Quando gli interessi della “POLITICANZA” umiliano i RUOLI ISTITUZIONALI
Invito tutti i concittadini civicamente “attivi” a registrare bene nella MEMORIA STORICA di questa “cittadina” quanto ascoltato e osservato nei primi 30 minuti di questa registrazione (streaming Consiglio Comunale di Molfetta del 22 luglio 2015 ).
La “ragione partito/movimentocratica” paraistituzionale UMILIA il senso CIVICO della PARTECPAZIONE DEMOCRATICA per le seguenti, personali, osservazioni:
1- le paventate “dimissioni IRREVOCABILI” del Sindaco Paola Natalicchio, acquisite a Protocollo con il n. 44615 in data 17 luglio 2015 vengono comunicate con “freddezza burocratica” e suggellate dall’assise consiliare odierna, nel “mutismo elettivo” dell’Aula (?).
Dimissioni trasmesse a mezzo posta mail (certificata?) e di cui, ad ora, non viene resa divulgazione pubblica, mediante affissione sul sito web Istituzionale.
2- Dichiarazione di voto e denuncia politica del consigliere di opposizione Mariano Caputo (sic!) per il mancato insediamento del “Comitato di monitoraggio dei fenomeni delinquenziali”, mentre il Sindaco “DIMISSIONARIO” guadagna lesto la via della porta abbandonando l’aula consiliare intitolata al compianto sindaco GIANNI CARNICELLA, morto ammazzato per mano del “variegato mondo di Piazza Paradiso” (cfr. gli atti giudiziari dei processi Operazioni Primavera e Reset ) .
3- Un Presidente del Consiglio che si assume (obtorto collo?) ogni responsabilità istituzionale del mancato insediamento del suddetto Comitato, per presunto mancato riscontro di un Dirigente ASL del SER.T. locale, che avrebbe “dovuto” nominare un suo rappresentante come componente “stabile”, al fine di dare l’avvio alle attività urgenti del Comitato stesso.
Tanto ignorando (consapevolmente?) che il SER.T. di Molfetta, da oltre sette anni, ha “trasferito”, senza una comprensibile motivazione, la propria Sede di Servizio da Molfetta alla vicina Giovinazzo; e, si consideri, pure, di non poco conto, che lo stesso Dirigente abbia riconosciuto pubblicamente, in un recente convegno, centrato sulla LEGALITÀ, che Molfetta sia molto più esposta al fenomeno della tossicodipendenza, e quindi della contaminazione criminale, rispetto alla “piccola” Giovinazzo (sic!).
E solo gli operatori che lavorano sul “fronte assistenziale” sanno ed hanno, in varie occasioni, fatto sapere all’Amministrazione Comunale, ed all’Assessore al ramo, quanto ciò sia di pregiudizio per il controllo sanitario preventivo del fenomeno tossicomanico e contrasto sinergico alla micro/macro CRIMINALITÀ connessa.
Quanto sopra, a mio personale, modesto, parere è sufficiente per auspicare che il Sindaco mantenga fede e dignità alla dichiarata irrevocabilità delle sue dimissioni, “liberandosi” dall’imbarazzo istituzionale e dalla effimera auto propaganda ben concertata dai supporter acritici.
Da questo momento non mi sento più degnamente rappresentato dall’attuale Consesso Amministrativo e consiliare.
Sarebbe ulteriormente umiliante per la Città veder “galleggiare” l’Amministrazione Comunale, grazie ad intercessioni politico istituzionali “altre” per favorire interessi “altri” che scotomizzino scelleratamente, il FALLIMENTO, evidente, nelle Politiche per la tutela della SALUTE e SICUREZZA cittadine.
Giuseppe Fiorentino
(cittadino)