Udienze ogni quindici giorni. Dal 29 gennaio il processo “bis” per le morti bianche alla Truck center entrerà nella fase istruttoria.
Lo ha stabilito ieri il giudice del tribunale di Molfetta (sezione distaccata di Trani), Roberta Savelli. La seduta è stata rinviata al 2013 per alcuni difetti di notifica nei confronti di alcuni imputati.
In dodici sono stati rinviati a giudizio, accogliendo le richieste del pubblico ministero Giuseppe Maralfa: le aziende Nuova Solmine spa e Meleam Puglia e dieci persone, di cui tre già condannate (ma per altri profili) nel “processo madre” conclusosi il 26 ottobre 2009, a un anno e mezzo dalla tragedia del 3 marzo 2008.
Percorso diverso per l’Eni e suoi sette dipendenti, giudicati e assolti con rito abbreviato. Si andrà in appello.
Nell’azienda della zona Asi in cinque trovarono la morte per le esalazioni di acido solfidrico durante la pulizia di una cisterna, in una tragica catena di solidarietà: Guglielmo Mangano, Michele Tasca, Luigi Farinola, Biagio Sciancalepore e Vincenzo Altomare.
Nel procedimento si sono costituiti parte civile il Comune di Molfetta, la Regione Puglia, alcuni familiari delle vittime e la stessa Truck center.