Un vero e proprio cimitero per le macchine rubate nelle campagne diAndria.
Lo hanno scoperto venerdì pomeriggio, in località Posta Milella, gli uomini del commissariato di Polizia di Stato di Andria, durante un particolare servizio mirato alla prevenzione ed alla repressione del fenomeno dei furti di autoveicoli, mezzi agricoli ed industriali in genere.
Gli agenti andriesi, coadiuvati da personale del Consorzio Guardie Campestri, hanno proceduto al rinvenimento di ben 15 scocche di altrettanti autoveicoli rubati nei centri di Andria, Barletta, Molfetta, Margherita di Savoia, Canosa di Puglia, Corato, Bari, Giovinazzo, Palo del Colle e Bisceglie a partire dai primi di settembre.
Che sia all’opera una banda specializzata nel furto di vetture per il recupero dei mezzi di ricambio è l’unica cosa certa per il momento.
Dopo lo smontaggio, non rimane praticamente nulla del modello orginario, tanto che a stento se ne riconosce la marca.
Le indagini sono affidate agli uomini ai comandi del primo dirigente Vincenzo Massimo Modeo, che stanno cercando di individuare i responsabili dei furti.
Chiara la dinamica del traffico. Le macchine vengono rubate e poi portate, durante la notte, nelle campagne di Andria. Al riparo da occhi indiscreti, smontate minuziosamente.
Via finestrini e sedili. Via parti meccaniche: motore, semiasse, ruote, carburatori, circuiti elettrici. Insomma tutto. Le auto, per compiere il lavoro a regola d’arte, vengono addirittura rovesciate per meglio asportare i pezzi di ricambio.
Il mercato finale è quello appunto dei pezzi di ricambio a basso costo in «officine compiacenti» è il sospetto degli investigatori. Le indagini sono in corso.