La Securpol e Pino Amato

Pino Amato MG_9703(21) Continua l'approfondimento della fabbrica del consenso elettorale a Molfetta attraverso le intercettazioni telefoniche nel processo che ha condannato Pino Amato, in primo grado, a tre anni di reclusione. Augurando al sig. Amato la piena assoluzione, nel processo d'appello, ci interessa conoscere e approfondire il "sistema" che crea consenso oggi in politica. Il nostro giudizio su questo sistema sarà sempre severo al di là delle sentenze giudiziarie.

Seconda Puntata

GLI ELEMENTI DI PROVA DEL REATO CONTINUATO DI CUI AL CAPO O) CONTESTATO A GUIDO GIOVANNA
 
Le prime indagini delegate alla D.I.G.O.S. e finalizzate, anche a mezzo di intercettazioni telefoniche, alla individuazione delle gravi condotte minatorie subite all’AMATO, PURE con l’invio di munizioni da guerra, al fine di interferire sulle sue prerogative di Presidente del Consiglio Comunale della Città di Molfetta, evidenziavano immediatamente che l’AMATO aveva una intensa frequentazione con i vertici della società di vigilanza privata di Racale "La Securpol" (e segnatamente con il legale rappresentante di quel sodalizio, la dott. Giovanna GUIDO), della quale società, operante anche in Molfetta, era (ed è) dipendente uno dei fratelli dell’AMATO, AMATO Alessandro (nato il 2.5.1980) a far data dall’agosto del 2004[1].

[1]V. s.i.t. rese alla D.I.G.O.S. il 22.2.2005 (foglio 66 del fascicolo) dall’amministratore unico de La Securpol dott. Giovanna GUIDO, la quale tuttavia puntualizzava che l’assunzione dell’AMATO era avvenuta “tramite una sua esplicita domanda di assunzione, seguita da un colloquio. (…) Alessandro AMATO non è entrato per raccomandazioni da parte di qualsivoglia politico”, riferendo falsamente, come oltre si dimostrerà, che “anche conoscendo personalmente l’assessore AMATO non ho rapporti con lui da parecchio tempo”.
 
In virtù dello stretto legame intercorrente con il datore di lavoro di suo fratello Alessandro ed anche per salvaguardare l’occupazione del turbolento parente alle dipendenze della GUIDO, l’AMATO ha da un lato strumentalizzato le funzioni assessorili per tentare di indurre privati cittadini interessati a svolgere in Molfetta attività commerciali, a stipulare contratti di vigilanza con la ditta La Securpol e, dall’altro, ha ottenuto, a vantaggio de La Securpol ed in cambio di posti di lavoro in quella (posti di lavoro che l’AMATO procurava ad amici e conoscenti per acquisirne i favori elettorali in vista della sua candidatura alle elezioni amministrative del 2006) oltre che del mantenimento in servizio di Alessandro, servizi di vigilanza presso il Comune di Molfetta da questo ente ordinariamente espletabili invece con l’impiego di personale della Polizia Municipale  ovvero la promessa di servizi di vigilanza presso istituti (quali, ad esempio, il mercato ittico di Molfetta) svolgenti attività di pubblico interesse, se non, addirittura, l’”interessamento” di esso AMATO nell’ambito del procedimento amministrativo per l’aggiudicazione del servizio di vigilanza sugli immobili comunali.
Non appare ultroneo evidenziare infatti che (cfr. annotazione D.I.G.O.S. a foglio 2967) alla scadenza del contratto di vigilanza intercorso tra la società La Notturna e il Comune di Molfetta (scadenza fissata al 31.12.2003) era stata indetta la gara per l’aggiudicazione del servizio a una delle ditte (che all’epoca erano otto) autorizzate ad operare quel tipo di servizio e che a quella gara partecipò anche la società La Securpol.
La procedura, tuttavia, all’epoca delle indagini preliminari non risultava perfezionata (sicchè la società La Notturna continuava a svolgere quel servizio in prorogatio) sia perché era nelle more aumentato il numero delle ditte aspiranti sia perché le tariffe da applicarsi erano prestabilite con decreto prefettizio. Pertanto era stato approvato nel marzo del 2006 il nuovo capitolato d’appalto che prevedeva l’aggiudicazione a mezzo sorteggio tra gli Istituti di vigilanza che avessero partecipato alla selezione e che avessero dimostrato il possesso dei requisiti richiesti dal Comune di Molfetta (v. fogli da 3204 a 3389 del fascicolo prodotti dal p.m. all’udienza del 25.2.2010). Estremamente “sospetto” si presenta, inoltre e per quanto si dirà, l’affidamento diretto a La Securpol dalla A.S.M., azienda speciale del Comune di Molfetta, delservizio di vigilanza, ove si consideri che nel consiglio di amministrazione di quell’azienda figura, guarda caso, Mancini Pasquale,  all’epoca compagno di partito dell’AMATO.
 
Il sopra cennato stretto legame intercorrente tra l’assessore Giuseppe AMATO e il datore di lavoro di suo fratello Amato Alessandro, e cioè la dott. Giovanna GUIDO de La Securpol, che risponde del capo O) in esame, si coglie a piene mani dalle seguenti conversazioni intercettate, emergendo infatti continui contatti telefonici, anche per sms, tra l’AMATO e la GUIDO e l’atteggiamento protettivo del fratello Alessandro che il primo assume nei confronti della GUIDO, in quel periodo in contrasto con il proprio riottoso dipendente AMATO Alessandro, fratello dell’allora assessore alla polizia municipale;

conversazione telefonica n. 2341 in ingresso sull’utenza TIM di AMATO Giuseppe (A)    (R.I.T. 2/05) in data 18.02.2005 dall’utenza intestata a La Securpol e in uso a GUIDO Giovanna (B):
 

inizio intercettazione:
A:Pronto?…Pronto? (voce maschile)
B:Ehi ciao…Pronto? (voce femminile)
A:Sì, dimmi.
B:Senti, quando ci vediamo? Lunedì, martedì? Perchè io domenica sera rientro a Bari, adesso me ne sto andando. Non ti ho chiamato perchè ho difficoltà a muovermi proprio io con i reni, sto uccisa.
A:Eh!
B:Eh…
A:Ci sentiamo martedì.
B:Eh martedì perchè lì non va bene niente, eh!
A:Uhm!
B:Ma assolutamente…cioè siamo proprio contra legem, va bene?
A:Va bene, ne parliamo a voce, ci sentiamo martedì.
B:Va bene. Buon fine settimana sai!
A:Okay!
B:Ciao.
fine intercettazione
 
q              conversazione telefonica n. 2548 in ingresso sull’utenza TIM di AMATO Giuseppe (Pino) (R.I.T. 2/05) in data 22.02.2005 dall’utenza intestata a La Securpol e in uso a GUIDO Giovanna (B):
   
inizio intercettazione
PINO:Pronto? (voce maschile)
B:Pronto Pino? (voce femminile)
PINO:Sì.
B:Mi hai cercata in ufficio?
PINO:Sì, ti ho cercata in ufficio.
B:Ma io sono sempre fuori ufficio, ecco perchè mi hanno riferito. Ma tu ce l'hai il cellulare mio?
PINO:Ho lasciato l'altro cellulare e non avevo il numero addosso, ecco perchè avevo detto…
B:Ah…ho capito.
PINO:…se mi davano il numero…non me l'hanno voluto dare.
B:Ma non sanno chi sei, per cui non lo danno a nessuno, non hanno capito…
PINO:Va bene, va bene. Noi ci dobbiamo incontrare.
B:Benissimo! Dimmi domani come stai messo…
PINO:Domani?
B:…o stasera in ufficio da me.
PINO:Uhm!
B:Io alle quattro ho un appuntamento in Questura oggi.
PINO:E va bene, tu non puoi fare un salto a Molfetta?
B:Adesso no.
PINO:E va bene, dimmi tu quando vuoi venire, mi avvisi.
B:Allora io vedo il pomeriggio quando esco da Molfetta…dalla Questura.
PINO:Sì.
B:Allora vedo come sto…se trovo…il primo cane che trovo ad accompagnarmi, vengo a Molfetta pure stasera stessa.
PINO:No perchè io ho alle tre e mezza una riunione, altrimenti…e poi non voglio venire là, ci dobbiamo vedere fuori di là.
B:No, no, lo so.
PINO:Eh.
B:Il problema è uno solo che quando esco dalla Questura io ti chiamo su questo cellulare…
PINO:Eh, mi dai…mi dai un colpo di telefono e ci incontriamo.
B:Okay…okay!
PINO:Okay!
B:Okay, grazie. Ciao.
PINO:Ciao.
fine intercettazione
 
q              conversazione telefonica n. 2562 in uscita dall’utenza TIM di AMATO Giuseppe  – R.I.T. 2/05) in data  22.02.2005 tra AMATO Giuseppe (Pino) e suo fratello AMATO Alessandro (B) :
 
inizio intercettazione
B:Pronto? (voce maschile)
PINO:Pronto? (voce maschile)
B:Pronto?
PINO:Dove stai?
B:Chi sei?
PINO:Sono Giuseppe, uannà.
B:Ah sì, Giuseppe, meh.
PINO:E il numero non lo conosci?
B:No, non è uscito il numero.
PINO:Eh. Dove stai?
B:A casa.
PINO:Eh! Io devo fare un salto a Bari a parlare con l'amica mia.
B:Beh?
PINO:Che vuoi venire insieme?
B:E quella non deve dire: "Com'è ti sei fatto male e vieni insieme".
PINO:Ah, in malattia stai tu?
B:Eh.
PINO:Ah, ho capito, non lo sapevo che stavi in malattia, tu non avevi detto niente, mi hai detto solo…mi dicesti che andavi, che ne so io. Va bene.
B:Se vuoi che vengo insieme, io…
PINO:No, no, se stai in malattia non serve che vieni.
B:Ah! Ma adesso stai andando?
PINO:Ora sto andando.
B:Va bene.
PINO:E quanti giorni ti sei messo?
B:Quelli che mi ha dato l'ospedale, cioè là è in automatico il certificato…dieci giorni.
PINO:Neh i coglioni che mi devo fare adesso…meh fammi andare, dai!
B:Ciao.
fine intercettazione
 
q              conversazione telefonica n. 2784 (sull’utenza TIM di AMATO Giuseppe – R.I.T. 2/05) del 25.02.2005. Si tratta di un SMS in ingresso dall’utenza cellulare sopra menzionata in uso a GUIDO Giovanna : “Non è possibile come ti dicevo”.
 
q              conversazione telefonica n. 2786 in uscita dall’utenza TIM di AMATO Giuseppe (Pino)   (R.I.T. 2/05) in data 25.02.2005 verso il numero in uso a GUIDO Giovanna (Giovanna):

 
 
inizio intercettazione
GIOVANNA:Pronto? (voce femminile)
PINO:Pronto? (voce maschile)
GIOVANNA:Ehi Pino, ti ho mandato un messaggio.
PINO:Eh…sì.
GIOVANNA:Non è proprio legale.
PINO:Eh! Senti…
GIOVANNA:Eh.
PINO:Senti, io ti devo rimandare quella cosa…
GIOVANNA:Eh.
PINO:…e tu a matita mi dici cosa…
GIOVANNA:Okay…okay.
PINO:Okay?
GIOVANNA:Tieni conto che io domenica sera rientro a Bari, ora me ne sto andando a Lecce.
PINO:Va bene.
GIOVANNA:Va bene?
PINO:Senti Giovanna, quella cosa mia hai fatto qualche cosa?
GIOVANNA:No, sono molto sincera, adesso lo richiamo perchè non mi ha chiamata…
PINO:Va bene.
GIOVANNA:…e poi mi è sfuggito, adesso lo richiamo. Va bene?
PINO:Quindi io te lo mando…te lo rimando di nuovo.
GIOVANNA:Okay.
PINO:(inc. sovrapposizione di voci)
GIOVANNA:Okay.
PINO:Ciao.
GIOVANNA:Ciao.
fine intercettazione
 
q              conversazione telefonica n. 3430 (sull’utenza TIM di AMATO Giuseppe – R.I.T. 2/05) del 08.03.2005 tra GUIDO Giovanna (Giovanna)  e AMATO Giuseppe (Pino):

PINO:Pronto? (voce maschile)
GIOVANNA:Ciao Pino…Giovanna. (voce femminile)
PINO:Ciao, ciao, Giovanna.
GIOVANNA:Senti, quando ci vogliamo vedere?
PINO:Eh noi ci dobbiamo vedere per forza venerdì sera che…
GIOVANNA:No, no, no, io venerdì mattina sono a Lecce convocata dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati.
PINO:Eh sì, ma il Senatore (n.d.r. Antonio Azzollini) ha bisogno di incontrarti venerdì sera.
GIOVANNA:Eh io sono a Lecce.
PINO:Allora quando…noi due quando ci vogliamo vedere?
GIOVANNA:Io o…
PINO:Tutti e due.
GIOVANNA:…entro oggi, domani oppure lunedì sera sono disponibile.
PINO:Tu lunedì sera sei disponibile?
GIOVANNA:Sì.
PINO:Lunedì sera. Allora io ti do conferma su questa cosa, invece noi quando ci vediamo per quell'altra cosa?
GIOVANNA:Sì anche stasera, fai un salto a Bari, ci vediamo a Bari.
PINO:Uhm! Va bene. Allora se posso stasera, ti do un colpo di telefono, tanto tu stai a Bari.
GIOVANNA:Okay, okay!
PINO:Va bene. Ciao.
GIOVANNA:Ciao.
fine intercettazione
 
q              conversazione telefonica n. 3909 in uscita dall’utenza di AMATO Giuseppe  – R.I.T. 2/05) del 14.03.2005 SMS in uscita verso l’utenza in uso a GUIDO Giovanna: “qualsiasi decisione prendi pentiti (“sentiti”; n.d.r.) prima con me ci sono altre soluzzioni che si possono fare un abbraccio”.
 
q              conversazione telefonica n. 3993 in uscita dall’utenza TIM di AMATO Giuseppe (Pino)  – R.I.T. 2/05) il 14.03.2005 verso il n. in uso a GUIDO Giovanna Anna (Giovanna):

 
inizio intercettazione
GIOVANNA:Pino, dimmi tutto. (voce femminile)
PINO:Pronto? (voce maschile)
GIOVANNA:Pronto Pino?
PINO:Eh Gioovanna, senti tu domani pomeriggio puoi stare qua?
GIOVANNA:A che ora?
PINO:Nel pomeriggio presto, verso le quattro.
GIOVANNA:Verso le quattro?
PINO:Sì.
GIOVANNA:Okay! Dove?
PINO:Eh…ci vediamo all'uscita di Molfetta, vicino all'ospedale.
GIOVANNA:Vicino all'ospedale, okay!
PINO:Okay.
GIOVANNA:Okay.
PINO:Ciao.
GIOVANNA:Ciao.
fine intercettazione
 
q              conversazione telefonica n. 4018 in uscita dall’utenza TIM di AMATO Giuseppe (Pino) (R.I.T. 2/05) il 15.03.2005 verso il in uso a GUIDO Giovanna (B):

La conversazione viene di seguito trascritta in forma integrale: essa è la continuazione logica di quella n. 3993 del giorno precedente ed assume rilievo perché si intuisce che la GUIDO e l’AMATO devono incontrare qualcuno, verosimilmente per il conferimento di un incarico di vigilanza a vantaggio di un ente, ma decidono di concordare prima la proposta contrattuale da fare alla controparte de La Securpol (AMATO: “… vediamoci a meno un quarto così parliamo noi prima di incontrarci …”).
B:Pino? (voce femminile)
PINO:Sì? (voce maschile)
B:Dove ci vediamo alle sedici?
PINO:Alle sedici? All'ospedale di Molfetta, all'ingresso.
B:All'ospedale di Molfetta.
PINO:Sì.
B:Grazie ciao.
PINO:Senti, ascoltami un attimo.
B:Dimmi caro.
PINO:Vediamoci a meno un quarto così parliamo noi prima di incontrarci.
B:Okay…okay!
PINO:Ciao.
B:Ciao.
fine intercettazione

 

q              conversazione telefonica n. 587 sull’utenza TIM di AMATO Giuseppe (Pino) (R.I.T. 2/05) del 29.04.2005 con GUIDO Giovanna (B):

B:Pino? (voce femminile)
PINO:Sì, sto…sto in un convegno. (voce maschile)
B:Sei in riun…dopo il convegno chiamami perchè io ho tuo fratello, me lo devi portare via.
PINO:Va bene.
B:Me lo devi portare via, ha preso quindici giorni di malattia e si è girato malissimo…
(cade la linea)
fine intercettazione

q              conversazione telefonica n. 175 (sull’utenza TIM di AMATO Giuseppe  – R.I.T. 2/05) del 11.05.2005 (SMS) in entrata da AMATO Alessandro:

Testo SMS: "Pino,  questa  qua  mi a  messo  un sotto  con  notti  e  doppi  turni  o  intervieni  e  do  le  dimisioni  perche  misono  veramente  rotto  quelli  che"

13 Risposte a “La Securpol e Pino Amato”

  1.  Le intercettazioni dimostrano che vigeva, a Molfetta, un SISTEMA MAFIOSO!!!…facile da capire, anche per gli ZOTICI!!! vai Matteo, sei tutti noi…mettiamoli in mezzo alla strada…SVERGOGNIAMOLI!!! PUNISHER

  2. ma il comune di Molfetta ha ancora dei contratti di vigilanza con la Securpol e il fratello di Amato, Alessandro lavora ancora in questo ambito? ma sciataviiinn!!…

  3. facciamo una colleta e aiutiamo il Liberatorio ad affiggere in città questi documenti o distribuirli porta a porta, è vero che sono meno importanti dei problemi reali che i cittadini hanno ma tuti gli scetici devono sapere e credo che di verità ce ne siano ancora tantuissime da pubblicare…

  4. PUNISHER…ma 6 un derelitto…dove sta il sistema mafioso????
    nel cercare di trovare un posto di lavoro ad un famigliare in una ditta di sicurezza privata??
    e dove stava il vantaggio dell' amato….dove sta il reato pubblico…e il danno nei confronti dei cittadini…QUANDO USI LA PAROLA MAFIA DEVI SCIAQUARTI LA BOCCA…TU CHE 6 IL MAFIOSO DEI MAFIOSI NEL MODIFICARE COSE ED OPINIONI…..
    ah un' altra cosa….CI SONO ANCH' IO X LA COLLETTA…DISTRIBUITE…MA DISTRIBUITE TUTTO…NON SOLO CIO CHE FA COMODO A VOI…ED ANCORA DI PIU AMATO APPARIRA X CIO CHE è AGLI OCCHI DI TUTTI…UNA VITTIMA DEL SISTEMA…
    PAGLIACCI….!!!!

  5. Per noi è COLPEVOLE!!! Questi signori senza vergogna che MANEGGIANO  il consenso devono essere VIVISEZIONATI fino alla terza generazione. Il CANCRO deve essere estirpato e per questo contiamo sul LIBERATORIO…per questi LAQUALUNQUE la LEGALITA è come l'argento per i vampiri…sono allergici!!!  PUNISHER  

  6. VIVISEZIONATE IL NULLA…ANDRETE A SBATTERE CONTRO UN MURO E COME AL SOLTO RESTERETE COME CON UN PUGNO DI MOSCXHE IN MANO…MOLFETTA HA GIA SCELTO DA CHE PARTE STARE…E PUTROPPO X VOI NON DALLA VOSTRA…FATE UN FAVORE ALLA SOCIETA'…CAMBIATE MESTIERE …VISTO CHE DI QUESTO VIVETE…ANDATE A ZAPPARE…COMINCERESTE A CAPIRE IL VERO VALORE DEL LAVORO…!!!

  7. …ormai siete ATTENZIONATI !!!!  Non appena inizierete a MANEGGIARE, come in passato , scatteranno i "SIGILLI". Le SENTINELLE sono tutte al massimo delle loro capacità osservazionali. Avanti  così, Matteo, siamo assetati di LEGALITA'!!!  PUNISHER 

  8. POVERO PUNISHER….TU FUORI DAL MONDO NON CAPISCI UNA COSA…..NOI FESTEGGIAMO SENZA MANEGGIARE…è QUESTA LA NOSTRA ABILITà….NON C'è PIU ACQUA DA BERE…X VOI…MORIRETE DI ARIDITà senza rendervi conto del perchè la cittò vi ha classificati come falliti…!!!

  9. Il mondo (e Molfetta nel suo piccolo) sta marcendo perché è nelle mani dei "Pino Amato" di turno. Peggio di così non può andare. Ma non possiamo più permetterci che le cose continuino ancora ad andare in questo modo. La prossima volta non abbiate paura di votare per uno "stupido, ingenuo utopista".

  10. il mondo va cosi non per il PINO AMATO DI TURNO…ma xche c'è gente come voi che sa solo criticare protestare,….GENTE POVERA DI CONTENUTI…NON HO MAI VISTO FARE AL LIBERATORIO UN PROGRAMMA POLITICO…QUALI SONO I VOSTRI PROGRAMMI X IL FUTURO DELLA CITTA???FATEMI CAPIRE…XCHE UN CITTADINO DOVREBBE VOTARE VOI? XCHE SIETE BELLI ONESTI E SENZA MACCHIA??MA FATEMI IL FAVORE…LA GENTE IMMACOLATA NON ESISTE E VOI NON SIETE DA MENO…ANDATE A PRENDERE X IL CULO QUELLI COME VOI…!!

  11. Sembra che abbiano indetto al comune di Molfetta il nuovo bando sugli immobili comunali.
    Come mai il bando è a trattativa privata ?
    In base a quali criteri sono stati invitati gli Istituti di Vigilanza, tra cui sembra che proprio chi ha una costante presenza sul territorio non sia stato invitato?
    Come mai il bando non è pubblicato da nessuna parte e non è stato affiso neanche sull'albo pretorio?
    L'11/11/11 è la data di espletamento gara, staremo a vedere.
    Saluti.

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