Bari, nuova aggressione di una baby gang a parco 2 giugno: “Mio figlio ha 13 anni e non vuole denunciare per paura di ritorsioni”

Alcuni giovani minorenni hanno chiesto a tre 13enni di consegnare cellulari e portafoglio ma hanno poi desistito. Il 30 gennaio l’ultimo caso in via Re David – fonte: Gennaro Totorizzo – bari.repubblica.it

I parchi, a Bari, continuano a far paura ai ragazzi. Questa volta vittima delle baby gang sono stati tre tredicenni, a parco 2 giugno, in pieno giorno: nella mattinata di sabato, mentre passeggiavano nell’area verde, sono stati raggiunti da altri tre ragazzi, poco più grandi, che hanno intimato di consegnare loro cellulari e soldi frugando in tasche e borselli, desistendo dopo tanta insistenza. “C’era gente ma nessuno è intervenuto per aiutarli”.

A raccontare l’episodio è la mamma di uno dei tredicenni, che ha segnalato l’accaduto al sindaco Antonio Decaro con un post su Facebook. In questo caso, fortunatamente, i giovanissimi non sono stati aggrediti fisicamente come accaduto in altre occasioni. Nell’ultimo anno in città si sono verificati almeno otto gravi casi, nei quali ragazzi – molti dei quali minori – hanno tentato rapine e pestato coetanei. Come già accaduto a parco 2 giugno: tre gli episodi accaduti il 30 dicembre del 2021, e il 9 gennaio e 4 febbraio del 2022, nei quali alcuni ragazzi – ai quali fu chiesto il cellulare – furono aggrediti con calci e pugni. È stato chiesto il rinvio a giudizio per un diciannovenne ed è stato coinvolto anche un minore.

“Questa volta per fortuna tutto si è risolto con un grosso spavento”, racconta la mamma di uno dei giovani che attualmente frequentano la terza media e che sono stati coinvolti sabato 4 febbraio. Come di consueto, stavano passeggiando per il parco. “Chiacchieravano e poi si sono seduti sulle panchine di fronte al campo da basket. Uno di loro aveva una bandiera del Bari con sé. Allora un gruppo di quattro ragazzi, probabilmente più grandi (tra i 15 e i 17 anni) si è avvicinato dicendo che l’asta della bandiera aveva colpito la loro bicicletta. Chiaramente una scusa. E dopo hanno detto loro di dargli tutto quello che avevano”.

Tre dei quattro in particolare hanno continuato a insistere: hanno chiesto ai tredicenni di consegnare i cellulari (ma i ragazzi si sono rifiutati) e hanno cominciato a frugare in tasche e borselli. “In quello di mio figlio c’era un portafoglio ma dentro aveva solo qualche spicciolo, e così non l’hanno voluto. Fortunatamente non hanno visto lo smartwatch che aveva al polso perché coperto dal giubbotto”.

Alla fine i tre aggressori hanno desistito, “miracolosamente, forse perché uno dei due amichetti di mio figlio è abbastanza alto e aveva chiesto loro di andarsene. Si sono guardati tra di loro, si sono girati e se ne sono andati. Per fortuna è andata bene”. Gli aggressori sarebbero conosciuti in zona, tanto che “un amico di mio figlio, a scuola, li avrebbe identificati e gli ha consigliato di lasciarli perdere”.

“Mio figlio mi ha raccontato che nelle vicinanze non hanno visto forze dell’ordine – continua la madre – Vorrei tanto denunciare, l’ho invitato ad andare assieme a farlo ma mio figlio è molto impaurito, teme ritorsioni e che gli possano fare del male. So quanto sia importante, ma mettetevi nei panni di un tredicenne”.

L’ultima aggressione da parte di gruppi di giovanissimi è avvenuta la sera del 30 gennaio, quando uno studente ventenne è stato colpito con calci e pugni da tre ragazzi e una ragazza in via Re David, con il pretesto di una sigaretta non offerta. Gli episodi si sono verificati più frequentemente proprio tra i quartieri Carrassi e San Pasquale, e in particolare nelle aree verdi: per esempio, il 5 aprile c’era stata un’aggressione razzista a parco Rossani contro un ventiquattrenne italiano di origini senegalesi (arrestato un diciannovenne), poi tre minorenni sono stati puniti con Daspo urbano dopo la violenza omofoba nello stesso parco ai danni di una coppia. E ancora, il 5 gennaio due diciottenni sono stati circondati da un gruppo di dieci minorenni, tra cui alcune ragazze, e aggrediti con schiaffi e calci sempre a parco Rossani. Dopo le indagini della Polizia sono stati denunciati quattro minorenni con età fra i 14 e i 17 anni.

Il fenomeno della violenza crescente – in particolare l’efferatezza – da parte di minorenni fra Bari, Foggia e Bat era stata denunciata anche dal presidente della Corte d’appello di Bari, Franco Cassano, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario.

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