Non ci aspettavamo di più dai nostri amministratori ma è già qualcosa aver eliminato le discoteche e fuochi d’artificio in Cala Sant’Andrea e nella zona retrostante la Capitaneria di Porto. Su tutto il demanio, dalla zona Porto alla seconda cala gli accampamenti e i bivacchi non sono mancati nonostante la discutibile ordinanza del vicesindaco di cui abbiamo già ampiamente parlato. Nella zona antistante l’ospedaletto dei Crociati la postazione della famiglia Brattoli, giustamente, si è ampliata con tavolini e sedie. Nella cala del Molo Pennello dalle prime ore del mattino una tenda ha dato un tono di colore e di vita in una zona in cui è severamente vietato fare il bagno.
Proseguendo per la zona INPS, prima e seconda Cala lo scenario non cambiava. Lo spettacolo sicuramente ridimensionato di Cala Sant’Andrea ha fatto registrare una novità; relegati in un angolo del club “Draet ò moul” particolari ospiti che nessuno ha osato “disturbare”. Così come accade spesso che nessuno interviene nei loro confronti quando occupano le case di poveri anziani o occupano abusivamente il suolo pubblico nelle loro attività commerciali. Erano presenti tre di quelle figure mitiche che chiamano guardie ambientali ma non hanno mosso dito, abbiamo chiesto l’intervento della Polizia Municipale alle ore 18.20 circa, visto che per tutto il giorno chi doveva far rispettare l’ordinanza anti-bivacco non l’ha fatto.
E’ accaduto un fatto molto strano, neanche il tempo di chiudere il telefono e qualcuno della ben nota famiglia ha cominciato a smontare il tendone montato sul cancello, che strana coincidenza. A pochi minuti di distanza l’arrivo di due agenti di Polizia Municipale che si sono fermati a pochi metri dal primo cancello della Capitaneria, non hanno ritenuto di entrare nell’area del bivacco per agire di conseguenza e sono andati via. Spero che qualche consigliere comunale di opposizione faccia un’interrogazione specifica all’amministrazione su questo grave episodio di omissioni in atto d’ufficio.
E nessuno mi venga a parlare di povera gente che ha diritto di andare al mare una volta l’anno e di sorrisi e carezze come fece il 20 agosto del 2013 il vicesindaco :
Bepi Maralfa – martedì 20 agosto 2013 alle 00.15 circa
“Gli interventi si fanno per gradi, a violazioni minimali corrisponde un’azione amministrativa diplomatica. Non si può pretendere che dopo 12 anni scellerati, la gente conosca i limiti. Dopo, però, non si perdona . Concludendo le polemiche riguardo alle tre tendine dietro il molo i giorni di Ferragosto, non c’è stato bisogno di porre in essere interventi “caustici”. Le famiglie, ma soprattutto i bambini , ai quali sono felice di non aver tolto il sorriso e la gioia consentendo la permanenza per due giorni (ma erano sei giorni n.d.r.) dicevo le famiglie sono andate via appena fatto un ragionamento chiaro. Questa è la vera rivincita della politica. Io dispongo di misure forti. Ma non le ho adottate . Quei bambini ne avrebbero ricevuto un trauma. Sono soddisfatto per come il problema è stato risolto , senza ceffoni ma con qualche carezza decisa . A qualcuno , però , questo ha dato molto ma molto fastidio . Ringrazio il Sindaco Paola Natalicchio per la fiducia riposta in me nella gestione di questa vicenda. “
Un consiglio, se non siete in grado di far rispettare le ordinanze sindacali, non fate propaganda delle stesse, anzi, non fatele proprio, tanto non cambia nulla.
