A Molfetta c’è una piccola “casta” con privilegi in punto di morte

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Dopo le macabre rivelazioni dell’ex-necroforo, Raffaele Petruzzella, il camposanto di Molfetta sembra dover ancora svelare tanti segreti.
Oltre i segreti e i misteri irrisolti, ci sono fatti certi che la magistratura e gli stessi amministratori comunali non hanno voluto approfondire anche dopo lo scandalo dei loculi cimiteriali che ebbe il suo epilogo con la condanna dell’ex custode Carmine de Rossi.
Un particolare, che le indagini portarono alla luce e su cui non si è indagato abbastanza, riguardava una pratica ormai consolidata nel tempo che permetteva a dipendenti comunali, assessori e consiglieri comunali di prenotare, illegittimamente, loculi in seconda fila per se stessi o per un possibile tornaconto elettorale.

Ma, i privilegi, anche in punto di morte al Comune di Molfetta, venivano da più lontano.
Solo per caso abbiamo appreso da una delibera di giunta comunale dello scorso novembre 2008 che, nella nostra città  (forse l’unica in Italia) esistono dei cittadini “privilegiati” rispetto ad altri.

In seguito al decesso di un dipendente comunale, marito di un ex assessore, si è saputo che “per i dipendenti comunali deceduti in servizio verrà assegnato gratuitamente un loculo cimiteriale possibilmente in 3^ fila”.
Così recita l’ultimo comma dell’art. 144 del “Regolamento Generale sullo Stato Giuridico ed Economico dei Dipendenti Comunali”, adottato con provvedimento di Consiglio Comunale n. 325 in data 3 settembre 1981.
Quindi esiste una “casta” di lavoratori privilegiati rispetto a tanti altri che in caso di decesso in servizio hanno il loculo assicurato.
Ma, per aver accesso a questo privilegio bisogna essere molfettesi d.o.c. ed essere residenti nel comune di Molfetta? Altri dipendenti provenienti dai comuni limitrofi possono usufruire dello stesso privilegio?
Nasce naturale una domanda. Com’è possibile che nel 2009 possano esistere ancora certi privilegi?
Ma non è tutto. L’articolo n.144 dice altro: “In caso di decesso del dipendente in attività di servizio o in aspettativa per malattia o indisponibilità, è corrisposta al coniuge, non separato legalmente, o in sua mancanza i figli o, in mancanza di questi, agli eredi, secondo le norme di legge in materia di successione, l’intera mensilità del trattamento economico spettante alla data del decesso.
Inoltre nel caso che eredi siano il coniuge o i figli vengano corrisposte due intere mensilità aggiuntive”
.

Non vogliamo commentare l’articolo del regolamento comunale ma chiediamo al Sindaco e al consiglio comunale di annullare subito l’art. 144 del “Regolamento Generale sullo Stato Giuridico ed Economico dei Dipendenti Comunali”, adottato con provvedimento di Consiglio Comunale n. 325 in data 3 settembre 1981, perché palesemente discriminatorio.
In una comunità non possono esserci lavoratori di serie A ed altri di serie B. Non abbiamo bisogno di altre caste protette perché sono già tante quelle che abbiamo a Roma.

Documenti
Delibera della Giunta Comunale: Concessione gratuita cassettone al dipendente comunale Raffaele Grieco deceduto in servizio.  (28/11/2008)

9 Risposte a “A Molfetta c’è una piccola “casta” con privilegi in punto di morte”

  1. Sono assolutamente daccordo sul fatto che questo sia un privilegio da eliminare,ma ritengo altrettanto se non di più giusto fare un controllo nei vari uffici del Comune dove ci sono solo alcuni dipendenti che da vivi e non da morti godono di migliori privilegi,in quanto hanno la possibilità di aumentare lo stipendio con congrue ore di lavoro straordinario ,mentre a molti altri questa cosa non è concessa,come se non avessero tutti famiglia da mantenere.Ovviamente è poi da verificare se poi questo straordinario venga effettuato o no.Grazie

  2. Ci dispiace leggere altrove questo commento anonimo alla nostra denuncia.

    news del 19.03.2009 del Biancorosso

    Non ci sono dipendenti privilegiati

    Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un dipendente comunale (non sveliamo il nome per correttezza), in merito alla vicenda dei loculi “privilegiati”. Una sola precisazione: l’affondo se c’è stato, è sato lanciato da Matteo d’Ingeo.

    Credo che il silenzio sia sempre complice di chi è reo. Per questo, in riferimento all’articolo apparso sul sito internet, riguardante il privilegio, riservato ai dipendenti comunali di Molfetta e loro familiari, della gratuita attribuzione di loculi cimiteriali, mi permetto, in qualità di dipendente del Comune di Molfetta, di intervenire rimandando al mittente questo ulteriore, infame attacco perpetrato ai danni di una categoria di lavoratori il cui unico privilegio è quello di avere un’occupazione e un salario, misero ma garantito. (Lo stipendio medio di un comune dipendente si aggira intorno ai 1200 euro mensili, che per le famiglie monoreddito e per chi vive in affitto è davvero miserevole ndr.). Evidentemente, sparare nel mucchio giova allo scopo oltre a provocare, nell’opinione pubblica, reazioni scontate di sdegno e di vergogna. E’ bene comunque sapere che, il privilegio di cui sopra (se di privilegio si tratta) si riferisce all’assegnazione di loculi, ove disponibili, a quei dipendenti che, per sfortuna o malasorte, dovessero passare a miglior vita durante l’attività lavorativa. Lo prevede, infatti, la norma di un Regolamento comunale in ragione di un principio solidaristico nei confronti di quelle famiglie che eventi luttuosi improvvisi hanno reso economicamente vulnerabili. Una norma, contrariamente al destino terreno di ciascuno, si può sempre modificare o abrogare. Trovo, comunque, risibile, sproporzionato e oltremodo offensivo, l’uso del termine “casta” riferito ai dipendenti che qui credo di rappresentare. Chi scrive (toccando ferro), come molti altri colleghi dipendenti, non è titolare di alcun loculo né aspira ad ottenerlo.

    I privilegi di casta, credo, vanno ricercati altrove.

  3. Sarebbe interessante se il commentatore n.1 rispondesse direttamente al commentatore n.2, anche se entrambi anonimi qualche altra verità potrebbe venir fuori.

  4. non conosco i fatti di cui i 2 anonimi stanno parlando,da parte mia posso dire che vedo nelle stanze degli assessori personale comunale che oltre al loro compito di impiegati presso il loro ufficio,fanno anche i segretari all’assessore e uno in particolare è anche rappresentante sindacale,non so come faccia a svolgere tutti questi ruoli,saranno persone fuori del COMUNE

  5. perchè solo questo giornale non censura gli interventi e vengono pubblicati in tempo reale

  6. ma è possibile sapere in consiglio comunale l’opposizione che cosa fa????? se non sono in grado di far emergere le illegalità si dimettano.

  7. Perchè,esiste l’opposizione a Molfetta? E chi sarebbero questi signori che fanno opposizione? Io non ne conosco

I commenti sono chiusi.

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