Andria, il centro storico trasformato in bazar della droga: arrestati in dieci

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fonte: http://bari.repubblica.it/cronaca – di GIOVANNI DI BENEDETTO

Gli investigatori utilizzano il termine “marketing” spiegando che per la prima volta “abbiamo assistito a un modo pesante di incidere sulla psicologia del consumatore attraverso la cessione gratuita degli stupefacenti”. Significa che pur di far rientrare nel giro ragazzi che avevano cercato di uscirne o conquistare nuovi clienti, alcuni pusher avrebbero addirittura regalato le dosi di droga, che fosse eroina, cocaina o hascish, proponendola come “roba di qualità“.

E’ un fenomeno serio che desta preoccupazione“, ha detto il capo della Procura di Trani, Francesco Giannella, promettendo di non abbassare la guardia. Succedeva questo nella zona più antica di Andria: largo Grotte era quasi come un grande supermercato della droga a cielo aperto, un bazar in cui giovani e insospettabili, provenienti anche dalla vicina Basilicata, acquistavano ogni tipo di sostanza stupefacente, identificata con nomi come ‘Bayles’ e ‘Montenegro’.

In tutto dieci le persone arrestate: molti sono stati definiti “cani sciolti”, altri sono personaggi legati ai clan storici della città. Si tratta di Nicola Inchingolo, di 23 anni; Tommaso Di Palma, 34; Nicola Bonadie, 44; Roberto Fonso e Francesco Gentile, entrambi di 25. Altri cinque sono ai domiciliari: Maura Troia, di 23 anni; Adolfo Leo, 45; Sabino Pistilo, 24; Berardino Leonetti, di 63 anni, e un barese di 25 coinvolto nelle indagini e poi divenuto collaboratore di giustizia: era lui, hanno accertato le indagini della polizia coordinata dal magistrato Alessandro Pesce, il canale di approvvigionamento della droga.

Il gruppo è stato incastrato dai filmati delle telecamere piazzate nella zona e da servizi di appostamento, all’indomani di una rapina effettuata ad agosto del 2014 in un negozio di vernici, e anche dopo le denunce dei residenti stanchi di assistere al continuo viavai di pusher e clienti. Secondo gli inquirenti il volume d’affari si aggirava intorno ai 3mila euro di guadagno al giorno. Due chili di droga sono stati sequestrati, dei quali 800 grammi di cocaina.

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