fonte: http://bari.repubblica.it/cronaca/2016/07/28/ di GIOVANNI DI BENEDETTO
Un’evasione fiscale da oltre 10 milioni di euro, Iva non pagata per oltre 650mila euro. Succede a Barletta, nei guai è finito l’amministratore di un’azienda vitivinicola che opera nel settore del commercio all’ingrosso di frutta e verdura e commercializza uva da vino. Secondo quanto accertato dai militari della guardia di finanza di Mola di Bari, il titolare dell’impresa di Barletta non sarebbe stato in grado di giustificare il grande volume d’affari e diversi incassi.
I finanzieri sono arrivati all’azienda della città della Disfida attraverso l’incrocio dei dati ricavati dall’esame della documentazione contabile ufficiale della società con quelli degli accertamenti bancari: un esame che ha portato alla luce numerose operazioni commerciali in nero transitate sui conti correnti personali dell’amministratore. A incastrare l’impresa è stata la scoperta di alcune fatture e documenti di trasporto forniti a un’azienda che opera a Noicattaro e che proprio da Barletta avrebbe acquistato l’uva.
L’operazione si inquadra nell’ambito di una più ampia e complessa attività di polizia economico-finanziaria, avviata nel 2013, nel settore delle frodi agroalimentari con particolare riguardo al settore vitivinicolo. In pratica i finanzieri stavano seguendo un filone di indagine relativo a una truffa per cui l’uva da tavola veniva trasformata per produrre mosto da cui ottenere vino.