di Alfonso Balducci
Normalmente una struttura come quella ormai in fase di ultimazione in contrada Ciardone a Molfetta avrebbe avuto un gran risalto mesi o anni prima della sua ideazione almeno tra il mondo politico. Curiosamente la Powerflor srl dei Ciccolella ha compiuto quasi tutto il suo iter senza stimolare minimamente neanche la curiosità dei cosiddetti organi d’informazione "storici" della città. Alcuni fatti recenti hanno poi chiarito che non di disattenzione si deve parlare ma di vera e propria censura. Della costruenda centrale elettrica non se ne doveva parlare né nel bene né, tanto meno, nel male. Punto e basta! Non sono state sufficienti conferenze stampa, esposti alla magistratura e gli appelli dei comitati cittadini che a Molfetta come in tutta la Puglia si stanno battendo per impedire un dissennato proliferare di queste pericolose strutture per ricordare a certi sedicenti "giornalisti" quale fosse la loro peculiare funzione.
La situazione la potremmo definire un vero e proprio "deserto informativo". Senonché, come in tutti i deserti, non mancano rare ma vitali oasi, che ci permettono di continuare a sperare che non tutto è destinato a essere "insabbiato".
Grazie a due giovani, Lorenzo Pisani e Pasquale Caputi, che vogliono fare informazione seria in città senza rispondere a padroni e senza censure da parte della loro Redazione, la notizia si è “liberata” sotto forma d’inchiesta. Vi rimandiamo al loro articolo pubblicato on line su Molfettalive.it. Li vi troverete non solo notizie ma anche, e soprattutto, tante domande, le stesse che il "giornalismo" alla de Sanctis non osa mai chiedere.
Vorrei ben capire chi sono i politici e gli organi statali e regionali istituzionali che hanno permesso e permettono questo insediamento! E vorrei capire chi gestirà poi questa centrale!
Lo gestirà una società privata. Perchè pubblico è bello e privato è sempre sbagliato. Mi spiegate l’assioma?
Leo Coppi
Chi sta sostenendo che il “pubblico” è bello e il “privato” è sempre sbagliato?
La valutazione di impatto ambientale dev’è stata depositata? Chi l’ha redatta? Se non fanno gli organi d’informazione locale, facciamo allora noi un vero giornalismo d’inchiesta. D’Ingeo si sforza in tutti i modi di fare il travaglio della politica molfettese, ma è isolato in tutta l’ignoranza e la volontà di tenere tutto al buoio Molfetta!
Facci sapere come si evolvono le cose Matteo!
Dal Corriere della Sera di oggi si apprende che il 25% dell’inquinamento mondiale è prodotto dalle centrali elettriche a gas e carbone.
L’Italia è ancora molto indietro rispatto ad altri paesi quali Germania e Francia,nel raggiungimento dell’obiettivo sottoscritto in sede Comunitaria, ovvere la produzione di energia da fonti rinnivabili paria ad 1/5 del totale. Bisogna investire in queste fonti alternative in maniere di gran lunga superiore a quanto si stia già facendo, e bisogna farlo subito!!! In gioco c’è il futuro del nostro pianeta, e dei suoi aventi causa,cioè noi!