Droga nascosta nell’azienda di ortofrutta barese, pronta a essere venduta a Rimini: sventata rete di spaccio a livello nazionale

L’operazione ha portato all’arresto di cinque persone. Già nei mesi scorsi erano stati effettuati controlli che hanno portato al sequestro di sostanza stupefacente – fonte: www.baritoday.it

La droga nascosta nella sede di una ditta ortofrutticola nella provincia di Bari, in attesa di essere trasportata a Rimini e poi venduta. È quanto emerso dopo il blitz che all’alba ha portato alle ordinanze di custodia cautelare per cinque persone – cittadini albanesi di 29, 31, 30, 54 e 21 anni, già noti alle forze dell’ordine, sospettati di gestire a vario titolo un ingente traffico di sostanze stupefacenti su tutto il territorio nazionale. Già nella giornata di mercoledì gli agenti della Questura di Bari avevano effettuato un controllo, trovando la sostanza stupefacente. A marzo, inoltre, una coppia di cittadini albanesi, anch’essa residente nel Barese, era stata arrestata dopo che nel garage erano stati trovati 400 chili di hashish.

L’operazione 

L’indagine partita dal Riminese ha permesso così di bloccare le attività del  gruppo, attivo già dall’ottobre del 2020 e guidato dal 29enne che insieme agli altri arrestati era attivo nel trasporto di rilevanti quantità di cocaina e marijuana. Il trafficante era già finito nei guai nel dicembre del 2020 quando, a Rimini, era stato sorpreso a scaricare 275 chili tra hashish e marijuana mentre, nell’ottobre dello stesso anno, un complice 26enne era stato fermato con 115 chili di hashish a Bresso in provincia di Milano. Le successive indagini hanno permesso agli inquirenti di svelare l’organigramma del gruppo che, con tutta probabilità, si riforniva di droga importandola dalla Spagna. Come riporta Riminitoday, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la droga sarebbe arrivata dalla Spagna a Bari, dove i complici pugliesi, come copertura, si sarebbero serviti di casolari nelle campagne baresi dove la droga veniva poi caricata su un furgone a doppio fondo e tramite una serie di staffette arrivava a Rimini. Secondo gli investigatori, a gestire l’intera operazione sarebbe stato un 29enn,  il quale a sua volta è sospettato di essere stato in passato anche il “cavallo” con cui diversa cocaina arrivava in Italia dall’Albania. Le indagini hanno quindi portato il Gip del Tribunale di Rimini ad emettere un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei 5 soggetti che è stata eseguita all’alba di mercoledì dal personale della Squadra mobile. Gli agenti, quando si sono presentati a casa del 29enne, hanno perquisito l’abitazione del giovane trovando ben 15 chili di marijuana in una serie di sacchi sottovuoto.

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