Alloggi occupati, 600 casi a Bari: “Aspettano ricoveri in ospedale, morti e vacanze”

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di FRANCESCA RUSSI – bari.repubblica.it

Aspettano il primo decesso per infilarsi nell’appartamento e cambiare la serratura della porta. Qualcuno monitora persino ricoveri e vacanze per sapere quando trovare la casa vuota per entrare senza problemi. Così gli abusivi occupano illegalmente gli alloggi popolari. E, per farli uscire, non c’è diffida che tenga. L’Arca, l’agenzia regionale che si occupa dell’edilizia residenziale pubblica, è costretta a ricorrere alle vie legali intimando agli irregolari il rilascio degli immobili. Ma, tra contenzioso e denunce, passano gli anni.

A oggi sono circa 600, stando all’ultima ricognizione dell’istituto, gli appartamenti occupati abusivamente a Bari su un patrimonio complessivo di 9.300 alloggi in città. Poco più del 5 per cento. In tutto il Barese e il nord Barese, invece, la stima è di 1.200 alloggi sottratti a chi ne ha diritto su 21.600 immobili disseminati tra le province Bari e Bat.

L’Arca ha appena completato la mappatura della situazione. “Si tratta, per un buon 20-30 per cento, di casi in cui l’assegnatario titolare dell’alloggio è deceduto e il parente o il convivente, pur non avendone i requisiti, ha preso possesso dell’abitazione – spiega il direttore dell’Arca Sabino Lupelli – si tramandano la casa come se fosse la loro”. Ma ci sono anche casi di occupazioni lampo con intere famiglie che si barricano in casa mentre l’assegnatario è in ospedale.

Mesi fa la polizia municipale è dovuta intervenire a Japigia per sgomberare un appartamento occupato in poche ore mentre i titolari erano andati a un matrimonio. “I casi più clamorosi di occupazione forzosa, però, – spiega Lupelli – vengono sventati dalle forze di polizia, l’ultimo proprio martedì scorso, alle 7 di mattina “. Sulle scrivanie degli uffici di via Crispi, dove si trova il quartier generale dell’Agenzia regionale per la casa, sono arrivate centinaia di domande di sanatoria che dovranno adesso essere vagliate.

Intanto, però, i legali dell’Arca hanno notificato agli occupanti irregolari più di 400 decreti di rilascio. “Molti fanno opposizione al decreto – prosegue il direttore – è la prova che non sono così indigenti visto che si possono permettere di andare avanti con il contenzioso. Dei 400 decreti di rilascio in corso, in 30 hanno lasciato gli alloggi spontaneamente”.

Lì dove non arriva l’amministrazione, però, ci pensa la giustizia. I carabinieri del nucleo investigativo di Bari hanno appena concluso le indagini sul complesso di 450 case popolari di via Don Gnocchi al quartiere San Paolo e consegnato l’informativa finale alla procura di Bari che dovrà vagliare le posizioni e decidere che fare. A gestire il fascicolo è il pm Baldo Pisani che, nei mesi scorsi, aveva firmato un mandato per “verificare gli aventi diritto secondo la graduatoria”; in poche parole, confrontare gli elenchi con i nominativi stilati dall’Arca con gli effettivi occupanti delle case popolari e individuare eventuali divergenze.

Con il mandato in mano i carabinieri avevano bussato casa per casa e preso nome e cognome dei residenti. Contestualmente, il pm aveva firmato anche un ordine di esibizione di documenti che ha consentito di acquisire tutte le richieste di sanatoria inviate all’Arca. L’ipotesi investigativa è che molte case sarebbero occupate da famiglie che non ne avrebbero titolo e in questa maniera sottratte ai legittimi assegnatari.

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