Conferenza: Centrali a biomasse a Molfetta ed in Puglia. Rischi su ambiente e salute

Le feste elettorali sono finite ed ora si tratta di verificare le promesse che i vari protagonisti della campagna elettorale hanno fatto direttamente o indirettamente ai cittadini.
Non sempre sono scesi in campo i candidati sindaci, spesso si sono esposti, in piena autonomia, anche Dirigenti Comunali.
Un esempio è stato quello dell’ing. Rocco Altomare che il 22 aprile u.s., a pochi giorni dal ballottaggio ha convocato con urgenza una conferenza monotematica di Agenda XXI per far conoscere il suo pensiero circa la Determina del Dirigente Regionale del Settore Ecologia (n. 142 del 3 marzo 2008) con cui si dichiara di assoggettare all’applicazione delle procedure di V.I.A. (Valutazione d’Impatto Ambientale) la richiesta di variante a 6 motogeneratori, pari ad una potenza di 116 MWe, della POWERFLOR srl di Molfetta.
Lo stesso Altomare ha preannunciato una missiva alla Regione con cui chiedere la sospensione dell’efficacia di quella Determinazione di V.I.A.; a suo dire la Regione avrebbe scavalcato il Comune di Molfetta che non ha espresso ancora il suo parere sulla richiesta di variante.
Infatti si sono svolte anche delle conferenze di servizio, riguardanti la variante al primo progetto di 39MWe, in cui il Comune di Molfetta non ha partecipato perché la convocazione sembra essere giunta dopo la data stessa della conferenza prevista per il 12 novembre 2007.
A nostro parere ci sono molti passaggi di questa vicenda che non ci hanno mai convinto, e ancor oggi non ci convincono.
Pertanto è auspicabile che il Dirigente Altomare, in occasione della conferenza pubblica del 12 maggio p.v., faccia conoscere alla città il suo pensiero e quello della nuova amministrazione del Sindaco Azzollini sul futuro della Centrale Powerflor.
Anche le forze politiche, i movimenti e le associazioni potranno confrontarsi con esperti di fama nazionale come il prof. Tamino, la dott.ssa Gentilini ed altri, che ci chiariranno aspetti importanti sui possibili rischi su salute e ambiente in relazione alle grandi centrali a biomassa come quella che sta sorgendo in Contrada Ciardone a Molfetta.

Per l’occasione il Liberatorio Politico torna a chiedere:
– al Comune di Molfetta di attuare tutte le possibili procedure per verificare, in autotutela, la legittimità degli atti amministrativi che hanno permesso l’autorizzazione a costruire alla POWERFLOR srl;
– al futuro presidente del Consiglio Comunale e al Sindaco di riconsiderare la richiesta del Comitato No Centrali di discutere in Consiglio Comunale dell’autorizzazione a costruire della Centrale POWERFLOR, nel rispetto delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale, in quanto la centrale nasce in Zona Agricola e necessita di una specifica variante.

Concludendo, nel ribadire la nostra contrarietà a questo tipo di grandi centrali ricordiamo le nostre proposte alternative per uno sviluppo più sostenibile:
•    Siamo convinti che il futuro delle biomasse è nei piccoli e piccolissimi impianti (da 0,5 a 1 MW), che utilizzino le reali biomasse derivanti da attività agricole locali.
•    Siamo favorevoli all’utilizzo di impianti a vere fonti rinnovabili, quali ad esempio impianti  solari e fotovoltaici da installarsi su edifici pubblici e privati.
•    Auspichiamo una doverosa riconsiderazione delle scelte fatte da Regione e Comune, affinché vengano rese operative le dichiarate attenzioni verso una sostenibilità ambientale che un siffatto impianto, costruito per bruciare biomasse dal difficile reperimento, finirebbe col mettere a rischio.
•    Auspichiamo anche una maggiore e corretta informazione verso i cittadini da parte degli organi preposti nel nostro Comune, in questioni di così grande importanza ed interesse collettivo, come questa, affinché sia garantita un’adeguata ed attiva partecipazione dei cittadini!