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Italicum, la Consulta boccia il ballottaggio e salva il premio di maggioranza. No anche ai capilista bloccati e le pluricandidature saranno ammissibili ma solo affidando la scelta finale a un sorteggio. Sul premio di maggioranza, dunque, la Corte ha dichiarato non fondata la questione di legittimità. Sono le attese decisioni dei giudici della Corte Costituzionale. Che, aggiungono, con questa sentenza “la legge elettorale è suscettibile di immediata applicazione”. Si potrebbe, dunque, votare subito. Con una legge elettorale che, di fatto, è un sistema proporzionale
Quindi il premio di maggioranza per il partito che ottiene il 40% dei voti è legittimo.
LEGGI: IL DIZIONARIO PER CAPIRE LA SENTENZA
I rilievi eraqno contenuti in cinque ordinanze giunte dai tribunali di Messina, Torino, Perugia, Genova e Trieste. A promuovere i ricorsi un pool di avvocati: tra loro Felice Besostri, che fu già al centro dell’azione contro il Porcellum (video), poi dichiarato incostituzionale
nel 2014. Giudice relatore è Nicolò Zanon. Fra le parti, figura il Codacons rappresentato dal suo presidente Carlo Rienzi. A difesa della legge impugnata, l’Avvocatura dello Stato con Vincenzo Nunziata, in rappresentanza della Presidenza del consiglio dei ministri.