Dagli abissi reperti del Francesco padre "Più vicina la verità sull'affondamento"

E' rientrata a Barletta la nave militare che ha condotto le ricerche al largo del Montenegro. Un palombaro si è calato a 240 metri di profondità: prelevati brandelli di vestiti e del peschereccio che nel 1994 si inabissò con i cinque membri dell'equipaggio   –   bari.repubblica.it

di GIOVANNI DI BENEDETTO –   

Niente reperti ossei, solo brandelli di vestiti e frammenti dello scafo. "Ugualmente utili", dicono gli inquirenti, "per tentare di risalire alle cause del misterioso affondamento". La verità sulla sciagura del motopeschereccio "Francesco padre" potrebbe questa volta essere davvero vicina. Lo sogna Maria Pansini, figlia dell'armatore, e presidente del comitato che ricorda le 5 vittime di quella tragedia avvenuta il 4 novembre del 1994 al largo delle coste del Montenegro. Lo sperano le mogli e i parenti di Giovanni Pansini, del motorista Lugi De Giglio, dei pescatori Saverio Gadaleta e Francesco Zaza e del marinaio Mario De Nicolò, l'unico di cui fu recuperato il corpo. 

I reperti sono stati portati in superficie da un palombaro che si è immerso dalla nave militare "Anteo", adesso sono conservati all'interno di due contenitori sigillati a disposizione dell'autorità giudiziaria. E così, al momento, può dirsi conclusa l'operazione di sopralluogo, riprese filmate e prelievo di parti del relitto del motopeschereccio. Nel porto di Barletta ha fatto ritorno il cacciamine "Viareggio" della Marina militare dopo aver sostato due giorni in acque internazionali, a circa 20 miglia dalla costa del Montenegro, nel punto esatto della sciagura che costò la vita ai 5 membri dell'equipaggio. 

Le ispezioni sono state effettuate attraverso un Rov (Remotely Operated Vehicle ) calato a più di 240 metri di profondità. Sono immagini nitide che mostrano però l'imbarcazione coperta dalle reti da pesca e da altro materiale. Tutto intorno è solo fango e detriti, impossibile recuperare i resti mortali delle vittime che, se trovati, avrebbero potuto dare indicazioni utili sul dna, per la prima volta da strutture ossee rimaste da così tanto tempo in acqua. Non è escluso un ritorno della missione sul luogo, ma al momento può dirsi conclusa. Esclusa per il momento l'ipotesi che a scendere in profondità siano altri sub, l'opzione è ritenuta molto rischiosa. 

Quello che è stato portato in superficie sarà analizzato per risalire alle cause dell'affondamento, lo chiedono il capo della procura di Trani Carlo Capristo e il magistrato Giuseppe Maralfa che hanno riaperto l'inchiesta e non trascurano alcuna ipotesi, dalla ritorsione nei confronti del comandante del "Francesco padre" per essersi rifiutato di pagare una tangente alle autorità montenegrine sul pescato, a quella dell'incidente o dell'affondamento da parte di un sommergibile della Nato ai tempi della guerra nei Balcani. 

Secondo il comitato è possibile che il motopesca sia stato fatto oggetto di un attacco esplicatosi prima con armi da fuoco che avrebbero colpito alcuni componenti dell'equipaggio, poi con l'utilizzo di un razzo o un missile che avrebbe provocato  danni tali da causare l'affondamento. La convinzione è data dalla presenza di componenti chimici dell'ordigno che provocò l'esplosione, in uso secondo il comitato ad armamenti di tipo bellico. "E le forze militari", sostengono, "erano presenti in quel momento nella nota operazione Sharp guard per il controllo del rispetto dell'embargo deciso dall'Onu contro Serbia e Montenegro". 

Lo stesso motopesca, ricordano, fu danneggiato da un sommergibile qualche anno prima della tragedia "e risarcito con un assegno emesso direttamente dalle autorità americane". Le ultime due inchieste non portarono a nulla e furono archiviate, una consulenza ipotizzò che l'equipaggio trasportasse armi e che dunque la deflagrazione fosse avvenuta dall'interno. Troppo alti i costi per il recupero, si disse all'epoca. Dopo la riapertura sono stati stanziati 600mila euro dal comune di Molfetta e 100mila dalla regione Puglia. il resto è stato tutto a carico della Marina militare.

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