Molfetta, «Il peschereccio colato a picco incrociò una bomba»

di ANTONELLO NORSCIA – www.lagazzettadelmezzogiorno.it

Un’ora a colloquio col procuratore della Repubblica di Trani Carlo Maria Capristo e col sostituto Giuseppe Maralfa per spiegare perché l’affondamento del motopeschereccio «Francesco Padre» non sia stato causato da un’esplosione interna, ma da un ordigno presente in mare. Dinanzi agli inquirenti l’ingegnere navale Giuseppe Giusto Mastropierro ha ribadito la tesi sostenuta in tempi non sospetti ai lavori della commissione d’inchiesta della direzione marittima di Bari che pure cercò di far luce su quanto accadde la tragica notte del 4 novembre 1994 a 20 miglia dalle coste del Montenegro. 

Le sue conclusioni non furono condivise dalla commissione ma Mastropierro fece in modo che comunque fossero messe verbale. Oggi Mastropierro è perito della famiglia del comandante dell’imbarcazione Giuseppe Pansini e, tramite il legale della famiglia, ha chiesto di conferire coi pubblici ministeri. Per illustrare concretamente le sue conclusioni ha portato con sé il modellino di una nave; inoltre nell’ufficio di Capristo sono state proiettate alcune foto. 

La sua ricostruzione finisce ufficialmente nel fascicolo d’indagine riaperto a febbraio ma, almeno per ora, non induce i pm ad escludere le altre ipotesi sulle cause dell’esplosione che provocò la morte dell’intero equipaggio molfettese, composto anche da Saverio Gadaleta, Francesco Zaza, Mario De Nicolo e Luigi De Giglio. 

Mastropierro esclude dunque che l’affondamento sia stato causato dallo scoppio di materiale esplosivo che il Francesco Padre avrebbe trasportato illecitamente. 

Così come esclude che il peschereccio sia stato affondato da un’azione cruenta della malavita slava che potrebbe aver punito il mancato pagamento di una tangente sul pescato: fatto che non sarebbe stato episodico all’epoca considerati gli avvertimenti di cui in quel periodo sarebbero stati vittima altre imbarcazioni pugliesi, secondo quanto emerge da un fascicolo della DDA di Bari. Ed allora per Mastropierro il Francesco Padre si sarebbe imbattuto in una bomba ricoperta da materiale plastico scoppiata al transito lungo la rotta. 

Utilizzando il sito o eseguendo lo scroll della pagina accetti l'utilizzo dei cookie della piattaforma. Maggiori Informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo. Altervista Advertising (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Advertising è un servizio di advertising fornito da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258859 Altervista Platform (Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.) Altervista Platform è una piattaforma fornita da Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. che consente al Titolare di sviluppare, far funzionare ed ospitare questa Applicazione. Dati Personali raccolti: Cookie e varie tipologie di Dati secondo quanto specificato dalla privacy policy del servizio. Luogo del trattamento: Italia – Privacy Policy: https://www.iubenda.com/privacy-policy/8258716

Chiudi