Nella villa dell’ex gip Giuseppe De Benedictis sono stati trovati, nelle prese elettriche, un libretto di assegni e circa mille sterline – fonte: Chiara Spagnolo – bari.repubblica.it
Due mitra d’assalto, una mitragliatrice con treppiedi, tre pistole e diverse munizioni sono state trovate nella masseria di Andria in cui il 12 maggio era stato scoperto un arsenale da guerra, che si suppone essere stato nella disponibilità dell’ex gip di Bari Giuseppe De Benedictis, arrestato il 24 maggio per corruzione in atti giudiziari. Le armi si trovavano murate all’interno di un ripostiglio, nella tenuta dell’imprenditore agricolo andriese Antonio Tannoia e potrebbero essere di proprietà di quest’ultimo. Sul punto sono in corso verifiche da parte della Squadra Mobile di Bari, che conduce le indagini coordinate dalla Procura di Lecce, nell’ambito delle quali è stato arrestato anche il caporal maggiore dell’Esercito Antonio Serafino.
In molte conversazioni tra De Benedictis e Serafino, intercettate dagli investigatori, si fa riferimento alla disponibilità di armi da parte di Tannoia, legato al giudice da un antico rapporto di amicizia, in virtù del quale gli aveva concesso una depandance della sua masseria come ripostiglio per 193 tra pistole, fucili, mitragliatori, mine anticarro e munizioni. Anche Tannoia è stato arrestato, dopo la scoperta dell’arsenale di De Benedictis, dal quale ha cercato di prendere le distanze.
Nella masseria di Tannoia il 29 aprile, in una botola ricavata nella dependance, fu sequestrato l’arsenale da guerra riconducibile. Invece, durante una perquisizione nella villa di De Benedictis sono stati trovati, nelle prese elettriche, un libretto di assegni e circa mille sterline.