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Sala cinema e teatro da 198 posti, webradio, biblioteca, spazio espositivo, camerini per gli artisti e spogliatoi per i ragazzi, bar e roof garden. Nella Cittadella degli artisti di Molfetta dovrebbero esserci gli studenti e il circolo di lettura. E invece ci sono soltanto polvere e silenzio. L’antico capannone è chiuso col lucchetto da luglio 2015: da quando il Comune ha revocato la concessione della struttura all’Ati che la gestiva, per “gravi inadempimenti del contratto e continue irregolarità”. Eppure per ristrutturare il gigante da 1.600 metri quadrati ci sono voluti dieci anni e quasi 4 milioni di euro. Rischia di essere una scommessa persa (almeno per ora), quella del Laboratorio urbano di Molfetta. E dal Gargano al Salento ci sono una quarantina di casi analoghi (di Silvia Dipinto).
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