Scritto da Redazione (www.ilfatto.net/…)
Continuano le "notti di fuoco" a Molfetta. Ancora un'autovettura parcheggiata in strada avvolta e distrutta dalle fiamme. Ancora una volta provvidenziale l'intervento dei Vigili del Fuoco: insomma, un film che si ripete per l'ennseima volta.
Scenario dell'ultimo incendio, divampato attorono all'una della notte scorsa, via Canonico de Beatis, al Rione Paradiso. Il copione identico a quello di altre decine di incendi "scoppiati" in città negli ultimi anni: prima la puzza di bruciato, poi le fiamme. Quindi i cittadini impegnati a chiedere l'intervento dei soccorsi e la disperazione di chi, in pochi minuti, ha visto andare in fumo la propria auto, in questo caso una Ford Fiesta.
Ormai alla causa "accidentale" delle fiamme risulta davvero difficile credere: può capitare una volta che un cortocircuito origini le fiamme, ma non più volte alla settimana e sempre di notte, come invece sta succedendo a Molfetta. Difficile collegare gli incendi alle attività della malavita: le fiamme sono scoppiate in luoghi differenti della città e i proprietari delle auto non hanno, almeno apparentemente, legami tra loro.
Probabile che invece ad agire sia uno sconsiderato o una banda di vandali che si dilettano in questo "sport" tutt'altro che divertente. Sino a questo momento la risposta delle Forze dell'Ordine per arginare il fenomeno è stata pressocché nulla. Il rischio concreto è che, se non si riuscirà a identificare gli autori degli incendi, le fiamme continueranno ad essere protagoniste delle notti molfettesi.