La stele torna al suo posto. Cronaca di un “sequestro”

“Prima di gridare allo scandalo è bene informarsi?” Ci siamo informati e “gridiamo allo scandalo”.
Così cominciava il nostro post del 16 dicembre, dopo aver denunciato la scomparsa della stele il 6 dicembre .
Così come avevamo previsto la stele è tornata al suo posto integra, senza segni di danneggiamento da vandali o intemperie, subito dopo la conclusione dei “solenni festeggiamenti” dell’Immacolata Concezione. Non sappiamo da chi è stata tenuta sotto “sequestro” la stele in questi 18 giorni, ma sappiamo benissimo chi ha taciuto sulla sua scomparsa, tutti…!
Riproponiamo la cronaca della sua scomparsa.
Alle 16.27 di martedì 4 dicembre un attivista del Presidio di LIBERA Molfetta avendo notato la scomparsa della stele dedicata a Gianni Carnicella lancia l’allarme e telefona a  un responsabile dell’Azione Cattolica di Molfetta.
L’interpellato non ne sa nulla, tranne che ricordare di aver visto, qualche giorno prima, armeggiare dei ragazzi con una scala nelle vicinanze della stele, ma si impegnava a raccogliere notizie direttamente dai responsabili della parrocchia San Berardino .
Presso il comune di Molfetta, interpellati alcuni impiegati, non ne sapevano nulla e nessuno ricordava di aver visto nulla. Però qualche cittadino che si era recato al comune già nel pomeriggio di giovedì 29 novembre alle 17.25 circa, non aveva notato nulla di particolare e la stele era al suo posto.  Del resto era stata fissata e incastrata bene.
Nelle 24 ore successive s’infittisce il giallo, si incrociano su posta elettronica lettere che continuano ad interrogarsi sulla scomparsa della stele, nessuno ne sa nulla, ma si cerca di tenere buono chi vuole presentare  una denuncia pubblica e si chiede di attendere ancora (si capirà poi il perchè).

 


Alle ore 00.04 del 6 dicembre dopo circa 36 ore dalla scomparsa della stele, sul Blog del Liberatorio è pubblicata la notizia. Nella mattinata del 6 dicembre comincia a trapelare la verità.
Qualcuno scrive su posta elettronica che “la stele è stata rimossa dalla Confraternita dell’Immacolata in funzione del montaggio delle luminarie sulla facciata del sagrato della chiesa di san Berardino“, ma queste affermazioni sembrano essere smentite da un certo MICHELANGELO che il  scrive sul blog del Liberatorio:
la stele è custodita nei locali della Parrocchia, causa maltempo/atto vandalico la settimana scorsa era pressochè divelta. Ora è custodita in Parrocchia nessun allarmismo!!!“. E lo stesso interlocutore lascia altri messaggi successivi :

il parroco ha provveduto ad avvisare uno dei responsabili diocesani dell’ AC qualche giorno fa, io sono un semplice parrocchiano peraltro aderente all’ AC e tra coloro che misero questa stele.

Il Liberatorio risponde il  scrivendo:

Molte cose non quadrano, anche perchè a noi risulta, per certo, che quella stele è stata apposta la mattina di sabato 30 giugno da tre signori di LIBERA e non c’era nessuno dei tre che si chiamava MICHELANGELO. E poi ci piacerebbe conoscere la quantificazione temporale del “qualche giorno fa”… quindi??

MICHELANGELO risponde il  e scrive:

…”con questo tono arrogante non si va da nessuna parte caro liberatorio! se non mi ricordo male mercoledì scorso vedemmo che il filo di ferro stava cedendo e il giovedì o il venerdì era a penzoloni; allora decidemmo di toglierla perchè eravamo sprovvisti dell’occhiello per mantenerlo. Ora mi prenderò io stesso l’impegno di ricollocarla entro domani. Prima di gridare allo scandalo è bene informarsi!!”…

Il Liberatorio il  risponde:

“Credo che non ci sia alcun tono arrogante, e non siamo noi a doverci informare. Noi prendiamo atto della realtà, ci hanno segnalato l’accaduto, e ne abbiamo informato la città. Abbiamo per caso diffuso notizie non vere? Non ci sembra, abbiamo detto che è scomparsa la stele e non avevamo altre notizie, ora lei ci fornisce notizie, la città la ringrazia sperando che domani mattina la stele torni al suo posto.”

Da quel momento in poi non si hanno più notizie della stele e del sig. MICHELANGELO, nonostante quest’ultimo avesse promesso di rimetterla al suo posto il giorno seguente, e cioè il 7 dicembre.

Nei giorni seguenti si sviluppano versioni fantasiose sulla scomparsa della stele e qualcuno scomoda anche la Soprintendenza che non avrebbe gradito quella presenza “straniante” in un contesto architettonico e artistico così particolare, ma di questo non è stato investito ufficialmente nessuno. Certo è che le promesse del sig. Michelangelo, ad oggi, non sono state mantenute; lui aveva promesso che la stele sarebbe ritornata al suo posto il 7 dicembre e invece in una riunione tenutasi lunedì 10 dicembre, in parrocchia, tra rappresentanti dell’Azione Cattolica, Libera e lo stesso Parroco, era stato promesso che la stele sarebbe tornata sul sagrato non prima del 17 dicembre; ma a nessuno è stata mai mostrata la stessa; danneggiata da vandali o da cattive condizioni climatiche? E poi, perché mai non rimetterla a posto subito? Che verità  si nascondeva?

Nella mattinata di martedì 11 dicembre l’arcano è stato svelato. Abbiamo appreso dalla stampa che:

“Il Parroco Rubini Don Pasquale e il Consiglio di Amministrazione della Confraternita della Concezione ( Piergiovanni Antonio, La Grasta Sergio, Capurso Michelangelo, Camporeale Giovanni e Piergiovanni Mauro) comunicano alla città di Molfetta che la processione dell’Immacolata Concezione è stata posticipata a domenica 16 dicembre per cause metereologiche avverse che ne hanno impedito lo svolgimento in data 8 dicembre; di seguito il programma della giornata:

ore 7.30: recita del Santo Rosario e delle litanie
ore 8.00: SS. Messa solenne
ore 9.00 inizio processione secondo il seguente itinerario: via Carnicella, via Tenente Fiorino, via Alessandro Volta, via Felice Cavallotti, Via Respa, piazza Vittorio Emanuele, via Sergio Pansini, via Annunziata, via Vittorio Emanuele, piazza Paradiso, via Roma, piazza Cappuccini, Corso Margherita di Savoia, via Vittorio Emanuele, piazza Garibaldi, via Carnicella.
Invitiamo i fedeli ad accogliere la Vergine Immacolata con i balconi addobbati a festa, per poter rendere onore a Colei che è nostra Madre. 

sito della Confraternita 

Ecco perchè il sig. Michelangelo non poteva più rimettere la stele al suo posto, la festa non era finita, anzi, non era mai cominciata…

 

 

La stele dedicata al Sindaco Carnicella, fu apposta dal Presidio di Libera Molfetta il 30 giugno di quest’anno, nel ventennale della sua scomparsa, sul sagrato della Chiesa di San Berardino dove il sindaco fu barbaramente assassinato. Da allora ci sono state molte  avversità meterelogiche ma nessuno ha mai notato segni di cedimento strutturale; ma anche se fosse accaduto sarebbe stato doveroso, e civile, da parte di chi avesse avvertito questa “instabilità strutturale” della stele, avvertire i diretti interessati del Presidio di Libera che avrebbero immediatamente provveduto al suo ripristino. Invece no, carissimi concittadini; forse la stele è stata rimossa perchè a qualcuno, tra parrocchiani, confratelli e benpensanti, dava fastidio che fosse in bella vista durante tutto il periodo delle celebrazioni solenni dell’Immacolata Concezione? Chissà!! Forse non tanto la stele, come simbolo materiale, collegato ad un fatto di popolo quale l’omicidio di un sindaco, ma ancor più quelle parole di monito, che insieme a tutta la sua omelia, erano state pronunciate da don Tonino Bello a tutta la comunità laica e cattolica? Gianni Carnicella è stato ammazzato perchè si stava opponendo alle “arroganze consolidate” nel palazzo di città e fuori di esso, e che spesso oggi ancora tengono in scacco la nostra comunità.

Ebbene, cari amici confratelli, amici dell’Azione Cattolica, signor parroco e amici del Presidio di Libera, il gesto di chi ha voluto rimuovere la stele rappresenta sì un atto di arroganza e mancato rispetto. Forse l’hanno ritenuta non consona esteticamente alla scenografia e coreografia della solenne celebrazione dell’Immacolata Concezione? Altri potrebbero non ritenere consoni, ai festeggiamenti della Vergine Immacolata, le luminarie, i fuochi d’artificio, i balconi addobbati a festa e i contributi ricevuti dal Sindaco Azzollini.

Ognuno ha i propri punti di vista ed ognuno deve rispettare i punti di vista altrui, altrimenti prevale il libero arbitrio, l’arroganza di desacralizzare la simbologia del “diversamente credente”. La stele non apparteneva ad una confraternita, o gruppo parrocchiale, era invece un bene comune di tutta la città che simbolicamente vuole ricordare il sacrificio di un uomo, e la rimozione di quel simbolo ha avuto un solo significato, aver ammazzato per la seconda volta quell’uomo. Qualcuno, si spera, chieda scusa alla città e alla sua Memoria.

Nota a margine

LA GIUNTA COMUNALE, recepita la “PROGRAMMAZIONE CULTURALE ” della Confraternita:

Assegna la somma di Euro 8.000,00 alla Confraternita Immacolata Concezione della B.V. Maria con sede presso la Parrocchia San Berardino , quale partecipazione finanziaria destinata ai lavori preventivati e già in atto, programmati dal sodalizio, in vista della ricorrenza dei 400 anni dalla fondazione della Associazione.

E qual è il programma culturale? La stampa delle nuove medaglie della Confraternita,  riportare a nuovo le Sdanghe e le Mazze per i Mazzieri, stampare e pubblicare un’opera in tre volumi “ Storia delle Confraternite nella Città di Molfetta” e di ristrutturare la Cappella Gentilizia del Cimitero Monumentale di sua proprietà.

Ogni commento è superfluo…

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