Bari, serenata del cantante neomelodico per una futura sposa: la folla blocca la strada e arriva la polizia

 

Assembrati a decine in via Principe Amedeo, nel quartiere Libertà di Bari, per la serenata fatta dal cantante neomelodico Andrea Zeta (figlio di un noto esponente del clan siciliano dei Santapaola) a una giovane sposa su commissione del suo futuro marito. Alla faccia delle norme anti-covid e dei divieti di assembramento, dei consigli sul distanziamento e sull’opportunità di indossare le mascherine: amici e parenti degli sposi si sono accalcati per assistere alla serenata e presto si sono unite a loro altre decine di persone del quartiere. Al punto che lo stesso cantante, dopo qualche giorno, ha precisato sui social di non essere stato lui a diffondere la notizia della sua presenza a Bari, prendendo le distanze da eventuali polemiche sull’assembramento (VIDEO). 
Zeta, nel capoluogo pugliese, non è certo uno sconosciuto. Qualche anno fa il suo concerto ha fatto il tutto esaurito al Palaflorio e anche nei mesi scorsi la sua voce è stata spesso richiesta per feste e matrimoni. O per le serenate del giorno prima delle nozze, come è accaduto il 17 luglio nel quartiere Libertà. A mostrare la ressa di fronte alla sua esibizione è stato lo stesso cantante su facebook e instagram, prima con orgoglio e poi con un certo distacco, dopo che le immagini hanno cominciato a rimbalzare sul web.
Ma cosa è successo? – ha scritto in un post di ieri notte – Pubblico mio mi avete lasciato senza parole. Senza aver pubblicato niente, solo perché si vociferava della mia presenza in zona, si è bloccata Bari!”. “Ecco perché non accetto serenate – ha aggiunto – per evitare di creare problemi a me stesso. Io sono andato lì senza pubblicità ma non appena ho iniziato a cantare la gente è arrivata da tutte le parti…”.
Durante la serenata, la polizia è intervenuta e l’assembramento si è disperso spontaneamente. Dura la posizione del sindaco Antonio Decaro: “Le immagini del concerto non autorizzato sono uno schiaffo. Mi spiace che l’artista si sia fatto prendere forse da un facile entusiasmo dimendicando che questo tipo di situazioni, non autorizzate e senza nessuna prescrizione sanitaria, sono un insulto alla sua stessa categoria che da mesi paga un prezzo altissimo. Bisognerebbe utilizzare la propria arte e la musica per promuovere situazioni di legalità ed esempi positivi per ragazzi e non indurli a trasgredire le regole mettendosi in pericolo di salute
 
 
Aggiornamento:

La replica del cantante neomelodico a Decaro: «Sono un bravo ragazzo»

Aveva intonato una serenata per una futura sposa nel cuore del quartiere Libertà. La folla aveva bloccato la strada e la polizia era intervenuta. E il sindaco Antonio Decaro aveva ancora una volta gridato alla legalità violata. Ora il cantante neomelodico Andrea Zeta risponde al primo cittadino di Bari. Qui di seguito la sua risposta.

«Caro Sindaco di Bari Antonio Decaro, la reputo una persona per bene, educata e molto intelligente. Sicuramente come dice lei mi sono fatto prendere dall’entusiasmo anche perché da due anni non mi esibisco in pubblico… Comunque sia era una serenata
improvvisata e non un concerto… Mi dispiace che lei punti il dito contro di me anche se l’ha fatto in modo educativo e rispettoso. Non era un concerto. Avrebbe dovuto fare l’intervista quando Bari per la semifinale e per la finale di coppa era stracolma di gente. Io chiedo scusa lo stesso perché mi reputo intelligente e buono, ma far ricadere la colpa su di me non mi sembra giusto. La settimana scorsa tutta l’Italia era assembrata e tutti in silenzio. Non sono un ragazzo che dà brutti esempi e chi mi segue. Lo sa benissimo… avete trovato un pilastro su cui attaccarvi, ma va bene così. Sono abituato a subire torture mediatiche. L’unica colpa che ho è la gente che mi ama, forse questo non fa piacere a qualcuno. Io sono un semplice ragazzo che cerca di portare onestamente il pane a casa. Grazie a tutta la gente che mi ama. Antonio Decaro mi sembrava giusto rispondere al suo commento».

fonte: www.lagazzettadelmezzogiorno.it

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