Una lapide per il Sindaco Gianni Carnicella che “cadde sotto il fuoco di un fucile a canne mozze”

In tutti questi lunghi ventisei anni, grazie al lavoro incessante dei militanti del movimento “Liberatorio Politico”, che hanno contribuito anche alla nascita del Presidio di “Libera” a Molfetta, è stato raggiunto un obiettivo importante per la ricerca della verità sull’omicidio del Sindaco Gianni Carnicella.

Gli organi governativi hanno riconosciuto Gianni Carnicella come “vittima del dovere e della criminalità organizzata” e il 21 Marzo di ogni anno, nella “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia”, il nome di Gianni Carnicella si aggiunge alla lettura dei nomi delle altre vittime di mafia del nostro paese.

In attesa di conoscere il nome del vero mandante dell’assassinio del Sindaco Carnicella, il Movimento Liberatorio  ha sempre chiesto alle Istituzioni una epigrafe che rammenti ai cittadini, in particolare ai giovani e ai posteri, le circostanze e il significato altamente simbolico della sua tragica morte.

Abbiamo appreso in questi giorni che la Civica Amministrazione scoprirà una “pietra d’inciampo” “ad memoriam” sul luogo del tragico evento. A tal proposito ricordiamo al sindaco che in questi anni abbiamo sempre chiesto una lapide, o epigrafe, accanto alla fioriera e non una pietra d’inciampo sull’asfalto. Pertanto auspichiamo che la pietra d’inciampo sia collocata momentaneamente in attesa di una vera e propria lapide sul sagrato di S.Berardino.

Speriamo inoltre che la pietra d’inciampo riporti integralmente ciò che fu deciso qualche anno fa dalla famiglia Carnicella – Landolfi, perché lo stralcio dell’omelia di don Tonino, e la frase iniziale, devono trasmettere ai viandanti, e ai posteri, che G.Carnicella è “caduto”, su quella scalinata, “sotto il fuoco di un fucile a canne mozze”:

Qui cadde sotto il fuoco di un fucile a canne mozze

  Sindaco Gianni Carnicella

7 luglio 1992

“… Resta la consolazione che a cadere sia stato un uomo onesto. Un amministratore coraggioso che stava dando chiari segni di inversione di marcia su certe arroganze consolidate. Un servo della città, alle cui leggi non ha voluto disobbedire…”

                                                                                                                              don Tonino Bello

La stele dedicata al Sindaco Carnicella, fu apposta dal Presidio di Libera Molfetta nel luglio 2012, nel ventennale della sua scomparsa, sul sagrato della Chiesa di San Berardino dove il sindaco fu barbaramente assassinato.

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