Intervista delle "Iene" a un baby camorrista di Scampia

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baby soldati della Camorra sono diventati famosi grazie a Roberto Saviano al suo libro Gomorra. Si tratta di ragazzini tra i dodici e i tredici anni che vengono reclutati dai clan, per compiere diverse attività criminali come spaccio, estorsioni ed omicidi. 

La Camorra punta sempre di più su questi ragazzi, perchè sono ambiziosi e spregiudicati e, se arrestati, rispetto ai maggiorenni, hanno pene decisamente più miti. Le Iene Show e uno dei suoi inviati Filippo Roma hanno intervistato, in una puntata di qualche settimana fa, un presunto baby affiliato. Nella chiacchierata il ragazzo racconta come trascorre la sua vita tra scippi ed intimidazioni nel quartiere Scampìa di Napoli. Il suo lavoro è quello di ubbidire alla “famiglia” che gli regala, a detta sua, soldi e rispetto.

Intervista ad un Baby soldato della camorra
 

Tu, a 15 anni, sei un camorrista?
Io, sì, sono un camorrista.
Di dove sei?
Io sono di Scampia.
Quanti anni hai?
Io 15 anni.
Vai a scuola?
No.
Fino a che classe sei arrivato?
Terza media.
Qual era la tua materia preferita?
Come materia mi piaceva inglese perché la professoressa era bella.
Adesso che lavoro fai?
Ora sono affiliato. Sto con certa gente che mi fa guadagnare soldi e (con) rispetto.
Chi è questa gente che ti comanda?
Certa gente. Le famiglie.
Quanti anni avevi quando hai iniziato?
Ho 15 anni, ma ho iniziato che aveva già 7-8 anni.
Come sei stato reclutato?
Quando mi stavo rubando un motorino vennero persone vicino a me che erano più grossi, gente del sistema e mi dicevamo che io ero buono, in gamba. E mi dicevano che ero buono per fare altre cose, per guadagnare più soldi.
Qual è il primo lavoro che ti hanno chiesto di fare?
Rubare in un supermercato per vedere se sapevo usare una pistola, se ero buono a scappare e mi acchiappavano e non cantavo.
E come è andata?
Due sul motorino, io ed un altro scendevamo, andavamo vicino alla cassiera, io l’ho presa per i capelli, loro opponevano resistenza, non ci volevano dare niente. Noi per spaventarle urlavamo: “vi spariamo, vi spariamo”. Gli puntavamo la pistola in faccia e ci davano tutto quello che ci dovevano dare.
Come ti sei sentito dopo la tua prima rapina?
All’inizio un po’ di ansia addosso, la paura che ci avevano visto con le telecamere. Poi ho detto: “stiamo sotto al cielo, che me ne fotte”.
I soldi della rapina che fine hanno fatto?
Li abbiamo portati alle famiglie, però loro ce li hanno dati indietro, dicendo: “noi  non li vogliamo, dobbiamo fare cose grosse”. Ci misero alla prova.
E poi cos’è successo?
E da là ho iniziato. Mi fanno cercare soldi qua e là. Vado a fare il palo, vendere la cocaina, fare le sparatorie, parecchie cose.
Adesso quanto guadagni?
Guadagno sei-sette mila euro a settimana. Però non è sempre fisso.
Che ci fai con tutti questi soldi?
Mi diverto tra femmine, compagni, discoteche, vestiti addosso firmati, motorini, macchina.
Ma perché, guidi?
Sì guido, senza patente, senza niente.
Non hai paura che ti fermi la Polizia?
Che mi importa, tanto faccio un altro servizio alle famiglie e me la prendo un’altra volta la macchina.
Hai una pistola?
La pistola? Sì la tengo..
Ce la fai vedere?
La pistola.. (la fa vedere)
Come fai quando spari?
La punto in faccia così (allunga il braccio, piega la pistola in orizzontale) quando devo sparare all’avversario. Oppure la punto in cielo (alza il braccio) per mettergli paura, e spato 3-4 colpi in cielo. Ho già sparato: ho fatto avvertimenti a parecchi che non volevano pagare; ho sparato alle macchine, alle vetrine, in parecchie parti.. La pistola serve a volte.
Hai mai ucciso qualcuno?
È meglio che non rispondo a questa domanda. Non voglio rispondere.
Prima ci hai detto che spari nelle vetrine, che cosa vuol dire?
Niente, che entri in un negozio, loro sanno per chi lavoro e chi sei, subito capiscono.. Tu gli dici: “senti devi pagare”. Quelli dicono: “non li tengo, torna domani, vieni qui”. E noi andiamo dalle famiglie, gli spieghiamo i fatti come stanno, le famiglie ci dicono quello che dobbiamo fare e noi lo facciamo. Io personalmente ho sparato nelle vetrine.
Ai negozianti che pagano il pizzo le famiglie cosa danno in cambio?
Sta tranquillo, non gli vengono fatte rapine, nessuno lo può toccare.
Pensi che sia giusto chiedere il pizzo a chi lavora onestamente?
E.. se ci mettiamo a pensare a troppo cose non si va avanti. Uno prende delle decisioni: nella vita ci stanno due strade. C’è chi sceglie la buona e chi la cattiva.
E tu quale strada hai scelto?
Per il momento ho scelto quella cattiva, perché il lavoro che c’è è poco.
Cosa succede se un affiliato disobbedisce alla famiglia?
La maggior parte chi sbaglia paga.
In che modo paga?
Lo levano di mezzo, la maggior parte così fanno..
Cioè, viene ucciso?
E sì, lo uccidono subito.
Conosci qualcuno che è stato ucciso per aver tradito il clan?
Sì un mio amico con cui ho fatto la rapina tanto tempo fa insieme.. Le famiglie gli dissero di portare della roba ad un certo amico, lui non gli ha portato niente, si tenne tutti i soldi per lui, le famiglie lo vennero a sapere che a quello non arrivò niente e ordinarono ad uno della famiglia di ucciderlo e subito lo levarono di mezzo.
Quanto l’hai saputo tu cos’hai pensato?
È meglio che stiamo sempre sui passi nostri.
Prima eri ricco o povero?
Sono sempre stato povero.
Hai una famiglia?
Ce l’ho, però mio padre è carcerato, gli hanno dato 28 anni; la mamma è come se non l’avessi.
Perché tua mamma dov’è?
Mamma fa le truffe, fa questa roba qua.
Hai dei fratelli?
Tutti quanti insieme a mio padre, sono carcerati pure loro. Associazione a delinquere.
La tua famiglia sa quello che fai?
Lo sa che faccio questo, ma ormai questo ci resta da fare.
Non hai mai pensato di trovarti un lavoro onesto?
Ho provato tanto tempo fa a lavorare ma.. 10 euro al giorno sono pochi: se rubo una macchina guadagno 3-4 mila euro, in venti minuti, mezz’oretta.
Ti piacerebbe diventare un boss?
Sì mi piace fare il boss. Si guadagnano soldi assai.. Il rispetto.
C’è qualcosa che invidi al tuo boss?
Che lui comanda me e io non posso comandare lui, questo gli invidio.
Cos’è il sistema?
Il sistema è come se fosse una piramide. È tutta una famiglia. Mano mano crescono le famiglie e uno solo è sta a capo.
Sei mai stato arrestato?
No, mai.
E non hai paura che prima o poi ti arrestino?
Si sa che se fai questa scelta non ti devi mettere paura dopo. Perché è difficile tornare indietro.
Tu che fine farai?
Per il lavoro che faccio io o veniamo sparati dai clan avversari oppure vanno in galera. Entriamo, usciamo.. Ma però io cerco di andare sempre avanti.
Hai mai pensato di smettere?
Una volta per una femmina. Però poi ci ho ripensato, non si può stare senza soldi.
Hai una ragazza?
Mi ha lasciato perché la famiglia non voleva che stesse con me.. Perché poi anche lei mi faceva certe domande. “Ma tu non lavori? Non vai a scuola? Ma che fai? Tieni tutti questi soldi in tasca, motorino, macchina. Ma dove prendi questi soldi, che fai?”
E tu per conquistarla che cosa le hai regalato?
Un giubbino di Fendi, da 1200 euro.
Adesso l’ami ancora?
Sì, sono troppo innamorato di lei.
Sei mai stato con una prostituta?
Sì, sì sono stato con una prostituta. Le ho fatto anche una rapina quando sono stato con questa, l’ho picchiata e me ne sono andato.
Ti droghi?
No, ogni tanto mi faccio una canna insieme agli amici.
E cocaina?
No, no.
Guardi la televisione?
Sì, ma non sempre.
Quali sono i tuoi programmi preferiti?
Studio sport. Mi interessa molto il calcio a me. I cartoni animati li guardo ogni tanto. Lupin mi piace assai.
Perché nei film il bene vince sempre sul male?
Ma la non è vero. Là è tutta una finzione. Al finale vinciamo sempre noi.
Qual è il tuo sport preferito?
Il calcio.
Che squadra tifi?
Tifosissimo del Napoli.
Sei bravo a giocare a calcio?
Non  mi voglio fare il complimento da solo, ma sono bravissimo.
Che musica ascolti?
Un po’ di napoletano. Tiziano Ferro, Laura Pausini. Sono un ragazzo pieno di sentimenti.
Da quando lavori per i clan qual è la cosa che hai visto e ti ha più sconvolto?
Una cosa che mi ha scioccato, ho visto che un mio amico ha sparato più di tre-quattro colpi nelle gambe a uno che non ha voluto pagare. Soffriva, lui piangeva e lui continuava a sparare. Questa è una cosa che mi è rimasta impressa proprio.
Alla fine questa persona è morta?
No è viva e ha continuato a pagare, come doveva pagare.
Adesso ti dico dei nomi, tu mi rispondi buono o cattivo. Roberto Saviano.
Cattivo.
Perché?
Perché ha fatto il libro e ha fatto il film.
Totò Riina.
Totò Riina è buono.
Perché?
Perché è un camorrista che ha saputo fare. Ha cominciato da zero e ha costruito tutte le cose.
Paolo Borsellino.
Cattivo perché era un magistrato che condannava le persone.
Francesco Schiavone detto Sandokan.
È buono
Perché?
Ci ha saputo fare. Fino a poco tempo fa però ..è caduto anche lui.
Perché hai accettato di fare questa intervista?
Quello che faccio io non è giusto. E voglio fare che le persone non sbaglino come sto sbagliando io.
Cosa ti manca che non riesci ad avere?
Tante cose non ho. L’affetto di un padre che è carcerato adesso. Tra vestiti, motociclette, il divertimento lo tengo.. è un po’ di felicità che non tengo.
 

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