza civile. Il sindaco è solo un fantoccio lasciato al suo posto per dare tempo, e modo, agli affaristi della politica di riorganizzare le milizie del voto di scambio e tornare in campo. Nel frattempo ogni cittadino fa quello che crede.
Ieri, in tarda serata, in via S.Giuseppe Moscati c’è stata una festa di addio al celibato, rigorosamente con assembramenti e senza mascherine, con piccola banda, cantante, lancio di lanterne cinesi, balli e fuochi d’artificio. Dai video della “festa” che ci sono pervenuti, e che abbiamo archiviato in caso di bisogno, abbiamo estrapolato un fotogramma in cui si vede chiaramente il passaggio di una volante della Guardia di Finanza. Credevamo che la festa finisse lì, invece dopo un momentaneo rallentamento è ripartita. Speriamo che siano tornati più tardi per identificare gli organizzatori, i musicisti e i “fuochisti”.
Dopo i fuochi d’artificio di questa festa lo spettacolo si è spostato nel quartiere della Madonna dei Martiri, tra il Molo Pennello e la Secca dei Pali. A mezzanotte sono partiti i fuochi, lunghi e fragorosi, e avvistati da tutti i quartieri. Di questi non si conosce al momento la motivazione, e nemmeno si conosce il perché siano stati esplosi altri fuochi verso le 03:20 circa, avvistati da qualche veranda alta nel cuore della notte in via San Domenico.
Insomma una notte scoppiettante e al risveglio il silenzio assordante delle istituzioni, dell’informazione, delle forze dell’ordine e dei rappresentanti delle forze politiche. E già, perché preoccuparsi, Molfetta è una città tranquilla e tra un po’ comincerà la campagna elettorale, quindi è meglio tenersi buoni anche i cattivi perché potrebbero premiarti con il loro voto… e in cambio di cosa?
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