Dopo circa venti giorni la verità sulla scomparsa della stele di LIBERA
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La stele dedicata al Sindaco Carnicella, fu apposta dal Presidio di Libera Molfetta il 30 giugno di quest’anno, nel ventennale della sua scomparsa, sul sagrato della Chiesa di San Berardino dove il sindaco fu barbaramente assassinato. Da allora ci sono state molte avversità meterelogiche ma nessuno ha mai notato segni di cedimento strutturale; ma anche se fosse accaduto sarebbe stato doveroso, e civile, da parte di chi avesse avvertito questa “instabilità strutturale” della stele, avvertire i diretti interessati del Presidio di Libera che avrebbero immediatamente provveduto al suo ripristino. Invece no, carissimi concittadini; forse la stele è stata rimossa perchè a qualcuno, tra parrocchiani, confratelli e benpensanti, dava fastidio che fosse in bella vista durante tutto il periodo delle celebrazioni solenni dell’Immacolata Concezione? Chissà!! Forse non tanto la stele, come simbolo materiale, collegato ad un fatto di popolo quale l’omicidio di un sindaco, ma ancor più quelle parole di monito, che insieme a tutta la sua omelia, erano state pronunciate da don Tonino Bello a tutta la comunità laica e cattolica? Gianni Carnicella è stato ammazzato perchè si stava opponendo alle “arroganze consolidate” nel palazzo di città e fuori di esso, e che spesso oggi ancora tengono in scacco la nostra comunità.
Ebbene, cari amici confratelli, amici dell’Azione Cattolica, signor parroco e amici del Presidio di Libera, il gesto di chi ha voluto rimuovere la stele rappresenta sì un atto di arroganza e mancato rispetto. Forse l’hanno ritenuta non consona esteticamente alla scenografia e coreografia della solenne celebrazione dell’Immacolata Concezione? Altri potrebbero non ritenere consoni, ai festeggiamenti della Vergine Immacolata, le luminarie, i fuochi d’artificio, i balconi addobbati a festa e i contributi ricevuti dal Sindaco Azzollini.
Ognuno ha i propri punti di vista ed ognuno deve rispettare i punti di vista altrui, altrimenti prevale il libero arbitrio, l’arroganza di desacralizzare la simbologia del “diversamente credente”. La stele non apparteneva ad una confraternita, o gruppo parrocchiale, era invece un bene comune di tutta la città che simbolicamente vuole ricordare il sacrificio di un uomo, e la rimozione di quel simbolo ha avuto un solo significato, aver ammazzato per la seconda volta quell’uomo. Qualcuno, si spera, chieda scusa alla città e alla sua Memoria.
Nota a margine
LA GIUNTA COMUNALE, recepita la “PROGRAMMAZIONE CULTURALE ” della Confraternita:
Assegna la somma di Euro 8.000,00 alla Confraternita Immacolata Concezione della B.V. Maria con sede presso la Parrocchia San Berardino , quale partecipazione finanziaria destinata ai lavori preventivati e già in atto, programmati dal sodalizio, in vista della ricorrenza dei 400 anni dalla fondazione della Associazione.
E qual è il programma culturale? La stampa delle nuove medaglie della Confraternita, riportare a nuovo le Sdanghe e le Mazze per i Mazzieri, stampare e pubblicare un’opera in tre volumi “ Storia delle Confraternite nella Città di Molfetta” e di ristrutturare la Cappella Gentilizia del Cimitero Monumentale di sua proprietà.
Ogni commento è superfluo…
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3 Risposte a “Dopo circa venti giorni la verità sulla scomparsa della stele di LIBERA”
IL PROSSIMO 23 DICEMBRE LA STESSA PARROCCHIA “IMMACOLATA” ( INTESA COME CHESA S. BERARDINO )OSPITERA’ IL CONCERTO DI NATALE …..
APPARE OVVIO, CHE LE FRASI SCOMODE DELLA “STELE – LIBERA” STRIDONO CON I “SENTIMENTI PARROCCHIALI”, ELETTORALI, DEI MOLFETTESI “ALLINEATI E COMPOSTI”…
D’ALTRO CANTO, CHE DIRE, POI , DELLA “LIBERA-OPEN ” ELETTORALE DEI SALOTTI METROPOLITANI ?
DOV’E’ LA DIFFERENZA ?
SEMBRA PREVALERE LA “LUDO-POLITICA” ELETTORALE DEL “FARE E DISFARE” , AFFINCHE’ NULLA CAMBI !
PERTANTO, CARO LIBERATORIO, LA TUTELA DEL “BENE COMUNE” NON PUO’ PRESCINDERE DAL SENSO, INDIVIDUALE, DI “APPARTENENZA ISTITUZIONALE” .
SI PRENDA ATTO CHE , DALLE NOSTRE PARTI , PREVALE , COMODAMENTE, IL SENTIMENTO DI APPARTENENZA “PARROCCHIALE”.
Ciò che più indigna è l’assordante silenzio sulla vicenda da parte della “stampa” locale e dei diretti interessati… questa è la Molfetta dei benpensanti!
Avevamo dimenticato di dirvi che il SindacoSenatoreIncompatibile Azzollini è un confratello…
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IL PROSSIMO 23 DICEMBRE LA STESSA PARROCCHIA “IMMACOLATA” ( INTESA COME CHESA S. BERARDINO )OSPITERA’ IL CONCERTO DI NATALE …..
APPARE OVVIO, CHE LE FRASI SCOMODE DELLA “STELE – LIBERA” STRIDONO CON I “SENTIMENTI PARROCCHIALI”, ELETTORALI, DEI MOLFETTESI “ALLINEATI E COMPOSTI”…
D’ALTRO CANTO, CHE DIRE, POI , DELLA “LIBERA-OPEN ” ELETTORALE DEI SALOTTI METROPOLITANI ?
DOV’E’ LA DIFFERENZA ?
SEMBRA PREVALERE LA “LUDO-POLITICA” ELETTORALE DEL “FARE E DISFARE” , AFFINCHE’ NULLA CAMBI !
PERTANTO, CARO LIBERATORIO, LA TUTELA DEL “BENE COMUNE” NON PUO’ PRESCINDERE DAL SENSO, INDIVIDUALE, DI “APPARTENENZA ISTITUZIONALE” .
SI PRENDA ATTO CHE , DALLE NOSTRE PARTI , PREVALE , COMODAMENTE, IL SENTIMENTO DI APPARTENENZA “PARROCCHIALE”.
Ciò che più indigna è l’assordante silenzio sulla vicenda da parte della “stampa” locale e dei diretti interessati… questa è la Molfetta dei benpensanti!
Avevamo dimenticato di dirvi che il SindacoSenatoreIncompatibile Azzollini è un confratello…