Facciamo chiarezza sulla richiesta dei rinvii a giudizio per il porto da parte della Procura di Trani e l’archiviazione di altri procedimenti della Corte dei Conti

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Il 26 giugno scorso, avevamo ripreso una notizia della Gazzetta del Mezzogiorno e TG3- Puglia delle ore 14.00 che indicava il 7 Luglio 2016 come data d’inizio dell’udienza preliminare per la richiesta di rinvio a giudizio che la Procura di Trani aveva chiesto per 45 persone che a vario titolo, e a seconda delle presunte rispettive responsabilità, dovrebbero rispondere a reati di associazione per delinquere finalizzata a delitti contro il patrimonio, la fede pubblica e la pubblica amministrazione; abuso d’ufficio (tentato e consumato), falso, truffa, omissioni d’atti d’ufficio, frode in pubbliche forniture, minaccia a pubblico ufficiale, favoreggiamento, concussione, danneggiamento, attentato alla sicurezza dei trasporti marittimi, violazioni della normativa ambientale, del testo unico sull’edilizia, del codice del paesaggio e della disciplina speciale per la bonifica da ordigni bellici.

Probabilmente sia la Gazzetta che il TG3 hanno fatto confusione sulla data del 7 Luglio che per Molfetta è importante perché ricorre l’anniversario dell’omicidio del Sindaco Gianni Carnicella. La chiave di lettura possibile è scritta nell’articolo stesso del dott. Antonello Norscia, ovvero che le richieste di processo saranno esaminate, a partire dal prossimo 7 luglio dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Trani Francesco Messina, data ultima, evidentemente, per la presentazione delle memorie difensive. Questa è una nostra ipotesi, forse l’unica che può giustificare l’errore delle due autorevoli testate giornalistiche regionali.

Oggi siamo qui a chiarire e dipanare l’arcano di questa svista dell’informazione pubblica a cui il blog spesso fa riferimento e a rispondere alle numerose richieste di smentita che negli ultimi giorni giunge da questa, o da quell’altra parte politica, dai diretti interessati o dai loro legali. Intanto non c’è da smentire che c’è una richiesta di rinvio a giudizio per circa 45 persone sull’inchiesta del nuovo porto commerciale di Molfetta ma c’è da chiarire che il 7 Luglio 2016 non c’era alcuna udienza preliminare, almeno per ora. Altra questione rilevante, che ha animato le tastiere della rete e dell’informazione velinara, riguarda un dispositivo di archiviazione da parte della Procura Regionale della Corte dei Conti a favore dell’Ing. Enzo Balducci, l’ex sindaco Antonio Azzollini e i componenti della Giunta Comunale che avevano espresso voto favorevole per la Delibera n.68/2008 (come riferito nella nota dell’avv. Di Paola che di seguito pubblichiamo).

Pertanto le novità, ad oggi, sulla costruzione del nuovo porto commerciale di Molfetta sono, una richiesta di rinvio a giudizio per 45 persone (questa notizia non è stata contestata da nessuno, leggi QUI) di cui non si conosce la data, e l’archiviazione per l’Ing. Enzo Balducci, ed altri, per un filone d’inchiesta della Corte dei Conti Regionale riguardante Irregolarità nell’affidamento e nella gestione dell’appalto dei lavori per l’ampliamento del nuovo porto commerciale di Molfetta“.

Di seguito pubblichiamo alcuni documenti che l’ing. Enzo Balducci ci ha inviato per permettere una corretta e documentata informazione. Naturalmente noi sospendiamo il nostro giudizio in attesa del dispositivo delle motivazioni e/o altri documenti che gli stessi interessati ai procedimenti vorranno inviarci.

Ci permettiamo però di chiosare la lettera dell’avv. Di Paola, indirizzata al dott. Antonello Norscia della Gazzetta del Mezzogiorno. Nel corpo della nota si fa riferimento alla delibera n. 68 del 13 febbraio 2008 che riguarda “l’approvazione del progetto esecutivo dei lavori di completamento delle opere foranee e costruzione del nuovo porto commerciale”; subito dopo si parla del presunto danno erariale derivato dall’atto transattivo di €. 7.800.000,00 a favore dell’ATI CMC-SIDRA-CIDONIO, quali maggiori oneri subiti per il protrarsi dei tempi di esecuzione dei lavori di costruzione del Nuovo Porto conseguenti al mancato completamento della bonifica da ordigni bellici. Non si comprende perché si faccia riferimento ai contenuti della  delibera n. 25 dell’1 febbraio 2010 (Approvazione atto di transazione tra il Comune di Molfetta e l’ATI CMC-SIDRA – CIDONIO di 7.8 Milioni) confondendoli con la Delibera n. 68/08 in cui, tra l’altro, sono coinvolti componenti di giunta diversi. Se la richiesta di rettifica di notizie errate deve essere fatta sulla base di altrettante notizie fuorvianti non si avrà mai un’informazione corretta, imparziale e documentata di cui i cittadini hanno bisogno.

ARCHIVIAZIONE

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 Delibera n.68/2008 QUI

Delibera n.25/2010 QUI

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